Recensione
Juuou Mujin no Fafnir
6.5/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
E' una serie anime di dodici episodi di durata canonica.
Trama: la vicenda si svolge venticinque anni dopo che i draghi, apparsi dal nulla, incominciano a seminare distruzione e terrore sulla Terra. Il nostro protagonista è Mononobe Yuu, agente del NIFL che viene traslocato su Misdgar, isola dispersa nel nulla, in cui vengono radunati i cosiddetti D, persone che possiedono poteri simili a quello dei draghi: sono solo ragazze, che sono state isolate lì perché vengono addestrate per combattere contro i draghi. Ebbene, il nostro Yuu è l'unico maschio al mondo ad essere un D (che fortuna, eh!), e sbarcando sull'isola incontra una ragazza completamente senza veli... potete immaginare cosa avviene dopo. Comunque, dopo questo fatto viene portato nella sua nuova classe, dove conoscerà le sue future colleghe negli scontri coi draghi.
Quello a cui assistiamo sono tre saghe, dove sono protagoniste due delle ragazze del gruppo, in cui assistiamo allo scontro contro i draghi e alla loro eliminazione. Si scopre che Yuu è in grado di materializzare un'arma antidrago che gli viene concessa da un misterioso essere, che rimane tale per tutta la serie, perché non viene minimamente approfondito.
Comunque, oltre ai draghi i nostri se la dovranno vedere contro il cattivo di turno, che è in grado di polverizzare le persone senza neanche toccarle: sinceramente è fatto tremendamente bene, e sarebbe stata una serie molto più bella se fosse entrato in gioco prima, ma invece sì e no fa due apparizioni, in cui fa un pandemonio e sembra invincibile, ma nell'episodio finale viene battuto in un nanosecondo dal nostro protagonista, il tutto nel modo più banale possibile. Il finale è uno di quelli che lascia tante questioni in sospeso, come la maggior parte degli anime che sperano in una seconda stagione, ma che sarà molto improbabile per questa serie, visto che non è nulla di eccezionale.
Guardando i pregi della serie, si può dire che i vari episodi ti prendono e non ti fanno annoiare più del dovuto, anche se in alcuni aspetti è un po' banale; alcuni personaggi vengono approfonditi, e quindi capiamo meglio perché si comportano in un certo modo, inoltre i personaggi non mi sono sembrati eccessivamente stereotipati. Inoltre la serie, tra una saga e l'altra, inserisce degli avvenimenti in cui il gruppo si avvicina sempre più, mettendo in risalto quanto sia importante l'amicizia e la famiglia.
Altro punto a favore è il villain, fatto veramente bene, cattivo e perfido al punto giusto: sembra inizialmente imbattibile e non si fa scrupoli per niente e per nessuno, se vuole prendere qualcosa, e credo che, se fosse stato sfruttato meglio, la serie ne avrebbe guadagnato, e di molto anche.
Però la serie ha dimostrato anche dei difetti. Uno di questi si ritrova nel comparto grafico: in un episodio, durante lo spostamento di un'inquadratura, una persona che copriva un quarto della visuale da un frame a un altro scompare magicamente. Anche il reparto sonoro non è da meno: in due episodi, in scene identiche, durante un fermo immagine in un primo piano tra Yuu e sua sorella, si sentono rumori di passi quando tutti stanno fermi. Anche se non sono un esperto, questi errori si devono evitare, soprattutto a certi livelli.
Il difetto più grande, purtroppo, l'ho trovato nel modo in cui è stato sfruttato il cattivo. Risulta invincibile, intoccabile, e nell'ultimo episodio cosa succede? Viene sconfitto da Yuu in tre secondi, in un combattimento al limite del ridicolo: cioè, non è stato sconfitto da nessuno fino ad ora, ma arriva bello bellino il nostro Yuu, balza sul cattivo e lo sconfigge... ma va' via, vai! Tutto questo perché hanno aspettato fino all'ultimo episodio a fare questo scontro, e hanno voluto privilegiare lo scontro con quelle lucertole giganti.
Comunque, a parte tutto, la serie è abbastanza godibile, se cerchiamo di essere il meno fiscali possibile. Quindi, consiglio di vedere la serie a chi non ha troppe pretese, ma, a parte ciò, la serie risulta non troppo stereotipata e una storia c'è, la trama c'è, ma non viene sfruttata al massimo; peccato, davvero un peccato.
Il voto finale è un 6,75, però preferisco arrotondare per difetto e dargli 6,5; non me la sento di dargli 7, perché sarebbe un regolo immeritato. Una serie senza lode né infamia.
