Recensione
Garo: Byakuya no Maju
8.0/10
Recensione di Otaku moderato
-
Occhio agli spoiler
L'apparizione sulle scene di "Garo" fu, con molta probabilità, un vero è proprio terremoto per gli appassionati di Tokusatsu, complice le sue atmosfere inedite e per i suoi contenuti, e per tale ragione, complice il suo finale dolce-amaro, si decise di narrare delle nuove avventure del cavaliere Makai Koga e del suo compito di cacciatore di Orrori nelle vesti del cavaliere dorato Garo.
"Byakuya no Maju" fa da seguito alle vicende con una durata di due episodi da 45 minuti l'uno (quasi una serie OAV anime) che raccontano una nuova avventura per Kouga nella terre del Kantai, il luogo dove i sacerdoti Makai vengono addestrati, in due avventure mozzafiato: Entrare in contatto con l'albero Makai per recuperare l'anima in bilico fra la vita e la morte dell'amica sacerdotessa Jabi, uccisa nella serie, e con il suo aiuto e quello del cavaliere Makai della zona Tsubasa, che può trasformarsi nel cavaliere Dan del sole di mezzanotte, e di Rei, alias Zero la zanna d'argento, proteggere un rituale che a luogo durante un'eclissi solare dalle sudicie mani di Legules, un potentissimo orrore che intende usare il fenomeno per scopi ovviamente disastrosi.
I due episodi riprendono le atmosfere della serie, seppur con meno presenza ma comunque disturbanti per lasciare più spazio all'azione sfrenata, fra combattimenti normali e voli pindarici da capogiro che mettono in mostra le abilità di regia della saga di "Garo", richiamando elementi tipici degli anime e manga, oltre al gran uso della CGI per svariate occasioni.
In ambito di caratterizzazione si vede la maturità acquisita da Koga e Zero dopo gli avvenimenti e tale esperienza tornerà utile per l'irruento Tsubasa e nel suo rapporto con la piccola Rin. Ovviamente avremo Zaruba, il maggiordomo Gonza più un piccolo ma piacevole ritorno nel finale.
Saranno due soli episodi, ma sono ben gestiti per questo piccolo ma importante tassello del mondo mistico di "Garo".
L'apparizione sulle scene di "Garo" fu, con molta probabilità, un vero è proprio terremoto per gli appassionati di Tokusatsu, complice le sue atmosfere inedite e per i suoi contenuti, e per tale ragione, complice il suo finale dolce-amaro, si decise di narrare delle nuove avventure del cavaliere Makai Koga e del suo compito di cacciatore di Orrori nelle vesti del cavaliere dorato Garo.
"Byakuya no Maju" fa da seguito alle vicende con una durata di due episodi da 45 minuti l'uno (quasi una serie OAV anime) che raccontano una nuova avventura per Kouga nella terre del Kantai, il luogo dove i sacerdoti Makai vengono addestrati, in due avventure mozzafiato: Entrare in contatto con l'albero Makai per recuperare l'anima in bilico fra la vita e la morte dell'amica sacerdotessa Jabi, uccisa nella serie, e con il suo aiuto e quello del cavaliere Makai della zona Tsubasa, che può trasformarsi nel cavaliere Dan del sole di mezzanotte, e di Rei, alias Zero la zanna d'argento, proteggere un rituale che a luogo durante un'eclissi solare dalle sudicie mani di Legules, un potentissimo orrore che intende usare il fenomeno per scopi ovviamente disastrosi.
I due episodi riprendono le atmosfere della serie, seppur con meno presenza ma comunque disturbanti per lasciare più spazio all'azione sfrenata, fra combattimenti normali e voli pindarici da capogiro che mettono in mostra le abilità di regia della saga di "Garo", richiamando elementi tipici degli anime e manga, oltre al gran uso della CGI per svariate occasioni.
In ambito di caratterizzazione si vede la maturità acquisita da Koga e Zero dopo gli avvenimenti e tale esperienza tornerà utile per l'irruento Tsubasa e nel suo rapporto con la piccola Rin. Ovviamente avremo Zaruba, il maggiordomo Gonza più un piccolo ma piacevole ritorno nel finale.
Saranno due soli episodi, ma sono ben gestiti per questo piccolo ma importante tassello del mondo mistico di "Garo".