Recensione
Dragon Ball Super: Broly
8.5/10
Recensione di Hatake Rufy
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"Dragon Ball Super - Broly" è il miglior lungometraggio realizzato dal debutto della serie animata Super. La differenza con il primo film del '94, Il super sayan della leggenda, sta proprio nell'aver modificato qualche particolare nella vicenda del pianeta Vegeta, rivisto proprio da Akira Toriyama, che permette eventi futuri interessanti, peccato che però saranno difficilmente collegabili alla serie animata Super.
Interessante è anche la caratterizzazione del personaggio di Broly, non più il classico berserker che conoscevamo con l'obiettivo di annientare Goku, ma un ragazzo sensibile, che per via del modo in cui è stato cresciuto dal padre e per via della sua smisurata forza interiore, non riesce a mantenere il controllo diventando davvero pericoloso. Anche il personaggio di Paragas è stato rivisto, ossessionato dalla sua vendetta contro Re Vegeta, per averli esiliati su un pianeta malfamato, riversata poi ovviamente sul principe Vegeta. Questo fa del principe dei sayan il protagonista mancato, dato che la storia avrebbe avuto più senso con lui al centro dell'attenzione, ma ovviamente Goku non viene mai messo secondo a nessuno, per sfortuna di Vegeta; tuttavia la presenza di Goku si è rivelata interessante dato che assistiamo da parte sua un comportamento meno bambinesco del solito.
In questo lungometraggio spicca anche il comparto tecnico, e sottolineerei da paura! Più passano gli anni e più la tecnologia fa miracoli, ma tanto di cappello per la Toei Animation per aver realizzato delle animazioni così fluide, pulite, piene di colori ed effetti in che altro modo dire spettacolari! Da rimanere veramente senza fiato e carichi di adrenalina durante i combattimenti tra i tre sayan. Anche il sonoro è stato rivisto e questa volta non passa inosservato; dato che ho visto il film in lingua originale non posso dir nulla ma ho sentito belle cose anche sul doppiaggio in italiano.
Interessante è anche la caratterizzazione del personaggio di Broly, non più il classico berserker che conoscevamo con l'obiettivo di annientare Goku, ma un ragazzo sensibile, che per via del modo in cui è stato cresciuto dal padre e per via della sua smisurata forza interiore, non riesce a mantenere il controllo diventando davvero pericoloso. Anche il personaggio di Paragas è stato rivisto, ossessionato dalla sua vendetta contro Re Vegeta, per averli esiliati su un pianeta malfamato, riversata poi ovviamente sul principe Vegeta. Questo fa del principe dei sayan il protagonista mancato, dato che la storia avrebbe avuto più senso con lui al centro dell'attenzione, ma ovviamente Goku non viene mai messo secondo a nessuno, per sfortuna di Vegeta; tuttavia la presenza di Goku si è rivelata interessante dato che assistiamo da parte sua un comportamento meno bambinesco del solito.
In questo lungometraggio spicca anche il comparto tecnico, e sottolineerei da paura! Più passano gli anni e più la tecnologia fa miracoli, ma tanto di cappello per la Toei Animation per aver realizzato delle animazioni così fluide, pulite, piene di colori ed effetti in che altro modo dire spettacolari! Da rimanere veramente senza fiato e carichi di adrenalina durante i combattimenti tra i tre sayan. Anche il sonoro è stato rivisto e questa volta non passa inosservato; dato che ho visto il film in lingua originale non posso dir nulla ma ho sentito belle cose anche sul doppiaggio in italiano.