E' una serie anime di dodici episodi di durata canonica.
Trama: la vicenda si svolge venticinque anni dopo che i draghi, apparsi dal nulla, incominciano a seminare distruzione e terrore sulla Terra. Il nostro protagonista è Mononobe Yuu, agente del NIFL che viene traslocato su Misdgar, isola dispersa nel nulla, in cui vengono radunati i cosiddetti D, persone che possiedono poteri simili a quello dei draghi: sono solo ragazze, che sono state isolate lì perché vengono addestrate per combattere contro i draghi. Ebbene, il nostro Yuu è l'unico maschio al mondo ad essere un D (che fortuna, eh!), e sbarcando sull'isola incontra una ragazza completamente senza veli... potete immaginare cosa avviene dopo. Comunque, dopo questo fatto viene portato nella sua nuova classe, dove conoscerà le sue future colleghe negli scontri coi draghi.
Quello a cui assistiamo sono tre saghe, dove sono protagoniste due delle ragazze del gruppo, in cui assistiamo allo scontro contro i draghi e alla loro eliminazione. Si scopre che Yuu è in grado di materializzare un'arma antidrago che gli viene concessa da un misterioso essere, che rimane tale per tutta la serie, perché non viene minimamente approfondito.
Comunque, oltre ai draghi i nostri se la dovranno vedere contro il cattivo di turno, che è in grado di polverizzare le persone senza neanche toccarle: sinceramente è fatto tremendamente bene, e sarebbe stata una serie molto più bella se fosse entrato in gioco prima, ma invece sì e no fa due apparizioni, in cui fa un pandemonio e sembra invincibile, ma nell'episodio finale viene battuto in un nanosecondo dal nostro protagonista, il tutto nel modo più banale possibile. Il finale è uno di quelli che lascia tante questioni in sospeso, come la maggior parte degli anime che sperano in una seconda stagione, ma che sarà molto improbabile per questa serie, visto che non è nulla di eccezionale.
Guardando i pregi della serie, si può dire che i vari episodi ti prendono e non ti fanno annoiare più del dovuto, anche se in alcuni aspetti è un po' banale; alcuni personaggi vengono approfonditi, e quindi capiamo meglio perché si comportano in un certo modo, inoltre i personaggi non mi sono sembrati eccessivamente stereotipati. Inoltre la serie, tra una saga e l'altra, inserisce degli avvenimenti in cui il gruppo si avvicina sempre più, mettendo in risalto quanto sia importante l'amicizia e la famiglia.
Altro punto a favore è il villain, fatto veramente bene, cattivo e perfido al punto giusto: sembra inizialmente imbattibile e non si fa scrupoli per niente e per nessuno, se vuole prendere qualcosa, e credo che, se fosse stato sfruttato meglio, la serie ne avrebbe guadagnato, e di molto anche.
Però la serie ha dimostrato anche dei difetti. Uno di questi si ritrova nel comparto grafico: in un episodio, durante lo spostamento di un'inquadratura, una persona che copriva un quarto della visuale da un frame a un altro scompare magicamente. Anche il reparto sonoro non è da meno: in due episodi, in scene identiche, durante un fermo immagine in un primo piano tra Yuu e sua sorella, si sentono rumori di passi quando tutti stanno fermi. Anche se non sono un esperto, questi errori si devono evitare, soprattutto a certi livelli.
Il difetto più grande, purtroppo, l'ho trovato nel modo in cui è stato sfruttato il cattivo. Risulta invincibile, intoccabile, e nell'ultimo episodio cosa succede? Viene sconfitto da Yuu in tre secondi, in un combattimento al limite del ridicolo: cioè, non è stato sconfitto da nessuno fino ad ora, ma arriva bello bellino il nostro Yuu, balza sul cattivo e lo sconfigge... ma va' via, vai! Tutto questo perché hanno aspettato fino all'ultimo episodio a fare questo scontro, e hanno voluto privilegiare lo scontro con quelle lucertole giganti.
Comunque, a parte tutto, la serie è abbastanza godibile, se cerchiamo di essere il meno fiscali possibile. Quindi, consiglio di vedere la serie a chi non ha troppe pretese, ma, a parte ciò, la serie risulta non troppo stereotipata e una storia c'è, la trama c'è, ma non viene sfruttata al massimo; peccato, davvero un peccato.
Il voto finale è un 6,75, però preferisco arrotondare per difetto e dargli 6,5; non me la sento di dargli 7, perché sarebbe un regolo immeritato. Una serie senza lode né infamia.