Recensione
Nana
7.5/10
Recensione di filod'arianna
-
La serie inizia con la prima delle due Nana, Nana Komatsu, e con le sue vicissitudini sentimentali, ormai diplomata e che non sa bene cosa fare della sua vita. La sua sarà la voce narrante per più di metà della serie. Decide di unirsi al suo ragazzo che vive a Tokyo per studio e parte per la capitale, incontrando in treno l'altra Nana, una cantante che sta raggiungendo anche lei la capitale per poter veder avverato il suo sogno di diventare famosa. Le loro strade si separeranno subito, per poi incrociarsi fortuitamente in occasione dell'affitto di un alloggio: interessate entrambe allo stesso, decidono di vivere insieme. Si creerà un forte legame tra loro, che manterrà un filo conduttore per tutta la serie, trovando in Nana, la cantante, la seconda voce narrante nella seconda parte dell'opera.
E' interessante il modo in cui le due protagoniste vedranno messi in luce gli eventi antecedenti il loro incontro e che le portano a decidere di partire per Tokyo; avremo un primo blocco dedicato a Nana Komatsu e indipendentemente un secondo blocco dedicato a Nana, la cantante; come trait d'union, il loro incontro in treno.
Le loro personalità sono ben sviscerate, anche grazie all'utilizzo dei monologhi interiori delle due voci narranti; Nana Komatsu con il suo carattere estroverso, volubile, frivolo e innamorata dell'amore incontrerà sulla sua strada diversi amori, fino ad arrivare a una scelta che cambierà il corso della loro amicizia. Nana, la cantante, ha un forte legame con un ragazzo con cui si è lasciata, Ren, anche lui cantante, ma già famoso e che tornerà nella sua vita proprio a causa del trasferimento a Tokyo della ragazza.
Con le loro si svilupperanno le storie di altri personaggi che saranno i compagni di band di Nana, la cantante, e sotto questo punto di vista do merito a quest'anime perché non ha dimenticato nessuno. Tra tutti ho apprezzato la caratterizzazione di Takagi, amico d'infanzia di Ren, anche lui musicista, legato da profondo affetto verso Nana, la cantante, e che sarà la sua spalla per tutta la serie. Il suo amore per lei si esprimerà in modo platonico e sarà rappresentato dalla dolcezza e dalla generosità, moralmente ineccepibile e devoto all'amicizia.
E' un'opera alternativa e interessante, che però perde molto dalla seconda metà, motivo per cui do un voto modesto rispetto a quello che mi sarebbe piaciuto dare se il tutto si fosse concluso sfruttando la leggerezza e il dinamismo della prima metà dell'opera. La seconda parte s'attorciglia su sé stessa e non porta da nessuna parte, e ci sarà una decisa lentezza e pesantezza anche legata ai monologhi di Nana, la cantante, piuttosto ripetitivi e lugubri. Tutto questo al di là del non portare a termine la storia, che già di per sé è penalizzante, siccome di carne al fuoco ne han messa davvero molta, ed è stato tutto abbandonato, offrendo un ultimo episodio, incomprensibile, che slitta con una finestra sul futuro e che non fa capire nulla del perché è stato piazzato lì.
L'alternatività dell'anime, parlando sempre della prima parte, ricade su una scelta piuttosto occidentalizzante: non si vedranno le tipiche usanze giapponesi del togliersi le scarpe, ad esempio, non ci saranno eventi tradizionali. Sarà tutto piuttosto "occidentale", ci saranno accenni di sesso tutto molto in relax, baci e abbracci a go go, non ci sono le timidezze e la refrattarietà tipiche degli anime sentimentali shojo. Nella seconda parte qualche cosa della tradizione verrà introdotto.
Interessante la grafica, che ha puntato i riflettori sulle due protagoniste e il loro look, molto diversi tra loro, ma che in alcuni momenti perde in qualità. L'animazione non è niente di eccelso. La colonna sonora non mi ha colpita in modo particolare, se non per la sigla di apertura, la prima, che sarà anche utilizzata sovente durante la serie, perché sarà una canzone del gruppo di Nana.
