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Ho letto molte recensioni negative riguardo "Danganronpa: The Animation" ma, nonostante questo, ho deciso di iniziarne la visione poiché ero alla ricerca di un anime targato di "azione", "mistero" e "psicologico".

Parto subito dicendo che questa serie di 13 episodi mi è piaciuta e lo voglio affermare iniziando a parlare un po' di quelli che sono i personaggi che ci si trova di fronte all'inizio. A detta di molti, questi rappresentano il punto più dolente dell'anime poiché risultano banali e poco caratterizzati. E non hanno tutti i torti! La maggior parte dei personaggi che si incontrerà, soprattutto se presi singolarmente, infatti, incarneranno perfettamente i tipi umani che spesso vengono utilizzati negli anime (ad esempio: il ragazzo di ceto sociale alto che si atteggia con aria altezzosa, oppure il tipo robusto - non parlo di muscoli - ingenuo e incapace o ancora la ragazza misteriosa che prende un po' le distanze,...). Ma tutto ciò non implica assolutamente il fatto che non ci saranno sorprese o che l'atmosfera generale che si creerà sarà scontata e noiosa. Infatti sarà divertente e interessante vedere come caratteri così "piatti" si dovranno ingegnare per compiere omicidi o per difendersi dalle accuse che gli verranno mosse. Personalmente mi sono divertito nel vedere raggruppati personaggi così diversi e contrastanti fra loro in un unico luogo e che devono cercare di socializzare e cooperare al meglio per poter sopravvivere. Inoltre, se la si vuole dire tutta, qualche accademico si scoprirà poi essere una persona diversa da quella che ci si sarebbe potuta aspettare... Comunque non voglio fare spoiler.

Un altra cosa che ho apprezzato di questa seria è la grafica, che è perfettamente nella norma; per alcuni, anche questa, potrà sembrare banale ma, personalmente, preferisco qualcosa di semplice ma gradevole piuttosto che qualcosa di raffinato ma noioso o non adatto al contesto (o altro ancora...). Inoltre interessanti sono quelle particolari e brevi animazioni che ci vengono proposte durante una punizione: la grafica diventerà più realistica e più "movimentata", i colori risulteranno essere più intensi e più marcati. Ciò creerà perfettamente un'atmosfera macabra e horror che susciterà non poche emozioni nello spettatore.

Anche le musiche contribuiranno a dare a quest'anime maggiore rilievo; in particolare, le colonne sonore le ho apprezzate molto poiché il ritmo risulta essere veloce, incalzante ed energico, proprio come lo sono la trama e le animazioni.

Infine, la storia sarà incentrata tutta nel trovare una soluzione a quei numerosi punti di domanda che ci si farà nel corso della visione. Ecco, qua si arriva ad una questione un po' delicata... Non mi sento di dire che siano presenti dei buchi o delle incoerenze nella trama né tanto meno affermo che non ci siano poiché, per provare a rispondere esaustivamente, dovrei riguardare l'anime una seconda volta. Semplicemente mi limito dicendo che sono riuscito a comprendere quello che è forse il punto interrogativo più grande della serie, ovvero, come e perché i protagonisti si siano ritrovati tutto ad un tratto a doversi uccidere fra loro e quale fosse lo scopo e l'identità del cosiddetto artefice. Tuttavia, non nascondo il fatto che ci siano alcuni passi o dettagli che non riesco a congiungere, forse perché mi sono sfuggiti, oppure sono proprio a causa della serie stessa. Dunque, non mi voglio sbilanciare, però resta il fatto che l'anime risulta molto intrigante, inoltre sarà interessante e divertente cercare di far venire a galla tutti i misteri che si celano dietro il nome di quell'accademia e quelle verità oscure per la quale ci si domanda se fosse stato meglio non conoscerle...

Unico vero neo è il ritmo della trama: veloce, cosa positiva da un lato, poiché risulta essere in grado di intrattenere e far rimanere lo spettatore sullo stesso livello di attenzione per tutta la durata dell'episodio, o quasi; dall'altra invece risulta a tratti veramente frenetico, confusionario e ripetitivo. Per esempio, dal momento a cui si iniziano le indagini fino all'ora del processo passa relativamente poco tempo e lo spettatore difficilmente riuscirà a memorizzare ogni singola traccia lasciata sulla scena del crimine e tentare dunque di ricostruire autonomamente l'accaduto. In aggiunta, soprattutto verso la fine della serie, in molti dialoghi (alcuni troppo veloci!) compariranno un buon numero di nomi giapponesi che con qualche probabilità porteranno talvolta a non capire precisamente di chi si stia parlando in quel momento.

Insomma, nel complesso mi sono divertito nel vedere "Danganronpa: The Animation", è un anime coinvolgente, parodistico e, purtroppo, sottovalutato. Perciò mi sento di promuoverlo con un 8+.