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"Tanti anni fa la Terra rischiò di essere invasa da una civiltà aliena che mirava alla conquista e alla distruzione del pianeta, prosciugandolo di tutte le sue risorse. Tuttavia una compagine di ribelli riuscì a sventare i piani alieni e salvare l'umanità."

Sembra l'introduzione del prossimo film di fantascienza? No, si tratta di "Steven Universe".
Fondamentalmente ciò che ho scritto sopra si riferisce all'antefatto, in realtà la storia principale si svolge ai giorni nostri, in una località balneare chiamata Beach City, in quelli che dovrebbero essere gli Stati Uniti.
Il protagonista della storia si chiama Steven (da qui il titolo della serie) ed è per metà umano e per metà alieno, un'esistenza unica nel suo genere. Gli alieni in questione sono gemme che hanno il potere di assumere forma umanoide.
La storia ha inizio quando il nostro protagonista comincerà a confrontarsi coi poteri derivanti dall'essere per metà gemma, e grazie anche all'aiuto di Garnet, Perla e Ametista (le Crystal Gems) a trovare il modo di evocare la propria arma. Il ragazzo è orfano di madre dalla nascita, perché lei stessa in quanto gemma non poteva coesistere col figlio.
La prima stagione è quella introduttiva, Steven inizia a sperimentare le sue capacità, le gemme cercano di coinvolgerlo nelle loro missioni e perlopiù le giornate passano tranquille, tuttavia fin da subito si capisce che questa apparente serenità non è destinata a durare, perché il pianeta d'origine delle gemme non ha ancora rinunciato a distruggere la Terra.
Lo scopo principale delle Crystal Gems sarà quello di difendere Beach City e la Terra dai nuovi invasori provenienti dal pianeta d'origine, Homeworld.

Descritta così, parrebbe una classica storia di fantascienza, ma "Steven Universe" è molto di più, esplora tematiche profonde, quali l'amicizia, il bullismo, la famiglia, la morte, l'omosessualità (per citarne alcune), ma senza renderle forzate, perché sono magistralmente fuse nella trama in modo del tutto naturale. Merito di questo è soprattutto della ideatrice dello show Rebecca Sugar, che i più conosceranno per aver lavorato ad alcuni episodi di "Adventure Time".
Sugar e il suo team hanno davvero creato un prodotto innovativo e coraggioso, sono incorsi in molte critiche nel corso degli anni, ma non si sono mai dati per vinti e hanno proseguito col loro intento, dando la possibilità a milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo di sentirsi rappresentati in uno show dedicato a loro, indipendentemente dal genere, dall'etnia o dalle loro preferenze affettive.
E hanno avuto ragione! Nonostante la programmazione su Cartoon Network sia discontinua, il successo di "Steven Universe" è innegabile, e spero che prosegua ancora per molti anni.

Soffermandoci più sugli aspetti tecnici, "Steven Universe" attualmente è alla quinta stagione negli Stati Uniti e vanta all'attivo più di 150 episodi, essendo questi di soli dieci minuti ciascuno. Le caratteristiche peculiari che me l'hanno fatto amare subito dal punto di vista estetico sono stati i colori pastello nei fondali, che mi hanno riportato ai tempi di "Sailor Moon", e le musiche; la colonna sonora è strepitosa e spesso i personaggi cantano, inoltre è un elemento fondamentale della trama, visto che il padre di Steven è un musicista. Lo stesso protagonista sa suonare la chitarra, l'ukulele e anche la batteria. Personalmente ogni volta che viene introdotto un personaggio rilevante non vedo l'ora di scoprire quando canterà!
In Italia è distribuito sempre da Cartoon Network, ma è disponibile anche su Netflix. Il doppiaggio italiano non è male, e con l'andare avanti degli episodi migliora costantemente, tuttavia io preferisco quello originale, in quanto le canzoni sono più belle da ascoltare.

In conclusione, vi dico: "Guardatelo!" Non ci vuole molto, visto che gli episodi sono corti, io me ne sono completamente innamorata dopo una decina, per cui dategli una chance, non ve ne pentirete. Per tutto ciò che ho scritto sopra, il mio è un voto pieno.