Recensione
One Week Friends
8.0/10
È possibile incidere un ricordo duraturo in una memoria che si resetta ogni 7 giorni? Yuki Hase ci proverà in tutti i modi...
Quanto dura un’amicizia? Alcune per tutta la vita, altre solo per qualche anno. Quella di Yuki Hase e Kaori Fujimiya dura esattamente una settimana. Solo 7 giorni al termine dei quali la dolce Kaori resetta la sua memoria. Ogni lunedì è un nuovo inizio, per lei, per Hase e per il mondo che la circonda.
<b>One Week Friends</b> (Ishhuukan Friends) nasce dalla delicata matita di <i>Matcha Hazuki</i> e racconta, in modo dolce e sognante, della complicata amicizia tra due liceali che non solo devono far fronte alle insicurezze e ai problemi tipici del periodo adolescenziale, ma anche ad una memoria che non va oltre i sette giorni.
<i>“Diventa mia amica, per favore”</i> è quasi una formula magica che Hase ripete ogni lunedì nella speranza che, prima o poi, i ricordi di Fujimiya smettano di svanire e si consolidino per sempre nel suo cuore e nella sua mente. L’impresa non è facile, poiché la ragazza, ben conscia del suo problema, non intende avere amici e mantiene per questo un atteggiamento distaccato con tutta la classe. Ma Hase, che a primo impatto ricorda il più classico dei mollaccioni, decide di mettere tutto se stesso in questa impresa, costruendo una storia che non solo parla di amicizia, ma ben mette in evidenza quanto sia difficile costruire un rapporto con un’altra persona, dimostrando quanta pazienza e sensibilità siano necessarie per creare un’amicizia vera, coltivandola a piccoli passi.
<b>One Week Friends</b> è un manga semplice che fa della <i>puccioseria</i> il suo punto di forza.
Il tratto della <i>Hazuki</i> è così morbido e tondo che tutti i personaggi risultano incredibilmente coccolosi: impossibile non avere voglia di abbracciare la Kaori che sorride o quell’Hase tormentato da ogni piccolo problema.
La disposizione delle tavole mischia la tradizione al 4koma (i fumetti a 4 vignette), offrendo in questi ultimi casi delle scenette davvero tenerissime e divertenti.
Gli sfondi sono spesso vuoti, l’autrice si concentra sui volti e sulle espressioni dei personaggi, con abbondanza di primi piani e facciotti espressivi nonostante la mancanza di naso. Le cover, che richiamano l’ambientazione scolastica, hanno tinte delicate e calde. È come se un’aura di tenerezza pervadesse ogni illustrazione di questo fumetto.
Nello scorrere di questo fiume di dolcezza, l’autrice mette in evidenza i temi che fanno da cardine alla sua opera: l’amicizia ma anche la forza di volontà, la determinazione e la resilienza, quella forza che i suoi personaggi trovano dentro sé per andare avanti e percorrere ogni giorno un cammino non facile.
Kaori, che teoricamente è parte debole della situazione, affronta giornalmente la sua amnesia, con l’aiuto degli altri certamente ma anche e soprattutto grazie alla grande determinazione che porta dentro al suo animo. Il desiderio di non dimenticare, di avere dei rapporti duraturi e di potersi aprire al prossimo, spingono Kaori a fare ogni giorno uno sforzo in più dimostrando appunto come l’essere umano possa affrontare i traumi uscendone vincitore.
A completare il quadro si aggiungono i comprimari, pochi a buoni. Menzione d’onore soprattutto allo stoico Shogo, anche lui vittima della <i>zuccherosità</i> imperante.
Però, il contrappasso di questo mare di tenerezza e forza di volontà, risiede proprio nel motivo del disagio di Kaori, ovvero il trauma che l’ha portata a questa anomala forma di amnesia. L’autrice, non volendo chiaramente trattare in maniera “medica” un simile handicap, radica il problema di Kaori in un trauma abbastanza blando, roba un po’ troppo “da manga” ma che serve al contempo a rimarcare gli intenti di questa storia.
<b>One Week Friends</b> è un manga che racconta dell’amicizia, dell’amore e della forza di andare avanti nonostante tutto, sempre in maniera tenera e delicata. Fa della dolcezza il suo punto di forza e non ci prova nemmeno a nasconderlo, anzi, la <i>Hazuki</i> punta davvero tutto sul fattore <i>puccioseria</i>.
Se quella di Kaori e Hase sia una storia d’amore o di amicizia, lo scelga il lettore, il titolo parla di “amici” ma nel caso specifico di Hase, è indubbio che l’interesse per la bella compagna di classe sia dettato anche da altro.
Il manga, che gode di un adattamento animato e live, è stato portato in Italia da <b>Planet Manga</b> in un'edizione economica con frontespizio iniziale e sommario a colori. I volumi sono flessibili e quindi ben sfogliabili.
7 giorni per fare amicizia; 7 giorni per incidere nel cuore quei ricordi; 7 giorni da non dimenticare mai; 7 volumi per innamorarsi di questo manga.
Nella fragile dolcezza di ogni sua pagina, <b>One Week Friends</b> mostra una grande prova di resilienza e coraggio, quella di Kaori ma anche quella di Hase, che nonostante gli scivoloni e gli imprevisti, non smette mai di essere il centro del diario della compagna.
Nello scorrere di questi 7 giorni, i protagonisti di questa storia scrivono le loro memorie sulla carta e sul cuore, riscoprendo ogni volta il valore dell’amicizia e di quei ricordi che, pur durando solo una settimana, valgono per tutta una vita.