Non c'è la versione originale con sottotitoli, la traduzione italiana mi è sembrata buona, la voce di Nana, la cantante, ha spiccato rispetto all'altra Nana, escluso i lunghi monologhi che per me l'hanno penalizzata un po'. Belle le interpretazioni dei doppiatori di Ren, il ragazzo che ama Nana, la cantante, e di Takagi, l'amico di entrambi.
In sintesi, quest'anime non porta da nessuna parte, e lascia amarezza con un finale senza neanche la possibilità di sognare su come andrà a finire, però lo consiglio per la sua particolarità e la sua apertura a stili di vita ed esperienze realistiche.
E' interessante il modo in cui le due protagoniste vedranno messi in luce gli eventi antecedenti il loro incontro e che le portano a decidere di partire per Tokyo; avremo un primo blocco dedicato a Nana Komatsu e indipendentemente un secondo blocco dedicato a Nana, la cantante; come trait d'union, il loro incontro in treno.
Le loro personalità sono ben sviscerate, anche grazie all'utilizzo dei monologhi interiori delle due voci narranti; Nana Komatsu con il suo carattere estroverso, volubile, frivolo e innamorata dell'amore incontrerà sulla sua strada diversi amori, fino ad arrivare a una scelta che cambierà il corso della loro amicizia. Nana, la cantante, ha un forte legame con un ragazzo con cui si è lasciata, Ren, anche lui cantante, ma già famoso e che tornerà nella sua vita proprio a causa del trasferimento a Tokyo della ragazza.
Con le loro si svilupperanno le storie di altri personaggi che saranno i compagni di band di Nana, la cantante, e sotto questo punto di vista do merito a quest'anime perché non ha dimenticato nessuno. Tra tutti ho apprezzato la caratterizzazione di Takagi, amico d'infanzia di Ren, anche lui musicista, legato da profondo affetto verso Nana, la cantante, e che sarà la sua spalla per tutta la serie. Il suo amore per lei si esprimerà in modo platonico e sarà rappresentato dalla dolcezza e dalla generosità, moralmente ineccepibile e devoto all'amicizia.
E' un'opera alternativa e interessante, che però perde molto dalla seconda metà, motivo per cui do un voto modesto rispetto a quello che mi sarebbe piaciuto dare se il tutto si fosse concluso sfruttando la leggerezza e il dinamismo della prima metà dell'opera. La seconda parte s'attorciglia su sé stessa e non porta da nessuna parte, e ci sarà una decisa lentezza e pesantezza anche legata ai monologhi di Nana, la cantante, piuttosto ripetitivi e lugubri. Tutto questo al di là del non portare a termine la storia, che già di per sé è penalizzante, siccome di carne al fuoco ne han messa davvero molta, ed è stato tutto abbandonato, offrendo un ultimo episodio, incomprensibile, che slitta con una finestra sul futuro e che non fa capire nulla del perché è stato piazzato lì.
L'alternatività dell'anime, parlando sempre della prima parte, ricade su una scelta piuttosto occidentalizzante: non si vedranno le tipiche usanze giapponesi del togliersi le scarpe, ad esempio, non ci saranno eventi tradizionali. Sarà tutto piuttosto "occidentale", ci saranno accenni di sesso tutto molto in relax, baci e abbracci a go go, non ci sono le timidezze e la refrattarietà tipiche degli anime sentimentali shojo. Nella seconda parte qualche cosa della tradizione verrà introdotto.
Interessante la grafica, che ha puntato i riflettori sulle due protagoniste e il loro look, molto diversi tra loro, ma che in alcuni momenti perde in qualità. L'animazione non è niente di eccelso. La colonna sonora non mi ha colpita in modo particolare, se non per la sigla di apertura, la prima, che sarà anche utilizzata sovente durante la serie, perché sarà una canzone del gruppo di Nana.
Non c'è la versione originale con sottotitoli, la traduzione italiana mi è sembrata buona, la voce di Nana, la cantante, ha spiccato rispetto all'altra Nana, escluso i lunghi monologhi che per me l'hanno penalizzata un po'. Belle le interpretazioni dei doppiatori di Ren, il ragazzo che ama Nana, la cantante, e di Takagi, l'amico di entrambi.
In sintesi, quest'anime non porta da nessuna parte, e lascia amarezza con un finale senza neanche la possibilità di sognare su come andrà a finire, però lo consiglio per la sua particolarità e la sua apertura a stili di vita ed esperienze realistiche.