Recensione
Karakai Jozu no Takagi-san
8.0/10
Recensione di filod'arianna
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E' un'opera molto semplice, leggera e con gli episodi perlopiù autoconclusivi, anche se la trama vede uno sviluppo del rapporto tra i protagonisti.
Il tutto ruota intorno al rapporto tra Nishikata, lui, e Takagi, lei, compagni di classe alle medie e vicini di banco: Takagi, maliziosissima, arguta, astuta e dolcissima bambina che sta diventando donna, torturerà con i suoi scherzi agrodolci Nishikata, insicuro e timido bambino che incomincia a "sentire la primavera", il quale vorrà costantemente vendicarsi degli scherzi, cercando di metterla in difficoltà, e non ci riuscirà praticamente mai, e dico mai, tranne in un'occasione in cui, senza volerlo, ci riuscirà, e neanche se ne accorgerà...
Il loro rapporto avrà un crescendo, anche se dispari, poiché l'attenzione di lei verso di lui sarà subito evidente, mentre lui sarà molto più lento nell'accorgersi del sottile piacere nascosto sotto l'enorme imbarazzo e fastidio che lei gli provoca sempre.
Lei è fantastica. Il suo personaggio è così esasperato che in alcuni momenti ho tifato che lui riuscisse a mortificarla senza mezze misure; ma in realtà, al di là della sua connotazione esasperatamente ironica, è tratteggiata con molta dolcezza e intelligenza. I suoi sguardi velatamente languidi e improvvisi sciolgono le ginocchia.
Lui è costantemente attanagliato dai dubbi su come e cosa poter dire e fare, incartato nei suoi meccanismi mentali e completamente cieco alle attenzioni di lei, finché, finalmente, incomincerà a vedere un po' di luce in quel miasma infantile che è la sua testolina, e incomincerà ad ascoltare, oltre all'ormone, anche i sentimenti.
Come intermezzo ci sarà in ogni episodio una parte dedicata ad alcuni compagni di classe, tra cui tre ragazzine caratterizzate in modo simpatico che offriranno gradevoli sketch.
La grafica è pulita, ho trovato piacevolissima la caratterizzazione di lei nella sua espressività, su cui s'è puntata molto l'attenzione. L'animazione è fluida, la colonna sonora vede una orecchiabile e simpatica sigla d'apertura. Paradisiaca la doppiatrice di lei.
Il tutto ruota intorno al rapporto tra Nishikata, lui, e Takagi, lei, compagni di classe alle medie e vicini di banco: Takagi, maliziosissima, arguta, astuta e dolcissima bambina che sta diventando donna, torturerà con i suoi scherzi agrodolci Nishikata, insicuro e timido bambino che incomincia a "sentire la primavera", il quale vorrà costantemente vendicarsi degli scherzi, cercando di metterla in difficoltà, e non ci riuscirà praticamente mai, e dico mai, tranne in un'occasione in cui, senza volerlo, ci riuscirà, e neanche se ne accorgerà...
Il loro rapporto avrà un crescendo, anche se dispari, poiché l'attenzione di lei verso di lui sarà subito evidente, mentre lui sarà molto più lento nell'accorgersi del sottile piacere nascosto sotto l'enorme imbarazzo e fastidio che lei gli provoca sempre.
Lei è fantastica. Il suo personaggio è così esasperato che in alcuni momenti ho tifato che lui riuscisse a mortificarla senza mezze misure; ma in realtà, al di là della sua connotazione esasperatamente ironica, è tratteggiata con molta dolcezza e intelligenza. I suoi sguardi velatamente languidi e improvvisi sciolgono le ginocchia.
Lui è costantemente attanagliato dai dubbi su come e cosa poter dire e fare, incartato nei suoi meccanismi mentali e completamente cieco alle attenzioni di lei, finché, finalmente, incomincerà a vedere un po' di luce in quel miasma infantile che è la sua testolina, e incomincerà ad ascoltare, oltre all'ormone, anche i sentimenti.
Come intermezzo ci sarà in ogni episodio una parte dedicata ad alcuni compagni di classe, tra cui tre ragazzine caratterizzate in modo simpatico che offriranno gradevoli sketch.
La grafica è pulita, ho trovato piacevolissima la caratterizzazione di lei nella sua espressività, su cui s'è puntata molto l'attenzione. L'animazione è fluida, la colonna sonora vede una orecchiabile e simpatica sigla d'apertura. Paradisiaca la doppiatrice di lei.