Recensione
Manga composto da 20 volumetti per un totale di 105 capitoli.
Devo dire che La maliconia di Haruhi Suzumiya è una storia che la riesci ad apprezzare completamente o no; arrivando a fine opera sono dell'opinione che non è molto semplice avere una possibile via di mezzo sul suo apprezzamento. Aggiungo che io sono uno di quelli che quest'opera mi ha lasciato quel qualcosa che l'ha fatta entrare tra le mie opere preferite.
Tralasciando la parte che è stata animata, che ricopre ben metà dell'opera e quindi potrebbe risultare ridondante rileggerla, ma non sgradevole, mi concentrerò sulla seconda parte che non è stata mai trasposta in animazione.
Devo dire che una cosa che mi ha sempre colpito, facendomi continuare a leggere l'opera tutta di un fiato, sono i ragionamenti e le teorie che vengono fatte da alcuni personaggi, in particolar modo da Koizumi quando parla con Kyon (il protagonista), per spiegare certi fenomeni o affermazioni o ipotesi che vanno a toccare temi molto filosofici. Inoltre l'abilità dell'autore è stata quella di utilizzare anche teoremi matematici come chiave per uscire da determinate situazioni possibilmente pericolose e senza via di uscita. Si può capire che la cosa che mi ha attirato di più, molto di più della storia in sé, è l'utilizzo di leggi fisiche, chimiche o di teorie (come quella sui viaggi nel tempo) per risolvere situazioni complicate in cui i nostri personaggi si vengono a trovare.
Il mio parere sul fatto che non c'è una possibile via di mezzo nell'apprezzare questa opera sta proprio in questo punto di forza che, molto probabilmente, si può trasformare in un punto di debolezza per chi non vuole leggere cose che richiedono lunghe spiegazioni e quant'altro; cosa che a me invece è piaciuta moltissimo e non mi è stata assolutamente di peso ma bensì tutto l'opposto. Comunque non c'è da preoccuparsi, tra archi importanti vengo inseriti archi più leggeri di vita quotidiana per smorzare il ritmo che altrimenti sarebbe anche troppo incalzante.
Inoltre, voglio scoccare una freccia a favore dell'ultimo arco narrativo dell'opera. Penso che quello sia stato l'arco più bello in quanto sono stati lasciati un sacco di indizi, nei vari capitoli, ai quali io avevo dato poco peso, ma che sono molto utili per capire cosa succede ad un certo punto della storia (io quando ho capito tutto mi sono meravigliato, in positivo, per la complessità della cosa). Quindi altra cosa bella dell'opera è che ti cerca di coinvolgere pienamente nelle varie situazioni per farti provare una possibile spiegazione.
Analizzando altri aspetti dell'opera posso dire che i disegni del primo capitolo non mi hanno lasciato una buona impressione, perché il protagonista non lo riconoscevo proprio ma dal secondo la cosa cambia subito e non mi ha dato più fastidio. Alcuni possono dire che non sono belli come le animazioni, ma uno ci fa poi l'abitudine.
Per i personaggi devo dire che i componenti della brigata SOS sono fantastici e si distinguono per una loro particolare caratteristica (l'inespressivo, il calcolatore, l'impacciato, il normale e il genio. A voi capire chi è chi XD). Questi personaggi vengono sviluppati, a mio avviso, chi di più è chi di meno, in maniera esaustiva su il loro scopo e la loro storia ed inoltre si vede una certa evoluzione dei vari personaggi durante la vicenda. Per i personaggi secondari devo dire che Tsuruya è quella che mi è piaciuta di più e sarà coinvolta, in maniera più o meno indiretta, in certe situazioni importanti ai fini della trama.
Alla fine ribadisco che questa opera mi è piaciuta per quanto riportato sopra e spero di essere stato in grado di dire anche alcuni punti di debolezza della serie, che a me comunque non hanno dato fastidio.
Quindi a coloro ai quali piacciono argomenti filosofici sull'esistenza, su cosa significhi la parola 'Dio' e le varie leggi naturali, allora consiglio vivamente quest'opera. A chi non dovessero piacere i discorso troppo lunghi e filosofici, vi consiglio comunque di provare.
