Recensione
Renketsu Houshiki
7.5/10
Recensione di Bradipo Lento
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Tre episodi autoconclusivi, tre storie che mettono in mostra aspetti e situazioni erotiche raccontate in una maniera un po' diversa da quello che ci si potrebbe aspettare in un hentai:
1) Un ragazzo, saputo che il padre gravemente malato ha pochi mesi di vita, mette la testa a posto e decide di prendere moglie; la sorella minore - di dieci anni più giovane di lui - non è entusiasta della futura cognata ed è decisa a dimostrare tutto il suo amore per il fratellone...
2) Lo studente che si potrebbe definire come "il classico bravo ragazzo" mette in mostra un aspetto molto crudele del suo carattere, visto che non si fa alcuno scrupolo ad approfittarsi delle compagne e di una professoressa, che rinchiude nei laboratori della scuola dopo aver soddisfatto le sue voglie. Le cose cambiano quando un ragazzo molto affascinante giunge nella stessa scuola e, dopo qualche tempo, lo costringe a seguirlo da solo in un'aula vuota...
3) Una studentessa si distingue per gli ottimi risultati, però tra le sue conoscenze non c'è nessuno che può definire come "amico". Un giorno, dopo le lezioni, assiste allo stupro di una sua compagna di scuola da parte di tre ragazzi; la passione che la poveretta prova dopo i primi momenti di terrore le fa venire la voglia di sperimentare qualcosa di simile. La giovane decide quindi di presentarsi da sola, di notte, in una zona isolata della città nei pressi di un cantiere; dopo aver atteso l'arrivo di un ragazzo si mette una benda sugli occhi e si toglie la gonna e le mutandine, per poi presentarsi davanti allo sconosciuto chiedendogli di ammanettarla a un lampione e di fare sesso con lei...
I tre episodi sono caratterizzati da un chara design non convenzionale, che richiede un po' di tempo per essere apprezzato. I volti sono eccessivamente triangolari, ma hanno un'espressività tale da far passare decisamente in secondo piano la prima impressione: quella di avere davanti agli occhi il classico alieno tratto da un film fantascientifico. Questo effetto si nota soprattutto nella sigla finale del primo episodio: a differenza di quasi tutti gli hentai - dove nella sigla finale vengono rimontati spezzoni delle varie performance sessuali dei protagonisti - qui vengono utilizzate solo delle immagini fisse: inquadrature strette sul volto della protagonista che, con le sue espressioni, riesce a trasmettere sia la passione che prova nei momenti più piccanti che il turbamento e la gelosia quando si rende conto che il fratello sta per abbandonarla.
Il primo episodio mette in mostra un rapporto incestuoso tra fratello e sorella; qui abbiamo a che fare con due fratelli reali, non si usa il solito giochino di mostrare dei fratellastri - che non hanno alcun genitore in comune tra loro e di fatto sono degli estranei - o dei cugini, che per la legge nipponica possono tranquillamente sposarsi tra loro. La cosa che colpisce è la intensità della passione che la ragazza prova per il fratello, raramente si vede qualcosa del genere tra coppie "normali"; questo aspetto, unito alla torbida relazione tra i due ragazzi, rende l'episodio molto valido dal punto di vista erotico.
Il secondo episodio, oltre che per le valide scene di sesso, si distingue perché entra nella psicologia del protagonista; dopo un racconto della professoressa si intuisce il motivo che ha portato il ragazzo a comportarsi in una maniera così brutale con le sue compagne di scuola e con la sua insegnante. Il finale è decisamente inaspettato e lascia di stucco, decisamente l'opposto di quello che serviva al protagonista per tentare di superare i suoi problemi.
Il terzo episodio è quello che mi ha convinto di meno, la storia sembrava interessante, ma poi diventa poco credibile anche per un hentai: una ragazza che alla sua prima esperienza sessuale si ritrova a essere la protagonista in una gang bang con almeno trenta uomini è veramente eccessivo! L'unico aspetto che si salva è lo stupro della compagna di scuola che dà il via alla storia della protagonista: vedere una fanciulla che, mentre viene violentata da tre sconosciuti, dopo qualche momento di terrore inizia a prenderci gusto e ad apprezzare i piaceri del sesso è uno stereotipo per gli hentai; l'aspetto che stupisce è vedere come gli animatori siano riusciti a rendere il volto della ragazza così espressivo da trasmettere le sue sensazioni in una maniera così coinvolgente: difficile non credere che in quel momento sta provando un piacere intenso e mai sperimentato prima.
Le scene di sesso sono rappresentate molto bene, animazioni fluide e convincenti e mai ripetitive; come al solito le ragazze vengono dotate di un seno molto generoso, ma rispetto agli hentai attuali - stiamo parlando di un opera del 2008 - l'effetto finale non è così esagerato. Rispetto a molti altri anime del genere ho notato, anche nelle scene più depravate, una certa forma di "rispetto" dei personaggi maschili, che sono molto meno irruenti durante gli atti sessuali.
