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E’ un ottimo anime rovinato dal finale.
Ero indecisa se dare un punteggio appena sufficiente a causa di questo, ma poi ho considerato che quest’anime mi ha preso e coinvolto dal primo all’ultimo episodio, e anche dopo l’ultimo ho desiderato ardentemente che ci fosse un, purtroppo inesistente, seguito.

Dunque, la vicenda narra dei dubbi e delle insicurezze di due ragazze di scuola superiore: Yuu, primo anno, vera e propria protagonista, e Nanami, senpai del terzo anno, leva da cui scaturiranno tutte le vicende.
La storia infatti si incentra, apparentemente, sull’amore che Nanami prova verso Yuu, e Yuu non è in grado di ricambiare, in quanto incapace di provare quelle emozioni speciali che caratterizzano l’amore.
Sembra banale, vero? Ebbene, non lo è affatto, perché ci sarà un approfondimento psicologico non solo delle due ragazze, ma di tutti i personaggi a loro correlati, che renderà quest’anime un anime degno di essere guardato.
Ci si aspetta che il tutto si coroni con la recita del festival scolastico inscenato dal comitato studentesco (di cui le protagoniste fanno parte), che metterebbe a nudo le reali identità, debolezze, desideri dei personaggi, in uno scintillio in cui recita e autoconsapevolezza si intrecciano e risplendono. Ci si aspetterebbe quindi di vedere, nelle puntate finali, questa recita e il degno completamento di un anime ben pensato e riuscito, e invece no, l’anime si interrompe prima, lasciando un sospeso, della serie “sai già cosa succederà e che tutto si risolverà, ma noi te lo lasciamo immaginare, così c’è più gusto”. E invece no. Non c’è più gusto.

Come detto all’inizio, un ottimo anime rovinato da un finale incompleto. Davvero un peccato, anche se nel complesso lo reputo comunque molto positivo.