Recensione
your name.
9.5/10
Ora che l’ho terminato, posso dare ragione ai tanti che me l’avevano consigliato: «Your name.» è magnifico. Ho divorato il manga, ho letto i tre volumi tutti di un fiato e mi sono emozionato.
Bisogna fare i complimenti a Makoto Shinkai per aver inventato una storia particolare, delicata, commovente, che mischia reale e soprannaturale e sa entrarti nelle viscere. Avrei voluto davvero che «Your name.» continuasse ancora e ancora, per poter approfondire i sentimenti, le vicende di Taki Tachibana e Mitsuha Miyamizu.
Lui nel corpo di lei, lei nel corpo di lui, i sogni come canale di scambio, una cometa che può cambiare il corso del destino e un amore a distanza che cresce giorno dopo giorno, in attesa di un incontro all’apparenza impossibile. Di ingredienti per restare incollati alle pagine ce ne sono, eccome se ce ne sono.
Assegno pertanto un voto altissimo al manga, ossia un bel 9,5. Il massimo non lo do solo perché, a parer mio, in certi passi la narrazione non è fluidissima. Una goccia, però, in mezzo ad un mare di emozioni. Emozioni che consiglio di leggere e provare a chiunque non conoscesse il capolavoro «Your name.».
Bisogna fare i complimenti a Makoto Shinkai per aver inventato una storia particolare, delicata, commovente, che mischia reale e soprannaturale e sa entrarti nelle viscere. Avrei voluto davvero che «Your name.» continuasse ancora e ancora, per poter approfondire i sentimenti, le vicende di Taki Tachibana e Mitsuha Miyamizu.
Lui nel corpo di lei, lei nel corpo di lui, i sogni come canale di scambio, una cometa che può cambiare il corso del destino e un amore a distanza che cresce giorno dopo giorno, in attesa di un incontro all’apparenza impossibile. Di ingredienti per restare incollati alle pagine ce ne sono, eccome se ce ne sono.
Assegno pertanto un voto altissimo al manga, ossia un bel 9,5. Il massimo non lo do solo perché, a parer mio, in certi passi la narrazione non è fluidissima. Una goccia, però, in mezzo ad un mare di emozioni. Emozioni che consiglio di leggere e provare a chiunque non conoscesse il capolavoro «Your name.».