Un anime tutto sommato interessante, a parte quanto detto per il terzo episodio: consigliabile per gli amanti del genere che sono alla ricerca di qualcosa di un po' diverso dal solito.
1) Un ragazzo, saputo che il padre gravemente malato ha pochi mesi di vita, mette la testa a posto e decide di prendere moglie; la sorella minore - di dieci anni più giovane di lui - non è entusiasta della futura cognata ed è decisa a dimostrare tutto il suo amore per il fratellone...
2) Lo studente che si potrebbe definire come "il classico bravo ragazzo" mette in mostra un aspetto molto crudele del suo carattere, visto che non si fa alcuno scrupolo ad approfittarsi delle compagne e di una professoressa, che rinchiude nei laboratori della scuola dopo aver soddisfatto le sue voglie. Le cose cambiano quando un ragazzo molto affascinante giunge nella stessa scuola e, dopo qualche tempo, lo costringe a seguirlo da solo in un'aula vuota...
3) Una studentessa si distingue per gli ottimi risultati, però tra le sue conoscenze non c'è nessuno che può definire come "amico". Un giorno, dopo le lezioni, assiste allo stupro di una sua compagna di scuola da parte di tre ragazzi; la passione che la poveretta prova dopo i primi momenti di terrore le fa venire la voglia di sperimentare qualcosa di simile. La giovane decide quindi di presentarsi da sola, di notte, in una zona isolata della città nei pressi di un cantiere; dopo aver atteso l'arrivo di un ragazzo si mette una benda sugli occhi e si toglie la gonna e le mutandine, per poi presentarsi davanti allo sconosciuto chiedendogli di ammanettarla a un lampione e di fare sesso con lei...
I tre episodi sono caratterizzati da un chara design non convenzionale, che richiede un po' di tempo per essere apprezzato. I volti sono eccessivamente triangolari, ma hanno un'espressività tale da far passare decisamente in secondo piano la prima impressione: quella di avere davanti agli occhi il classico alieno tratto da un film fantascientifico. Questo effetto si nota soprattutto nella sigla finale del primo episodio: a differenza di quasi tutti gli hentai - dove nella sigla finale vengono rimontati spezzoni delle varie performance sessuali dei protagonisti - qui vengono utilizzate solo delle immagini fisse: inquadrature strette sul volto della protagonista che, con le sue espressioni, riesce a trasmettere sia la passione che prova nei momenti più piccanti che il turbamento e la gelosia quando si rende conto che il fratello sta per abbandonarla.
Il primo episodio mette in mostra un rapporto incestuoso tra fratello e sorella; qui abbiamo a che fare con due fratelli reali, non si usa il solito giochino di mostrare dei fratellastri - che non hanno alcun genitore in comune tra loro e di fatto sono degli estranei - o dei cugini, che per la legge nipponica possono tranquillamente sposarsi tra loro. La cosa che colpisce è la intensità della passione che la ragazza prova per il fratello, raramente si vede qualcosa del genere tra coppie "normali"; questo aspetto, unito alla torbida relazione tra i due ragazzi, rende l'episodio molto valido dal punto di vista erotico.
Il secondo episodio, oltre che per le valide scene di sesso, si distingue perché entra nella psicologia del protagonista; dopo un racconto della professoressa si intuisce il motivo che ha portato il ragazzo a comportarsi in una maniera così brutale con le sue compagne di scuola e con la sua insegnante. Il finale è decisamente inaspettato e lascia di stucco, decisamente l'opposto di quello che serviva al protagonista per tentare di superare i suoi problemi.
Il terzo episodio è quello che mi ha convinto di meno, la storia sembrava interessante, ma poi diventa poco credibile anche per un hentai: una ragazza che alla sua prima esperienza sessuale si ritrova a essere la protagonista in una gang bang con almeno trenta uomini è veramente eccessivo! L'unico aspetto che si salva è lo stupro della compagna di scuola che dà il via alla storia della protagonista: vedere una fanciulla che, mentre viene violentata da tre sconosciuti, dopo qualche momento di terrore inizia a prenderci gusto e ad apprezzare i piaceri del sesso è uno stereotipo per gli hentai; l'aspetto che stupisce è vedere come gli animatori siano riusciti a rendere il volto della ragazza così espressivo da trasmettere le sue sensazioni in una maniera così coinvolgente: difficile non credere che in quel momento sta provando un piacere intenso e mai sperimentato prima.
Le scene di sesso sono rappresentate molto bene, animazioni fluide e convincenti e mai ripetitive; come al solito le ragazze vengono dotate di un seno molto generoso, ma rispetto agli hentai attuali - stiamo parlando di un opera del 2008 - l'effetto finale non è così esagerato. Rispetto a molti altri anime del genere ho notato, anche nelle scene più depravate, una certa forma di "rispetto" dei personaggi maschili, che sono molto meno irruenti durante gli atti sessuali.
Un anime tutto sommato interessante, a parte quanto detto per il terzo episodio: consigliabile per gli amanti del genere che sono alla ricerca di qualcosa di un po' diverso dal solito.