Recensione
Tokyo Ghoul:Re
5.0/10
Recensione di Hatake Rufy
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La tragica storia di Kaneki Ken sembrava ormai essersi conclusa con la seconda stagione di "Tokyo Ghoul", tuttavia il creatore dell'opera, nonché mangaka, Sui Ishida, aveva in piano di proseguire la sua storia con "Tokyo Ghoul:Re", con una trama inizialmente complicata da digerire ma che in seguito si presenta come una buona carta da giocare per rendere una storia incompleta nell'esatto opposto. Purtroppo lo studio Pierrot, che ha trasportato l'opera sotto forma di anime, non ha fatto un buon lavoro, sprecando quindi quell'ottima carta da giocare.
Ora veniamo alla trama: il protagonista della serie è Haise Sasaki, un investigatore anti-ghoul a cui è stato impiantato un kagune per aumentare le proprie abilità fisiche. Questa novità porterà nella trama nuove sfaccettature riguardanti la CCG e il mondo dei ghoul, scoprendo in seguito segreti importanti.
Inizialmente sarà complicato abituarsi a dei nuovi personaggi, alla nostalgia nel rivedere come se la passano i vecchi come Touka-chan, tuttavia con un po' di pazienza questo aspetto verrà curato e fatto piacere, in un certo senso, per via di alcuni momenti molto intensi ed emozionanti. Cosa accade nel durante, da rendere questa stagione un flop? Semplice, gli sceneggiatori hanno fatto lo stesso lavoro delle precedenti stagioni, ovvero tagliare pezzi della storia originale per stringere il più possibile, peccato che questo abbia reso tutto un grandissimo nonsense. Molti eventi non vengono spiegati adeguatamente, così come non vengono analizzati i personaggi, trovandoci poi nel bel mezzo di battaglie ed eventi che ai nostri occhi non avranno un senso adeguato. Sicuramente delle parti buone ci sono nella trama, ma non bastano a reprimere il disappunto creato, come quello nel finale.
Il comparto tecnico è come sempre molto curato, bei disegni e animazioni ben realizzate, anche se in alcuni episodi c'è stato qualche calo improvviso. La opening è carina, molto meglio della seconda stagione, ma la numero uno resta "Unravel".
Chiudendo, credo che lo studio Pierrot abbia gettato al vento un'occasione per rifarsi, quindi mi sento di consigliarvi di leggere il manga di Ishida (quello che andrò a fare anche io) ed evitare di rovinarvi la storia conclusiva in partenza.
Ora veniamo alla trama: il protagonista della serie è Haise Sasaki, un investigatore anti-ghoul a cui è stato impiantato un kagune per aumentare le proprie abilità fisiche. Questa novità porterà nella trama nuove sfaccettature riguardanti la CCG e il mondo dei ghoul, scoprendo in seguito segreti importanti.
Inizialmente sarà complicato abituarsi a dei nuovi personaggi, alla nostalgia nel rivedere come se la passano i vecchi come Touka-chan, tuttavia con un po' di pazienza questo aspetto verrà curato e fatto piacere, in un certo senso, per via di alcuni momenti molto intensi ed emozionanti. Cosa accade nel durante, da rendere questa stagione un flop? Semplice, gli sceneggiatori hanno fatto lo stesso lavoro delle precedenti stagioni, ovvero tagliare pezzi della storia originale per stringere il più possibile, peccato che questo abbia reso tutto un grandissimo nonsense. Molti eventi non vengono spiegati adeguatamente, così come non vengono analizzati i personaggi, trovandoci poi nel bel mezzo di battaglie ed eventi che ai nostri occhi non avranno un senso adeguato. Sicuramente delle parti buone ci sono nella trama, ma non bastano a reprimere il disappunto creato, come quello nel finale.
Il comparto tecnico è come sempre molto curato, bei disegni e animazioni ben realizzate, anche se in alcuni episodi c'è stato qualche calo improvviso. La opening è carina, molto meglio della seconda stagione, ma la numero uno resta "Unravel".
Chiudendo, credo che lo studio Pierrot abbia gettato al vento un'occasione per rifarsi, quindi mi sento di consigliarvi di leggere il manga di Ishida (quello che andrò a fare anche io) ed evitare di rovinarvi la storia conclusiva in partenza.