Recensione
My Capricorn Friend
9.0/10
Conosci la storia del capro di Azazel?
Azazel era un angelo caduto e un demone del deserto. Secoli fa esisteva un'usanza ebraica chiamata il capro di Azazel. Si tratta di un rito che veniva tenuto realmente. Una volta all'anno, il sacerdote sceglieva due capri, uno da offrire a Dio e l'altro ad Azazel. Il sangue del capro sacrificato a Dio veniva utilizzato per purificare i peccati.
Dopo che i credenti avevano confessato le proprie colpe, l'altro capro veniva abbandonato nel deserto dal sacerdote, affinché si facesse carico del peso di tutti i loro peccati. Veniva abbandonato vivo nel deserto per addossarsi le colpe di tutti gli uomini. Questo era il capro di Azazel. Il capro si faceva carico dei peccati della gente affinché questa ne fosse liberata. Peccati il cui peso non sarebbe stata in grado di sostenere altrimenti.
My Capricorn Friend è la storia di Naoto e Yuya, due ragazzi che vanno nella stessa scuola ma che non si sono mai parlati, anche se Yuya sa bene chi sia Naoto.
Del resto, a scuola tutti sanno chi sia, come tutti conoscono Kaneshiro, un bullo violento e pericoloso che lo ha preso di mira.
Tutti sanno quello che Naoto subisce, eppure nessuno muove un dito per fermare Kaneshiro, perché è meglio non aver da fare con lui, è meglio che sia Naoto a prendere su di sé il peso della cattiveria di quell’infame, così che gli altri possano essere salvi e vivere tranquilli.
Naoto è il Capro espiatorio, il capro di Azazel.
Tuttavia, un giorno l’incrocio dei venti cambia il destino di Naoto e Yuya.
Il balcone di Yuya, infatti, sembra essere il punto in cui i venti si incontrano, portando con sé oggetti di varia natura, cose strane, una maglia con quattro maniche, un cucciolo di cane, e giornali che ancora devono essere pubblicati, con articoli che ancora devono essere scritti, come l’articolo che parla del suicidio di un ragazzo che a sua volta ha ucciso il bullo che lo vessava e di una capra che è fuggita dallo zoo di Tokyo.
Capra, come l’animale che rappresenta il segno zodiacale di Naoto, il capricorno, come il capro di Azazel.
Yagiza no Yuujin è uno shonen con una leggera componente fantasy ma che si tinge anche di giallo, perché Kaneshiro viene effettivamente ucciso e tutti gli indizi sembrano portare a Naoto.
Però ciò che appassiona il lettore è vedere come Yuya, che finora è stato volutamente cieco, adesso apra gli occhi e spalanchi anche quelli della mente, vedendo non solo Naoto ma anche tutto quello che lo circonda, Honjo e Sasaki in primo luogo.
E’ una storia che fa riflettere sulle scelte che possono cambiare la vita di una persona, nel bene e nel male, una parola detta al momento giusto, una decisione presa nel momento sbagliato.
Naoto e il suo tentativo di spezzare quella catena di debolezza che lo tiene vincolato a Kaneshiro. Yuya e il suo tentativo di rivalsa ai suoi occhi e a quelli di Naoto.
Il finale non è quello che mi aspettavo e la cosa mi è piaciuta, sebbene immaginavo che non potesse esserci un lieto fine per tutti.
Azazel era un angelo caduto e un demone del deserto. Secoli fa esisteva un'usanza ebraica chiamata il capro di Azazel. Si tratta di un rito che veniva tenuto realmente. Una volta all'anno, il sacerdote sceglieva due capri, uno da offrire a Dio e l'altro ad Azazel. Il sangue del capro sacrificato a Dio veniva utilizzato per purificare i peccati.
Dopo che i credenti avevano confessato le proprie colpe, l'altro capro veniva abbandonato nel deserto dal sacerdote, affinché si facesse carico del peso di tutti i loro peccati. Veniva abbandonato vivo nel deserto per addossarsi le colpe di tutti gli uomini. Questo era il capro di Azazel. Il capro si faceva carico dei peccati della gente affinché questa ne fosse liberata. Peccati il cui peso non sarebbe stata in grado di sostenere altrimenti.
My Capricorn Friend è la storia di Naoto e Yuya, due ragazzi che vanno nella stessa scuola ma che non si sono mai parlati, anche se Yuya sa bene chi sia Naoto.
Del resto, a scuola tutti sanno chi sia, come tutti conoscono Kaneshiro, un bullo violento e pericoloso che lo ha preso di mira.
Tutti sanno quello che Naoto subisce, eppure nessuno muove un dito per fermare Kaneshiro, perché è meglio non aver da fare con lui, è meglio che sia Naoto a prendere su di sé il peso della cattiveria di quell’infame, così che gli altri possano essere salvi e vivere tranquilli.
Naoto è il Capro espiatorio, il capro di Azazel.
Tuttavia, un giorno l’incrocio dei venti cambia il destino di Naoto e Yuya.
Il balcone di Yuya, infatti, sembra essere il punto in cui i venti si incontrano, portando con sé oggetti di varia natura, cose strane, una maglia con quattro maniche, un cucciolo di cane, e giornali che ancora devono essere pubblicati, con articoli che ancora devono essere scritti, come l’articolo che parla del suicidio di un ragazzo che a sua volta ha ucciso il bullo che lo vessava e di una capra che è fuggita dallo zoo di Tokyo.
Capra, come l’animale che rappresenta il segno zodiacale di Naoto, il capricorno, come il capro di Azazel.
Yagiza no Yuujin è uno shonen con una leggera componente fantasy ma che si tinge anche di giallo, perché Kaneshiro viene effettivamente ucciso e tutti gli indizi sembrano portare a Naoto.
Però ciò che appassiona il lettore è vedere come Yuya, che finora è stato volutamente cieco, adesso apra gli occhi e spalanchi anche quelli della mente, vedendo non solo Naoto ma anche tutto quello che lo circonda, Honjo e Sasaki in primo luogo.
E’ una storia che fa riflettere sulle scelte che possono cambiare la vita di una persona, nel bene e nel male, una parola detta al momento giusto, una decisione presa nel momento sbagliato.
Naoto e il suo tentativo di spezzare quella catena di debolezza che lo tiene vincolato a Kaneshiro. Yuya e il suo tentativo di rivalsa ai suoi occhi e a quelli di Naoto.
Il finale non è quello che mi aspettavo e la cosa mi è piaciuta, sebbene immaginavo che non potesse esserci un lieto fine per tutti.