Recensione
Arakawa Under the Bridge
8.0/10
La storia inizia con il nostro Kou Ichinomiya che viene derubato dei suoi pantaloni sul ponte Arakawa da dei ragazzini. Nel tentativo di riprenderli cade nel fiume e viene salvato da Nino, una ragazza "venusiana" (così dice lei). Da qui inizia la nostra vicenda, in quanto Kou è incapace di contrarre un debito e nel caso ne contrae uno deve assolutamente ripagarlo, altrimenti gli viene un attacco d'asma che lo può anche far morire. La ragazza allora gli chiede di essere il suo ragazzo, perché vuole capire cosa è l'amore. Il problema è che nessuno dei due sa cosa sia realmente, e inoltre Kou viene costretto a vivere sotto il ponte. Prima di poter iniziare a vivere lì incontra il "Capo del ponte", che a ogni nuovo abitante deve dare un soprannome, e battezza "Recluta" (abbreviato in Rec) il nostro protagonista. Passata la cerimonia del soprannome, Rec viene presentato a tutti gli altri abitanti, che risulteranno essere una banda di personaggi veramente bizzarri ad altro tasso di idiozia... Si passa dal Capo, che si crede un kappa (yokai giapponese), a P-ko, che è la goffa ortolana del ponte e che ha una cotta per il Capo, a Sorella, un uomo di due metri che gestisce la chiesa sotto il ponte, a molti altri personaggi particolari, ognuno con le sue fisse e le sue linee di pensiero. In tutto il manga assistiamo ai giorni passati sotto il ponte dai suoi abitanti, alle loro giornate e al loro tentativo di andare su Venere per far felice Nino.
Chi avrà visto anche l'anime, come me, avrà visto quasi metà del fumetto. Ad un certo punto, la trama incomincia a prendere un piega più seria, alleggerita comunque dalle varie gag presenti; cominciamo a capire di più sul passato di Nino, sul perché non è capace di lasciare il fiume e perché è sempre stata sola sin da piccola. Alla fine viene introdotto un nuovo personaggio che risulterà decisivo per arrivare al termine della vicenda, e devo dire che il finale mi ha fatto venire un po' di tristezza... Il punto a favore di questa serie è che è sempre una risata continua, in quanto abbiamo sempre coppie di personaggi che si contrappongono tra di loro e che sono sempre causa di siparietti esilaranti. Un esempio sono Rec e Hoshi, che per avere l'attenzione di Nino fanno di tutto, Sorella e Maria, con quest'ultima che offende sempre la prima per puro divertimento ecc. Mi è piaciuto molto il senso di famiglia tra i vari abitanti: ognuno è visto come una persona importante (anche se non va a genio) e nel momento del bisogno tutti si aiutano sempre. A chi è piaciuta la serie anime consiglio vivamente di leggere anche il manga, perché non se ne pentirà. A chi invece non l'ha vista, consiglio comunque di leggere il manga perché rimarrà sorpreso dalla facilità con cui si riesce a ridere nonostante alcune situazioni possano risultare ripetitive, perché vengono rese nuove dai temi trattati. Non ve ne pentirete: saprà rendervi la giornata meno grigia e più rosea.
Chi avrà visto anche l'anime, come me, avrà visto quasi metà del fumetto. Ad un certo punto, la trama incomincia a prendere un piega più seria, alleggerita comunque dalle varie gag presenti; cominciamo a capire di più sul passato di Nino, sul perché non è capace di lasciare il fiume e perché è sempre stata sola sin da piccola. Alla fine viene introdotto un nuovo personaggio che risulterà decisivo per arrivare al termine della vicenda, e devo dire che il finale mi ha fatto venire un po' di tristezza... Il punto a favore di questa serie è che è sempre una risata continua, in quanto abbiamo sempre coppie di personaggi che si contrappongono tra di loro e che sono sempre causa di siparietti esilaranti. Un esempio sono Rec e Hoshi, che per avere l'attenzione di Nino fanno di tutto, Sorella e Maria, con quest'ultima che offende sempre la prima per puro divertimento ecc. Mi è piaciuto molto il senso di famiglia tra i vari abitanti: ognuno è visto come una persona importante (anche se non va a genio) e nel momento del bisogno tutti si aiutano sempre. A chi è piaciuta la serie anime consiglio vivamente di leggere anche il manga, perché non se ne pentirà. A chi invece non l'ha vista, consiglio comunque di leggere il manga perché rimarrà sorpreso dalla facilità con cui si riesce a ridere nonostante alcune situazioni possano risultare ripetitive, perché vengono rese nuove dai temi trattati. Non ve ne pentirete: saprà rendervi la giornata meno grigia e più rosea.