Recensione
Partendo dal titolo, già qualcosa non quadra: Bunny Girl. Questa "Bunny Girl" compare per dieci secondi, e di senso e di utilità per la trama ne ha zero. Per la trama... per cosa è servito lo sappiamo tutti.
La trama è semplice, abbiamo il protagonista che aiuta in ogni arco una ragazza afflitta dalla sindrome della pubertà. Una brutta copia di "Monogatari".
Sakuta viene presentato come un personaggio fuori dagli schemi, è cinico, menefreghista, escluso dalla società, perché si sono sparse delle cattive voci su di lui. Lui non fa mai nulla per chiarire qualcosa, e quindi rimane solo. Già qua si capisce dove si vuole andare a parare... a un protagonista overpowered (benvenuto Kirito 2!). Anche se le uniche interazioni sociali che ha avuto sono state con i suoi genitori e sua sorella al massimo, non ha problemi a parlare con la ragazza che più bella non si può, a fare molestie sessuali e compagnia bella, perché deve essere un personaggio paragonabile a un dio, come piace ai 'bamboccioni' come noi.
Il tutto ha come contorno altri personaggi mediocri (tutte ragazze...). Ognuna di loro avrà un problema adolescenziale che verrà risolto da chi, se non il nostro "Butayarou"? Loro non faranno mai nulla per cercare di cambiare, avere una crescita come personaggio e andare incontro a queste problematiche e situazioni (sarebbe stato interessante); questo è stato fatto per ingigantire ancora di più e far aumentare l'ego del protagonista overpowered/dio. Quindi sono ragazze senza carattere, piatte, stereotipate, inutili, messe lì così per il nostro Sakuta. In "Monogatari" le ragazze venivano aiutate, ma alla fine erano loro a risolvere il problema.
Come escamotage, qua viene usata questa sindrome della pubertà/dell'adolescenza e viene spiegata, mi esprimo meglio, cercata di spiegare in modo ridicolo. Ci ha ficcato della fisica, quando l'autore di fisica ne sa zero (non sa nemmeno scrivere qualcosa di originale, perché ha copiato "Monogatari", "Oregairu" e vattelapesca...). Ma, ritornando al discorso, non puoi mettermi delle cose di fisica quantistica, quando sia noi che Sakuta non ne sappiamo una beneamata 'cippa', e neanche te. Le teorie non sono connesse ai problemi e, anche se lo fossero, non puoi sapere al primo colpo che diamine legato alla fisica è successo, per poi, guarda caso, alla fine scoprire che era proprio così. Facendo un esempio: ho perso le chiavi di casa e quindi vado dalla persona Smart e lei mi dice che è successo per il principio di complementarietà. Fine.
La trama è semplice, abbiamo il protagonista che aiuta in ogni arco una ragazza afflitta dalla sindrome della pubertà. Una brutta copia di "Monogatari".
Sakuta viene presentato come un personaggio fuori dagli schemi, è cinico, menefreghista, escluso dalla società, perché si sono sparse delle cattive voci su di lui. Lui non fa mai nulla per chiarire qualcosa, e quindi rimane solo. Già qua si capisce dove si vuole andare a parare... a un protagonista overpowered (benvenuto Kirito 2!). Anche se le uniche interazioni sociali che ha avuto sono state con i suoi genitori e sua sorella al massimo, non ha problemi a parlare con la ragazza che più bella non si può, a fare molestie sessuali e compagnia bella, perché deve essere un personaggio paragonabile a un dio, come piace ai 'bamboccioni' come noi.
Il tutto ha come contorno altri personaggi mediocri (tutte ragazze...). Ognuna di loro avrà un problema adolescenziale che verrà risolto da chi, se non il nostro "Butayarou"? Loro non faranno mai nulla per cercare di cambiare, avere una crescita come personaggio e andare incontro a queste problematiche e situazioni (sarebbe stato interessante); questo è stato fatto per ingigantire ancora di più e far aumentare l'ego del protagonista overpowered/dio. Quindi sono ragazze senza carattere, piatte, stereotipate, inutili, messe lì così per il nostro Sakuta. In "Monogatari" le ragazze venivano aiutate, ma alla fine erano loro a risolvere il problema.
Come escamotage, qua viene usata questa sindrome della pubertà/dell'adolescenza e viene spiegata, mi esprimo meglio, cercata di spiegare in modo ridicolo. Ci ha ficcato della fisica, quando l'autore di fisica ne sa zero (non sa nemmeno scrivere qualcosa di originale, perché ha copiato "Monogatari", "Oregairu" e vattelapesca...). Ma, ritornando al discorso, non puoi mettermi delle cose di fisica quantistica, quando sia noi che Sakuta non ne sappiamo una beneamata 'cippa', e neanche te. Le teorie non sono connesse ai problemi e, anche se lo fossero, non puoi sapere al primo colpo che diamine legato alla fisica è successo, per poi, guarda caso, alla fine scoprire che era proprio così. Facendo un esempio: ho perso le chiavi di casa e quindi vado dalla persona Smart e lei mi dice che è successo per il principio di complementarietà. Fine.