Recensione
Dopo aver visto "Redline" e "Lupin IIIrd: Jigen Daisuke no Bohyou" mi era sorto un dubbio, ma, dopo aver visto il film di Lupin dedicato a Goemon che ha fatto, ne ho avuto la certezza: Takeshi Koike è un genio.
Brava la TMS Entertaiment a proseguire su questa linea e bravo Koike a proseguire sulla strada che aveva tracciato con il film precedente, cambiando solo la trama ma mantenendo le caratteristiche migliori.
In questo film della durata di cinquantatré minuti troveremo infatti un'ambientazione e una trama dalle caratteristiche più mature, un ritmo indiavolato e un cattivo ben strutturato, nei quali Goemon può contrapporsi completamente oltre che rispecchiarsi (come era successo per Jigen con Yael). Hawk infatti si differenzia rispetto a Goemon per uno stile di combattimento molto meno elegante e molto più brutale, mentre con lo spadaccino ha in comune un grande senso dell'onore. Per queste ragioni "il fantasma delle Bermuda" risulta un personaggio ben riuscito (merito anche del bravo Takaya Hashi che gli dà la voce), nonostante non sappiamo nulla su chi gli abbia detto di agire.
Come ho detto in precedenza, questo film si dimostra molto più crudo rispetto ai precedenti, infatti in questa pellicola vedremo schizzi di sangue fuoriuscire dai tagli procurati dalla spada di Goemon (mentre nella serie classica al massimo si vedevano dei vestiti fatti a brandelli) e c'è anche una scena dolorosissima che riguarda il protagonista di questo film.
Koike possiede anche la rara capacità di creare dei personaggi secondari interessanti e sui quali vorresti uno spin-off immediato; il regista si toglie anche lo sfizio di far indossare a Lupin una inedita giacca nera, non contento di avergliene fatta mettere una azzurra nel film su Jigen.
Dal punto di vista tecnico, il film si attiene a un ottimo livello di animazioni, ma da questo punto di vista l'ho trovato inferiore rispetto al precedente "Jigen Daisuke no Bohyou"; questo non toglie che abbia alcuni dei combattimenti meglio animati che mi siano capitati di vedere.
Brava la TMS Entertaiment a proseguire su questa linea e bravo Koike a proseguire sulla strada che aveva tracciato con il film precedente, cambiando solo la trama ma mantenendo le caratteristiche migliori.
In questo film della durata di cinquantatré minuti troveremo infatti un'ambientazione e una trama dalle caratteristiche più mature, un ritmo indiavolato e un cattivo ben strutturato, nei quali Goemon può contrapporsi completamente oltre che rispecchiarsi (come era successo per Jigen con Yael). Hawk infatti si differenzia rispetto a Goemon per uno stile di combattimento molto meno elegante e molto più brutale, mentre con lo spadaccino ha in comune un grande senso dell'onore. Per queste ragioni "il fantasma delle Bermuda" risulta un personaggio ben riuscito (merito anche del bravo Takaya Hashi che gli dà la voce), nonostante non sappiamo nulla su chi gli abbia detto di agire.
Come ho detto in precedenza, questo film si dimostra molto più crudo rispetto ai precedenti, infatti in questa pellicola vedremo schizzi di sangue fuoriuscire dai tagli procurati dalla spada di Goemon (mentre nella serie classica al massimo si vedevano dei vestiti fatti a brandelli) e c'è anche una scena dolorosissima che riguarda il protagonista di questo film.
Koike possiede anche la rara capacità di creare dei personaggi secondari interessanti e sui quali vorresti uno spin-off immediato; il regista si toglie anche lo sfizio di far indossare a Lupin una inedita giacca nera, non contento di avergliene fatta mettere una azzurra nel film su Jigen.
Dal punto di vista tecnico, il film si attiene a un ottimo livello di animazioni, ma da questo punto di vista l'ho trovato inferiore rispetto al precedente "Jigen Daisuke no Bohyou"; questo non toglie che abbia alcuni dei combattimenti meglio animati che mi siano capitati di vedere.