Buona lettura!!
Devo dire che La maliconia di Haruhi Suzumiya è una storia che la riesci ad apprezzare completamente o no; arrivando a fine opera sono dell'opinione che non è molto semplice avere una possibile via di mezzo sul suo apprezzamento. Aggiungo che io sono uno di quelli che quest'opera mi ha lasciato quel qualcosa che l'ha fatta entrare tra le mie opere preferite.
Tralasciando la parte che è stata animata, che ricopre ben metà dell'opera e quindi potrebbe risultare ridondante rileggerla, ma non sgradevole, mi concentrerò sulla seconda parte che non è stata mai trasposta in animazione.
Devo dire che una cosa che mi ha sempre colpito, facendomi continuare a leggere l'opera tutta di un fiato, sono i ragionamenti e le teorie che vengono fatte da alcuni personaggi, in particolar modo da Koizumi quando parla con Kyon (il protagonista), per spiegare certi fenomeni o affermazioni o ipotesi che vanno a toccare temi molto filosofici. Inoltre l'abilità dell'autore è stata quella di utilizzare anche teoremi matematici come chiave per uscire da determinate situazioni possibilmente pericolose e senza via di uscita. Si può capire che la cosa che mi ha attirato di più, molto di più della storia in sé, è l'utilizzo di leggi fisiche, chimiche o di teorie (come quella sui viaggi nel tempo) per risolvere situazioni complicate in cui i nostri personaggi si vengono a trovare.
Il mio parere sul fatto che non c'è una possibile via di mezzo nell'apprezzare questa opera sta proprio in questo punto di forza che, molto probabilmente, si può trasformare in un punto di debolezza per chi non vuole leggere cose che richiedono lunghe spiegazioni e quant'altro; cosa che a me invece è piaciuta moltissimo e non mi è stata assolutamente di peso ma bensì tutto l'opposto. Comunque non c'è da preoccuparsi, tra archi importanti vengo inseriti archi più leggeri di vita quotidiana per smorzare il ritmo che altrimenti sarebbe anche troppo incalzante.
Inoltre, voglio scoccare una freccia a favore dell'ultimo arco narrativo dell'opera. Penso che quello sia stato l'arco più bello in quanto sono stati lasciati un sacco di indizi, nei vari capitoli, ai quali io avevo dato poco peso, ma che sono molto utili per capire cosa succede ad un certo punto della storia (io quando ho capito tutto mi sono meravigliato, in positivo, per la complessità della cosa). Quindi altra cosa bella dell'opera è che ti cerca di coinvolgere pienamente nelle varie situazioni per farti provare una possibile spiegazione.
Analizzando altri aspetti dell'opera posso dire che i disegni del primo capitolo non mi hanno lasciato una buona impressione, perché il protagonista non lo riconoscevo proprio ma dal secondo la cosa cambia subito e non mi ha dato più fastidio. Alcuni possono dire che non sono belli come le animazioni, ma uno ci fa poi l'abitudine.
Per i personaggi devo dire che i componenti della brigata SOS sono fantastici e si distinguono per una loro particolare caratteristica (l'inespressivo, il calcolatore, l'impacciato, il normale e il genio. A voi capire chi è chi XD). Questi personaggi vengono sviluppati, a mio avviso, chi di più è chi di meno, in maniera esaustiva su il loro scopo e la loro storia ed inoltre si vede una certa evoluzione dei vari personaggi durante la vicenda. Per i personaggi secondari devo dire che Tsuruya è quella che mi è piaciuta di più e sarà coinvolta, in maniera più o meno indiretta, in certe situazioni importanti ai fini della trama.
Alla fine ribadisco che questa opera mi è piaciuta per quanto riportato sopra e spero di essere stato in grado di dire anche alcuni punti di debolezza della serie, che a me comunque non hanno dato fastidio.
Quindi a coloro ai quali piacciono argomenti filosofici sull'esistenza, su cosa significhi la parola 'Dio' e le varie leggi naturali, allora consiglio vivamente quest'opera. A chi non dovessero piacere i discorso troppo lunghi e filosofici, vi consiglio comunque di provare.
Buona lettura!!