Recensione
Drifters
9.0/10
Il manga è tuttora in corso, pertanto la mia è una recensione limitata ai primi cinque volumi pubblicati finora dalla J-POP.
È ambientato in un mondo parallelo popolato da umani, semiumani (elfi, nani, hobbit, ...) e mostri (draghi, orchi, goblin, ...) in una precaria situazione sociopolitica. Il regno di Orte, governato dagli umani, sin dalla sua fondazione ha progressivamente conquistato e schiavizzato i popoli confinanti e continuando le guerre di espansione si ritrova a combattere su più fronti in condizioni sempre più avverse.
In questo precario contesto, come in una partita a scacchi, due misteriose entità, Murasaki e Easy, inviano i "drifters" e gli "ends". In entrambi i casi si tratta di importanti personaggi storici provenienti dalle più disparate epoche e continenti, che trovandosi in punto di morte vengono catapultati in questo mondo parallelo per cambiarne la storia.
Da un lato troviamo gli Ends o rifiuti, grandi uomini e donne della loro epoca che, traditi dalle stesse persone per le quali avevano combattuto, sono pervasi da odio e desiderio di vendetta e si schierano con il Re nero. Lo scopo di questo "messia" in grado di guarire qualsiasi ferita e di moltiplicare i pani e i pesci (le allusioni alla sua misteriosa identità non sono poi così velate) è quello di epurare il pianeta dalla razza umana, indegna di ereditare questa terra. Il pianeta sarà popolato da una società di soli mostri bloccati in un eterno medioevo. Infatti, l'assenza di progresso e avanzamento tecnologico garantirà pace, armonia evitando l'abuso delle risorse del pianeta, l'inquinamento e il rischio di autoestinguersi (critica non troppo velata alla società moderna).
Ad opporsi al suo piano troviamo i Drifters, personalità come Oda Nobunaga, Scipione l'Africano, Annibale Barca che, trascinati dal carisma e dall'irruenza del giovane condottiero Toyohisa Shimatsu e radunati dai maghi dell'Oct System, iniziano l'opera di unificazione delle razze di umani e semiumani per opporsi ai piani del re nero.
La storia è molto avvincente e i personaggi di entrambe le fazioni sono caratterizzati magistralmente. Conoscenze storiche più approfondite permetterebbero di apprezzare maggiormente i dettagli comportamentali e le allusioni alla loro vita, comunque ben supportati dalle note a fine volume. Nonostante la "gravità" delle vicende, Kohta Hirano è riuscito a trovare un perfetto equilibrio tra tragicità e comicità grazie all'eterogeneità e forte personalità dei suoi personaggi.
Grafica, disegni ed edizione molto belli, l'unica critica che mi sento di muovere alla J-POP è l'eccessiva vicinanza di alcune vignette alla rilegatura che nasconde le ultime lettere.
Per il resto si è rivelato una piacevolissima sorpresa e non vedo l'ora di leggere il seguito.
È ambientato in un mondo parallelo popolato da umani, semiumani (elfi, nani, hobbit, ...) e mostri (draghi, orchi, goblin, ...) in una precaria situazione sociopolitica. Il regno di Orte, governato dagli umani, sin dalla sua fondazione ha progressivamente conquistato e schiavizzato i popoli confinanti e continuando le guerre di espansione si ritrova a combattere su più fronti in condizioni sempre più avverse.
In questo precario contesto, come in una partita a scacchi, due misteriose entità, Murasaki e Easy, inviano i "drifters" e gli "ends". In entrambi i casi si tratta di importanti personaggi storici provenienti dalle più disparate epoche e continenti, che trovandosi in punto di morte vengono catapultati in questo mondo parallelo per cambiarne la storia.
Da un lato troviamo gli Ends o rifiuti, grandi uomini e donne della loro epoca che, traditi dalle stesse persone per le quali avevano combattuto, sono pervasi da odio e desiderio di vendetta e si schierano con il Re nero. Lo scopo di questo "messia" in grado di guarire qualsiasi ferita e di moltiplicare i pani e i pesci (le allusioni alla sua misteriosa identità non sono poi così velate) è quello di epurare il pianeta dalla razza umana, indegna di ereditare questa terra. Il pianeta sarà popolato da una società di soli mostri bloccati in un eterno medioevo. Infatti, l'assenza di progresso e avanzamento tecnologico garantirà pace, armonia evitando l'abuso delle risorse del pianeta, l'inquinamento e il rischio di autoestinguersi (critica non troppo velata alla società moderna).
Ad opporsi al suo piano troviamo i Drifters, personalità come Oda Nobunaga, Scipione l'Africano, Annibale Barca che, trascinati dal carisma e dall'irruenza del giovane condottiero Toyohisa Shimatsu e radunati dai maghi dell'Oct System, iniziano l'opera di unificazione delle razze di umani e semiumani per opporsi ai piani del re nero.
La storia è molto avvincente e i personaggi di entrambe le fazioni sono caratterizzati magistralmente. Conoscenze storiche più approfondite permetterebbero di apprezzare maggiormente i dettagli comportamentali e le allusioni alla loro vita, comunque ben supportati dalle note a fine volume. Nonostante la "gravità" delle vicende, Kohta Hirano è riuscito a trovare un perfetto equilibrio tra tragicità e comicità grazie all'eterogeneità e forte personalità dei suoi personaggi.
Grafica, disegni ed edizione molto belli, l'unica critica che mi sento di muovere alla J-POP è l'eccessiva vicinanza di alcune vignette alla rilegatura che nasconde le ultime lettere.
Per il resto si è rivelato una piacevolissima sorpresa e non vedo l'ora di leggere il seguito.