Quanto dura un’amicizia? Alcune per tutta la vita, altre solo per qualche anno. Quella di Yuki Hase e Kaori Fujimiya dura esattamente una settimana. Solo 7 giorni al termine dei quali la dolce Kaori resetta la sua memoria. Ogni lunedì è un nuovo inizio, per lei, per Hase e per il mondo che la circonda.
<b>One Week Friends</b> (Ishhuukan Friends) nasce dalla delicata matita di <i>Matcha Hazuki</i> e racconta, in modo dolce e sognante, della complicata amicizia tra due liceali che non solo devono far fronte alle insicurezze e ai problemi tipici del periodo adolescenziale, ma anche ad una memoria che non va oltre i sette giorni.
<i>“Diventa mia amica, per favore”</i> è quasi una formula magica che Hase ripete ogni lunedì nella speranza che, prima o poi, i ricordi di Fujimiya smettano di svanire e si consolidino per sempre nel suo cuore e nella sua mente. L’impresa non è facile, poiché la ragazza, ben conscia del suo problema, non intende avere amici e mantiene per questo un atteggiamento distaccato con tutta la classe. Ma Hase, che a primo impatto ricorda il più classico dei mollaccioni, decide di mettere tutto se stesso in questa impresa, costruendo una storia che non solo parla di amicizia, ma ben mette in evidenza quanto sia difficile costruire un rapporto con un’altra persona, dimostrando quanta pazienza e sensibilità siano necessarie per creare un’amicizia vera, coltivandola a piccoli passi.
<b>One Week Friends</b> è un manga semplice che fa della <i>puccioseria</i> il suo punto di forza.
Il tratto della <i>Hazuki</i> è così morbido e tondo che tutti i personaggi risultano incredibilmente coccolosi: impossibile non avere voglia di abbracciare la Kaori che sorride o quell’Hase tormentato da ogni piccolo problema.
La disposizione delle tavole mischia la tradizione al 4koma (i fumetti a 4 vignette), offrendo in questi ultimi casi delle scenette davvero tenerissime e divertenti.
Gli sfondi sono spesso vuoti, l’autrice si concentra sui volti e sulle espressioni dei personaggi, con abbondanza di primi piani e facciotti espressivi nonostante la mancanza di naso. Le cover, che richiamano l’ambientazione scolastica, hanno tinte delicate e calde. È come se un’aura di tenerezza pervadesse ogni illustrazione di questo fumetto.
Nello scorrere di questo fiume di dolcezza, l’autrice mette in evidenza i temi che fanno da cardine alla sua opera: l’amicizia ma anche la forza di volontà, la determinazione e la resilienza, quella forza che i suoi personaggi trovano dentro sé per andare avanti e percorrere ogni giorno un cammino non facile.
Kaori, che teoricamente è parte debole della situazione, affronta giornalmente la sua amnesia, con l’aiuto degli altri certamente ma anche e soprattutto grazie alla grande determinazione che porta dentro al suo animo. Il desiderio di non dimenticare, di avere dei rapporti duraturi e di potersi aprire al prossimo, spingono Kaori a fare ogni giorno uno sforzo in più dimostrando appunto come l’essere umano possa affrontare i traumi uscendone vincitore.
A completare il quadro si aggiungono i comprimari, pochi a buoni. Menzione d’onore soprattutto allo stoico Shogo, anche lui vittima della <i>zuccherosità</i> imperante.
Però, il contrappasso di questo mare di tenerezza e forza di volontà, risiede proprio nel motivo del disagio di Kaori, ovvero il trauma che l’ha portata a questa anomala forma di amnesia. L’autrice, non volendo chiaramente trattare in maniera “medica” un simile handicap, radica il problema di Kaori in un trauma abbastanza blando, roba un po’ troppo “da manga” ma che serve al contempo a rimarcare gli intenti di questa storia.
<b>One Week Friends</b> è un manga che racconta dell’amicizia, dell’amore e della forza di andare avanti nonostante tutto, sempre in maniera tenera e delicata. Fa della dolcezza il suo punto di forza e non ci prova nemmeno a nasconderlo, anzi, la <i>Hazuki</i> punta davvero tutto sul fattore <i>puccioseria</i>.
Se quella di Kaori e Hase sia una storia d’amore o di amicizia, lo scelga il lettore, il titolo parla di “amici” ma nel caso specifico di Hase, è indubbio che l’interesse per la bella compagna di classe sia dettato anche da altro.
Il manga, che gode di un adattamento animato e live, è stato portato in Italia da <b>Planet Manga</b> in un'edizione economica con frontespizio iniziale e sommario a colori. I volumi sono flessibili e quindi ben sfogliabili.
7 giorni per fare amicizia; 7 giorni per incidere nel cuore quei ricordi; 7 giorni da non dimenticare mai; 7 volumi per innamorarsi di questo manga.
Nella fragile dolcezza di ogni sua pagina, <b>One Week Friends</b> mostra una grande prova di resilienza e coraggio, quella di Kaori ma anche quella di Hase, che nonostante gli scivoloni e gli imprevisti, non smette mai di essere il centro del diario della compagna.
Nello scorrere di questi 7 giorni, i protagonisti di questa storia scrivono le loro memorie sulla carta e sul cuore, riscoprendo ogni volta il valore dell’amicizia e di quei ricordi che, pur durando solo una settimana, valgono per tutta una vita.