Recensione
Mirai
9.0/10
Questa volta Hosoda ci accompagna nel mondo dei bambini, con una storia in gran parte ispirata alle sue stesse vicende familiari. Tutto il film comincia e finisce nella casa, che per il piccolo Kun è il suo mondo, finché non sarà più grande. Gli occhi della sua immaginazione vedono cose che gli altri non vedono: influenzato dalle vicende e dalle persone di cui sente parlare, plasmerà dei personaggi che lo accompagneranno (in vago stile dickensiano) nel superamento delle sue paure. La perfetta riproduzione del modo di pensare e di agire di Kun, l'inevitabile immedesimazione (per i più adulti) con i suoi genitori alle prese con le tante difficoltà di tutti i giorni, i brillanti spaccati di vita dei familiari (in particolare il bisnonno e la madre) divertono ed emozionano moltissimo, lasciando nello spettatore qualcosa di speciale.