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Manga composto da ben 569 capitoli racchiusi in 52 tankobon e risulta essere il terzo manga più lungo che abbia mai letto fin'ora (dopo Naruto e, ovviamente, One piece).

Trama: il concetto di base è semplice. Hayate, che ha genitori tutt'altro che ideali, si ritrova venduto alla yakuza ma dopo una serie di eventi a catena, e un ENORME fraintendimento, si ritrova essere il maggiordomo di Nagi Sanzenin (figlia di una famiglia molto ricca di cui lei è l'unica erede) e da qui inizia questa fantastica avventura.
Diciamo che la parte relativa ai primi 14 volumi potete scoprirla guardando le relative serie anime (che io ho visto e mi sono piaciute molto), e durante questi capitoli vengono introdotti personaggi su personaggi che, benché secondari, sembrano invece essere comprimari ai due protagonisti della serie e le avventure nelle quali ci porteranno ti strapperanno sempre un sorriso. Diciamo subito che l'autore stesso è il primo a non prendere sul serio la storia, tanto che lo ribadisce più volte con i personaggi che è meravigliato pure lui di questa lunghissima durata del manga (ben 13 anni) e questo la dice lunga sul grado di idiozia al quale uno si trova di fronte e che lo accompagnerà per tutta la storia. Infatti abbiamo che la trama principale non si riesce a definirla veramente all'inizio, perché viene rivelata a pezzi e bocconi dall'autore con saghe di 20-30 capitoli molto intensi (tanto che in certi casi me li sono letti in una giornata queste saghe), ed è stato molto intelligente a mio avviso sotto questo punto di vista, intervallandole poi con altre saghe di minore importanza, ma non sempre, (o capitoli autoconclusivi) che sono servite a far maturare i protagonisti e tutti i personaggi e a far crescere i loro rapporti. Ora, devo dire che alcune saghe sono state meno interessanti di altre ma avevano un loro scopo (che si capisce dopo) e poi non lo vedo un grosso problema visto che comunque parliamo di un manga lungo, quindi la cosa può succedere, ma l'autore poi sa come farsi perdonare. Altra cosa importante da dire è che ho apprezzato molto il fatto che durante i capitoli si fanno un sacco di riferimenti a serie anime come Gundam, One piece, SAO (e chi più ne ha più ne metta, alcune non le conoscevo nemmeno) e a vari giochi arcade e programmi televisivi giapponesi; inoltre la parte comica è sempre e solamente gli tsukkomi e devo dire che li ho adorati per come erano fatti bene. Comunque tranquilli, non è un manga solamente comico (è solo la caratteristica principale) ma non mancano combattimenti, slice of life, harem e momenti tristi e che fanno riflettere. Altro merito dell'autore è l'essere stato in grado di aver miscelato perfettamente tutte queste componenti tirando fuori una storia dove alla fine tutti i personaggi crescono con dei valori importanti, più fiduciosi di sé stessi e in grado di mostrare sempre più maturità via via che la storia avanzava; dico solo che Nagi (la coprotagonista) da essermi inizialmente antipatica alla fine mi è rimasta simpatica.
Ultima cosa da dire, riguardante la trama, è sull'arco finale: bellissimo, di un'elevata intensità e che lascia fino un po' con il fiato sospeso ma dando (almeno a me) quello che volevo: che tutti maturassero e trovassero la loro propria strada anche se questo ha significato sofferenze su sofferenze.

Personaggi: come detto prima, abbiamo i nostri coprotagonisti ma che lo sono fino ad un certo punto. Abbiamo tantissimi personaggi che sembrano essere delle spalle e invece no, di ognuno piano piano ne viene raccontata la storia con una serie di capitoli oppure con mini-saghe che in certi casi hanno poi un fine per la trama principale. Sinceramente mi sono affezionato moltissimo a quasi tutti i personaggi: Hayate, Nagi, Maria (la mia preferita), Hinagiku (la seconda preferita), il trio degli idioti, Isumi, Wataru, Saki e tutti gli altri e ognuno di loro mi rimane simpatico per il loro particolare carattere. Nessuno è una comparsa, ognuno ha un suo ruolo importante e questo mi ha colpito, indica che anche l'autore ci tiene a loro. Ogni loro avventura/disavventura è come se l'avessi vissuta al loro fianco.

Disegni: anche qui l'autore si è dimostrato molto intelligente e bravo tecnicamente, variando lo stile di disegno a seconda dell'atmosfera. Per gli tsukkomi usa un tratto molto marginale che risulta perfetto per sottolineare la stupidità del momento e l'attonimento di alcuni personaggi davanti a certi commenti XD. Invece per le situazioni di combattimento viene usato uno stile molto più dettagliato e dinamico che rendeva interessanti da seguire gli scontri. Infine le scene drammatiche, soprattutto alla fine, erano rese veramente ben tanto che mi rattristavo a guardarle (si, sono abbastanza empatico). Inoltre con l'andare della storia assistiamo ad una evoluzione del tratto di disegno.

In conclusione, a scrivere questa recensione mi rendo conto che questa lettura/avventura è davvero finita e mi sale un po' di malinconia a pensarci, però potrò sempre pensare a loro qualche volta e farmi una bella risata quando sarò giù di morale.
Devo dire che questa serie è stata veramente ben fatta, uno non riesce a prenderla sul serio perché è lei stessa che non si prende seriamente, e nonostante qualche minimo nella trama questi vengono compensati dai molti massimi che essa ha.

Sinceramente mi dispiace che in Italia non abbiano preso mai in considerazione di pubblicarlo (visto che ha avuto successo anche fuori dal Giappone) perché io lo comprerei.
Consiglio questa lettura a chi cerca qualcosa di leggero e divertente, anche se la lunghezza può intimidire, e spero che anche voi vi divertiate come mi sono divertito io.
Assegno un 9 ed entra nelle mie opere preferite.

Buona lettura e tanto divertimento!