Recensione
Jigoku no Enra
8.0/10
Niente male, davvero. Non si svincolerà eccessivamente dal prototipo dello shojo in cui imperversano personaggi provenienti dagli inferi, ma tutto sommato è una lettura molto piacevole.
La sinossi qui proposta, sebbene molto breve, contiene gli elementi principali. Si potrebbe solo aggiungere che, ovviamente, la comparsa di nuovi personaggi, come i fratelli di Enra, che perseguono lo stesso obiettivo del protagonista (ma in modi diversi), aggiunge pepe alle vicende. Il manga sembra diviso in brevi archi narrativi che riguardano, di volta in volta, i nuovi personaggi incontrati dai protagonisti: nuovi peccatori che Enra deve in qualche modo eliminare dalla lista di Yama, il re degli Inferi. Enra è, insieme ai fratelli, candidato alla corona del regno infernale, ma ottenerla non è facile, specie se una delle peccatrici di più alto livello continua a sostenere che non commetterà mai il peccato per cui è inserita nella lista! Da qui iniziano le avventure/disavventure della strana coppia, tra gag, momenti di suspense, introspezione, malintesi, ironia, qualche lacrimuccia (che non disturba comunque la lettura) e mano a mano che la relazione tra i due sembra migliorare, il nome di Komachi figura sempre più in alto nella lista dei peccatori, per il peccato che nessuno conosce e che ancora non ha commesso.
Komachi è una ragazza intelligente e dall'animo nobile. La sua fiducia negli altri e la costanza nel perseguire ciò in cui crede le attireranno sventure ma anche l'ammirazione di chi le sta intorno. Una protagonista niente male, è facile prenderla in simpatia. Enra ricorda molto da vicino Tomoe (protagonista del manga Kamisama Kiss), per via del carattere vagamente tsundere ma in fin dei conti affascinante. Il principe degli inferi non conosce il mondo umano e questo da sicuramente spazio a incomprensioni, ma anche a momenti comici, mentre piano piano fa chiarezza nei suoi pensieri e sentimenti. Un segreto intanto, giace nascosto nel suo passato e solo gli ultimi capitoli ci sveleranno di più. Nel complesso è comunque ben costruito e ha quel che serve per essere un valido protagonista shojo. I suoi fratelli sono altrettanto interessanti, ognuno con una personalità molto ben definita e completamente diversificata. Di ogni peccatore viene anche analizzata la psicologia, per cui anche da questo punto di vista, il manga non scade nella superficialità.
Le atmosfere sono bilanciate tra commedia e introspezione psicologica. Le tavole sono ricche degli elementi tipici della commedia, come lo stile chibi o il deformed, che accrescono l'ilarità del momento. Per il resto, il tratto è molto morbido, fiori e lustrini decorano spesso gli angoli, così come i bei volti dei personaggi che occupano, spesso e volentieri, buone porzioni della pagina. I personaggi maschili (Enra e i fratelli) tendono ad assomigliarsi abbastanza (essendo imparentati, la cosa non sorprende), ma fortunatamente sono distinguibili grazie ad hair style diversi.
Il manga nel complesso è molto carino. Giunta ai capitoli finali, e in attesa della conclusione, sono assolutamente soddisfatta della scelta di questa lettura e la consiglio alle amanti degli shojo che apprezzino il soprannaturale e siano in cerca di un'opera piacevole e leggera.
La sinossi qui proposta, sebbene molto breve, contiene gli elementi principali. Si potrebbe solo aggiungere che, ovviamente, la comparsa di nuovi personaggi, come i fratelli di Enra, che perseguono lo stesso obiettivo del protagonista (ma in modi diversi), aggiunge pepe alle vicende. Il manga sembra diviso in brevi archi narrativi che riguardano, di volta in volta, i nuovi personaggi incontrati dai protagonisti: nuovi peccatori che Enra deve in qualche modo eliminare dalla lista di Yama, il re degli Inferi. Enra è, insieme ai fratelli, candidato alla corona del regno infernale, ma ottenerla non è facile, specie se una delle peccatrici di più alto livello continua a sostenere che non commetterà mai il peccato per cui è inserita nella lista! Da qui iniziano le avventure/disavventure della strana coppia, tra gag, momenti di suspense, introspezione, malintesi, ironia, qualche lacrimuccia (che non disturba comunque la lettura) e mano a mano che la relazione tra i due sembra migliorare, il nome di Komachi figura sempre più in alto nella lista dei peccatori, per il peccato che nessuno conosce e che ancora non ha commesso.
Komachi è una ragazza intelligente e dall'animo nobile. La sua fiducia negli altri e la costanza nel perseguire ciò in cui crede le attireranno sventure ma anche l'ammirazione di chi le sta intorno. Una protagonista niente male, è facile prenderla in simpatia. Enra ricorda molto da vicino Tomoe (protagonista del manga Kamisama Kiss), per via del carattere vagamente tsundere ma in fin dei conti affascinante. Il principe degli inferi non conosce il mondo umano e questo da sicuramente spazio a incomprensioni, ma anche a momenti comici, mentre piano piano fa chiarezza nei suoi pensieri e sentimenti. Un segreto intanto, giace nascosto nel suo passato e solo gli ultimi capitoli ci sveleranno di più. Nel complesso è comunque ben costruito e ha quel che serve per essere un valido protagonista shojo. I suoi fratelli sono altrettanto interessanti, ognuno con una personalità molto ben definita e completamente diversificata. Di ogni peccatore viene anche analizzata la psicologia, per cui anche da questo punto di vista, il manga non scade nella superficialità.
Le atmosfere sono bilanciate tra commedia e introspezione psicologica. Le tavole sono ricche degli elementi tipici della commedia, come lo stile chibi o il deformed, che accrescono l'ilarità del momento. Per il resto, il tratto è molto morbido, fiori e lustrini decorano spesso gli angoli, così come i bei volti dei personaggi che occupano, spesso e volentieri, buone porzioni della pagina. I personaggi maschili (Enra e i fratelli) tendono ad assomigliarsi abbastanza (essendo imparentati, la cosa non sorprende), ma fortunatamente sono distinguibili grazie ad hair style diversi.
Il manga nel complesso è molto carino. Giunta ai capitoli finali, e in attesa della conclusione, sono assolutamente soddisfatta della scelta di questa lettura e la consiglio alle amanti degli shojo che apprezzino il soprannaturale e siano in cerca di un'opera piacevole e leggera.