Recensione
Recensione di ELIA ARDUINI
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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
"Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans" è la nuova serie appartenente alla saga di "Gundam", ma a differenza delle altre (e cosa molto importante) è possibile vederla tutta senza aver visto le altre opere della serie.
Il comparto visivo, l'audio e le animazioni sono ottime, a dir poco; le opening, le ending, le OST, anche; menzione d'onore alla prima opening della seconda parte dell'anime.
I combattimenti, soprattutto fino al quartultimo episodio, sono a dir poco eccellenti (dal punto di vista grafico) e coinvolgenti.
Perché un "solo" 7,5? Per la trama e alcuni personaggi. Essa si mantiene su livelli più o meno alti per tutto l'anime (salvo un paio di momenti veramente infelici) fino all'ultima parte, con un finale a mio avviso totalmente prevedibile a partite dal terzultimo episodio.
Senza contare che, mentre nella prima stagione i "morti" si possono contare sulla dita di una mano, nella seconda l'autore decide semplicemente di far schiattare (quasi) tutti per dare un tono drammatico alla serie. Il problema è che ne muoiono così tanti e così tanto velocemente, che semplicemente a me è parso il tutto abbastanza ridicolo. Altro punto a sfavore sono alcuni protagonisti e alcune relazioni: Mika e Orga sono legati (cosa sempre sottolineata per tutto l'anime e nelle opening/ending), ma alla fine sembra che a Mika non importi di nulla se non di farsi "trascinare" da Orga fino alla meta (non meglio precisata).
Mika-Atra-Kudelia è un altro problema: mentre tra i primi due la relazione pare quasi uno scherzo (con Atra non si sa perché fissata con i bambini), con Kudelia la cosa è appena accentuata, il che da un certo punto di vista è anche meglio... onde evitare un possibile "ménage à trois". Il personaggio di McGillis Fareed invece brilla nella prima stagione, salvo per le sue tendenze "da segnalare alla polizia", mentre viene totalmente buttato alle ortiche nella seconda stagione, tanto da chiedersi: "Ma a questo qui hanno insegnato un qualcosa sulla strategia militare e politica?". Al contrario Gaelio ha un'ottima crescita, mentre nella seconda stagione Rustal Elion spicca con il suo carisma, a dir poco... I Turbine invece, anche se non brillano, fanno il loro lavoro e vengono comunque ben caratterizzati.
"Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans" è la nuova serie appartenente alla saga di "Gundam", ma a differenza delle altre (e cosa molto importante) è possibile vederla tutta senza aver visto le altre opere della serie.
Il comparto visivo, l'audio e le animazioni sono ottime, a dir poco; le opening, le ending, le OST, anche; menzione d'onore alla prima opening della seconda parte dell'anime.
I combattimenti, soprattutto fino al quartultimo episodio, sono a dir poco eccellenti (dal punto di vista grafico) e coinvolgenti.
Perché un "solo" 7,5? Per la trama e alcuni personaggi. Essa si mantiene su livelli più o meno alti per tutto l'anime (salvo un paio di momenti veramente infelici) fino all'ultima parte, con un finale a mio avviso totalmente prevedibile a partite dal terzultimo episodio.
Senza contare che, mentre nella prima stagione i "morti" si possono contare sulla dita di una mano, nella seconda l'autore decide semplicemente di far schiattare (quasi) tutti per dare un tono drammatico alla serie. Il problema è che ne muoiono così tanti e così tanto velocemente, che semplicemente a me è parso il tutto abbastanza ridicolo. Altro punto a sfavore sono alcuni protagonisti e alcune relazioni: Mika e Orga sono legati (cosa sempre sottolineata per tutto l'anime e nelle opening/ending), ma alla fine sembra che a Mika non importi di nulla se non di farsi "trascinare" da Orga fino alla meta (non meglio precisata).
Mika-Atra-Kudelia è un altro problema: mentre tra i primi due la relazione pare quasi uno scherzo (con Atra non si sa perché fissata con i bambini), con Kudelia la cosa è appena accentuata, il che da un certo punto di vista è anche meglio... onde evitare un possibile "ménage à trois". Il personaggio di McGillis Fareed invece brilla nella prima stagione, salvo per le sue tendenze "da segnalare alla polizia", mentre viene totalmente buttato alle ortiche nella seconda stagione, tanto da chiedersi: "Ma a questo qui hanno insegnato un qualcosa sulla strategia militare e politica?". Al contrario Gaelio ha un'ottima crescita, mentre nella seconda stagione Rustal Elion spicca con il suo carisma, a dir poco... I Turbine invece, anche se non brillano, fanno il loro lavoro e vengono comunque ben caratterizzati.