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"Sakamichi no Apollon" è un anime del 2012, tratto dall'omonimo manga, prodotto dallo studio Tezuka Production e diretto da Shinichiro Watanabe, già famoso per aver diretto "Cowboy Bebop" e "Samurai Champloo".

Kaoru, a causa del lavoro del padre, si trasferisce da Yokosuka a Kyushu e si iscrive al liceo della zona. Non è la prima volta che gli capita di trasferirsi in un nuovo istituto, ma, ogni volta che si trova in classe, sentendo i giudizi dei suoi nuovi compagni che lo etichettano come un secchione e figlio di papà, ha la nausea e scappa verso il tetto per prendere una boccata d'aria. In questa scuola però andare sul tetto non sarà così facile: infatti è gestito dai ragazzi del terzo anno, che inizialmente non lo faranno andare sul tetto, ma, grazie all'aiuto di Sentarou, il bullo della classe temuto da tutti, Kaoru riuscirà ad andarci. Da qui si svilupperà il rapporto tra i due ragazzi, grazie alla passione in comune per la musica.
La storia quindi ruoterà tutto intorno ai due ragazzi, affiancati da Ritsuko, rappresentante di classe e amica d'infanzia di Sentarou. La musica sarà il tema principale, infatti Kaoru che suona musica classica con il piano e Sentarou che invece suona Jazz con la batteria si ritroveranno nel seminterrato del negozio di dischi del padre di Ritsuko a suonare insieme, formando una band proprio con il padre della ragazza e un altro ragazzo di nome Junichi. La musica quindi fungerà da tramite per avvicinare sempre di più i due protagonisti, che diventeranno quindi grandi amici. Ci troviamo comunque in uno slice of life, e quindi non mancheranno intrecci amorosi tra i vari personaggi, ma il tutto avverrà nel modo più realistico possibile e mai forzato. Infatti, secondo me, il messaggio principale che l'autore vuole trasmetterci è che la vita è come il jazz, ossia è imprevedibile, non si sa mai cosa ci può capitare, ma nonostante ciò dobbiamo accettarlo e andare avanti. Difatti i vari personaggi avranno tutti i loro problemi, ma tra varie difficoltà riusciranno a risolverli e a proseguire sereni con la loro vita, un po' come capita nella realtà.

A livello tecnico ci troviamo su altissimi livelli, come lo stesso Watanabe ci ha abituato con le sue opere precedenti. Le musiche sono fantastiche e azzeccate per ogni contesto in cui ci troviamo, del resto stiamo parlando di un anime musicale diretto da Watanabe, quindi aspettarsi delle ottime OST era quasi ovvio.

In conclusione do 9 a questa serie, poiché, nonostante non sia proprio il mio genere preferito, la storia mi ha preso da subito e sono entrato molto in empatia con i vari personaggi, soffrendo e ridendo insieme a loro, proprio grazie alla naturalezza delle storie che ci vengono raccontate.
Consiglio quindi la visione a tutti, anche magari a chi è un po' scettico su questo genere.