Recensione
Yasashii Jikan
9.0/10
Recensione di Lauramomiji
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I protagonisti della storia sono un padre (Yukichi) e un figlio (Takuro), con il loro difficile rapporto che è andato sempre più peggiorando e li ha portati ad allontanarsi l'uno dall'altro.
I due non si vedono da più di due anni, da quando Takuro e la madre vennero coinvolti in un grave incidente d'auto. Incidente fatale per la donna, ma non per il figlio che si sente ancora responsabile dell'accaduto visto che era alla guida. In quel periodo Takuro frequentava l'ambiente delle bande di teppisti e tra lui e i genitori la situazione era un po' tesa. Il padre, era sempre all'estero per lavoro e la madre cercava di riportare la situazione alla normalità.
Dopo l'incidente Yukichi lascia il lavoro e si stabilisce nell'isola di Hokkaido, a Furano, città natale della moglie. Lì apre una caffetteria in mezzo alla foresta, la "Mori no tokei" (L'orologio della Foresta). Il locale diventa ben presto luogo di ritrovo degli abitanti e crocevia delle loro varie vicende giornaliere. Takuro però, all'insaputa del padre, si stabilisce anche lui a Hokkaido, prendendo alloggio presso un artigiano della terracotta che gli insegna il mestiere. Takuro vuole riavvicinarsi al padre, ma lo vuole fare a testa alta, vuole dimostrare al padre (ma più a se stesso) che non è il giovane sbandato di un tempo. Allo stesso tempo vuole sincerarsi che il padre stia bene e l'unica maniera è stargli "vicino" anche se di nascosto.
Dall'altra parte Yukichi si rende pian piano conto che, con la sua freddezza verso il figlio, è in parte responsabile di quello che è successo e medita un possibile riavvicinamento anche se con tutti i dubbi del caso.
In mezzo a questa storia si intersecano quelle dei vari frequentatori della caffetteria.
Inoltre, quando la "Mori no Tokei" è chiusa e Yukichi rimane da solo nel locale, appare (anche se non è la parola giusta) un certo personaggio che sorseggia il caffe' e parla con lui di nuovi e vecchi eventi.
I luoghi di Hokkaido in pieno inverno, periodo in cui si svolgono i fatti, sono molto curati e fanno da cornice ideale all'intera vicenda. La fotografia del telefilm ci regala dei paesaggi innevati e immersivi, dove il bianco della neve rende l'atmosfera quasi sognante.
Il rapporto tra padre e figlio è veramente ben caratterizzato. In questo caso entrambi vorrebbero riavvicinarsi, ma entrambi non ne hanno il coraggio, Takuro ha paura della reazione del padre e cerca di rendersi "degno" del riavvicinamento, mentre Yukichi comincia a sentirsi in colpa, ma non può fare a meno di pensare a quello che è successo e ha paura di trovarsi di fronte allo stesso ragazzo che non riconosceva più come il proprio figlio.
Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, uno su tutti Azu, la ragazza che ogni tanto lavora alla Mori no tokei. E' una ragazza fragile, con una storia di abusi alle spalle. In Yukichi e Takuro troverà quella voglia di riscatto che le mancava e cercherà anche lei una sua strada.
Abbiamo un'ottima prova attoriale praticamente da tutti i protagonisti principali. Terao Akira, che già avevamo visto in Casshern, si conferma un attore di pregio con uno Yukichi davvero convincente. Il 22enne Ninomiya Kazunari (Kurono di Gantz, ma anche Saigo da Letters from Iwo Jima) ci regala uno splendido Takuro.
Se vi piace il genere "slice of life" mi sento di consigliare questo telefilm, non ne rimarrete delusi.
I due non si vedono da più di due anni, da quando Takuro e la madre vennero coinvolti in un grave incidente d'auto. Incidente fatale per la donna, ma non per il figlio che si sente ancora responsabile dell'accaduto visto che era alla guida. In quel periodo Takuro frequentava l'ambiente delle bande di teppisti e tra lui e i genitori la situazione era un po' tesa. Il padre, era sempre all'estero per lavoro e la madre cercava di riportare la situazione alla normalità.
Dopo l'incidente Yukichi lascia il lavoro e si stabilisce nell'isola di Hokkaido, a Furano, città natale della moglie. Lì apre una caffetteria in mezzo alla foresta, la "Mori no tokei" (L'orologio della Foresta). Il locale diventa ben presto luogo di ritrovo degli abitanti e crocevia delle loro varie vicende giornaliere. Takuro però, all'insaputa del padre, si stabilisce anche lui a Hokkaido, prendendo alloggio presso un artigiano della terracotta che gli insegna il mestiere. Takuro vuole riavvicinarsi al padre, ma lo vuole fare a testa alta, vuole dimostrare al padre (ma più a se stesso) che non è il giovane sbandato di un tempo. Allo stesso tempo vuole sincerarsi che il padre stia bene e l'unica maniera è stargli "vicino" anche se di nascosto.
Dall'altra parte Yukichi si rende pian piano conto che, con la sua freddezza verso il figlio, è in parte responsabile di quello che è successo e medita un possibile riavvicinamento anche se con tutti i dubbi del caso.
In mezzo a questa storia si intersecano quelle dei vari frequentatori della caffetteria.
Inoltre, quando la "Mori no Tokei" è chiusa e Yukichi rimane da solo nel locale, appare (anche se non è la parola giusta) un certo personaggio che sorseggia il caffe' e parla con lui di nuovi e vecchi eventi.
I luoghi di Hokkaido in pieno inverno, periodo in cui si svolgono i fatti, sono molto curati e fanno da cornice ideale all'intera vicenda. La fotografia del telefilm ci regala dei paesaggi innevati e immersivi, dove il bianco della neve rende l'atmosfera quasi sognante.
Il rapporto tra padre e figlio è veramente ben caratterizzato. In questo caso entrambi vorrebbero riavvicinarsi, ma entrambi non ne hanno il coraggio, Takuro ha paura della reazione del padre e cerca di rendersi "degno" del riavvicinamento, mentre Yukichi comincia a sentirsi in colpa, ma non può fare a meno di pensare a quello che è successo e ha paura di trovarsi di fronte allo stesso ragazzo che non riconosceva più come il proprio figlio.
Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, uno su tutti Azu, la ragazza che ogni tanto lavora alla Mori no tokei. E' una ragazza fragile, con una storia di abusi alle spalle. In Yukichi e Takuro troverà quella voglia di riscatto che le mancava e cercherà anche lei una sua strada.
Abbiamo un'ottima prova attoriale praticamente da tutti i protagonisti principali. Terao Akira, che già avevamo visto in Casshern, si conferma un attore di pregio con uno Yukichi davvero convincente. Il 22enne Ninomiya Kazunari (Kurono di Gantz, ma anche Saigo da Letters from Iwo Jima) ci regala uno splendido Takuro.
Se vi piace il genere "slice of life" mi sento di consigliare questo telefilm, non ne rimarrete delusi.