Recensione
World Trigger
8.0/10
World trigger è un battle shonen di cui non si sente spesso parlare, nonostante la trasposizione animata e il fatto che sia stato a lungo pubblicato su Shonen jump, un vero peccato perché è una serie possiede diverse peculiarità in grado di distinguerla dalla maggior parte degli altri battle shonen.
La storia ha un setting che può essere vista come un semplice "terresti vs invasori alieni", tutto il setting si svolge dentro una città in cui avvengono periodicamente invasioni da soldati di un altra dimensione che hanno l'obbiettivo di rapire i terrestri, i nostri protagonisti fanno parte di organizzazione che si contrappone ad essi. Insomma classico ma efficace, con un po' di scif-i ma in un ambientazione però abbastanza contemporanea.
Veniamo al punto forte del manga che lo distungue dalla maggior parte degli altri battle shonen, mentre generalmente in questo genere vanno forte i combattimenti 1vs1 e molto basati sul lato emotivo, World trigger si distingue con combattimenti quasi totalmente basati sulla strategia e sul gioco di squadra.
Se siete stufi di battle che basano tutto su grida e poteri distruttivi, questo serie potrebbe fare per voi, il gioco da squadra fa da padrone con team di 3 componenti con diversi ruoli: meele (con spade) gunner (con fucili e pistole) e sniper (con fucili dacecchino), questi ruoli vengono usati sapientemente dal mangaka per creare scontri con diverse strategie in cui i punti e forti e deboli dei vari ruoli hanno importanza chiave, come anche il posizionamento e la consapevolezza del terreno in cui avvengono le battaglie.. non capita spesso di avere un battle shonen che da maggior peso a questi fattori, in un genere saturo di prodotti questo secondo me è un grosso pregio.
Parlando invece dei lati negativi, proprio questo focus sulla strategia va in sfavore (come accennato sopra) un po' del lato emotivo durante gli scontri. Non ci sono pianti, grida o forti momenti emotivi... questo può potrebbe portare alcuni lettori a provare poca empatia e quindi anche trasporto durante le batteglie.
Un altro problema sta nel numero abbondante di personaggi, il manga ha molti personaggi interessanti con le proprie gimmick ma nei primi volumi sono talmente tanti che ci si può sentire un po' persi, spesso è difficile ricordarsi di personaggi tanti personaggi apparsi durante a battaglie composte da numerose squadre, inoltre il character desing nei primi numeri non aiuta molti i personaggi ad essere molto distinguibili ma questo problema va a ridursi notevolmente nei volumi successivi.
Concludendo World trigger forse è il manga di shonen jump (anche se ora a cambiato rivista) maggiormente sottovalutato negli ultimi anni, credo meriti più attenzione, molto consigliato se cercate qualcosa che abbia un approccio diverso proprio al lato battle.
Parlando invece dei lati negativi, proprio questo focus sulla strategia va in sfavore (come accennato sopra) un po' del lato emotivo durante gli scontri. Non ci sono pianti, grida o forti momenti emotivi... questo può portrebbe portare alcuni lettori a provare poca empatia e quindi anche poco trasporto durante le batteglie.
Un altro problema sta nel numero abbondante di personaggi, il manga ha molti personaggi interessanti con le proprie gimmick ma nei primi volumi sono talmente tanti che ci si può sentire un po' persi, spesso è difficile ricordarsi di tanti personaggi apparsi durante a varie battaglie composte da numerose squadre, inoltre il character desing nei primi numeri non aiuta molti i personaggi ad essere distinguibili, ma questo problema va a ridursi notevolmente nei volumi successivi.
Concludento World trigger forse è il manga di Shonen jump (anche se ora a cambiato rivista) maggiormente sottovalutato negli ultimi anni e credo meriti maggiore attenzione, molto consigliato se cercate qualcosa che abbia un approccio piuttosto diverso proprio al lato battle.
La storia ha un setting che può essere vista come un semplice "terresti vs invasori alieni", tutto il setting si svolge dentro una città in cui avvengono periodicamente invasioni da soldati di un altra dimensione che hanno l'obbiettivo di rapire i terrestri, i nostri protagonisti fanno parte di organizzazione che si contrappone ad essi. Insomma classico ma efficace, con un po' di scif-i ma in un ambientazione però abbastanza contemporanea.
Veniamo al punto forte del manga che lo distungue dalla maggior parte degli altri battle shonen, mentre generalmente in questo genere vanno forte i combattimenti 1vs1 e molto basati sul lato emotivo, World trigger si distingue con combattimenti quasi totalmente basati sulla strategia e sul gioco di squadra.
Se siete stufi di battle che basano tutto su grida e poteri distruttivi, questo serie potrebbe fare per voi, il gioco da squadra fa da padrone con team di 3 componenti con diversi ruoli: meele (con spade) gunner (con fucili e pistole) e sniper (con fucili dacecchino), questi ruoli vengono usati sapientemente dal mangaka per creare scontri con diverse strategie in cui i punti e forti e deboli dei vari ruoli hanno importanza chiave, come anche il posizionamento e la consapevolezza del terreno in cui avvengono le battaglie.. non capita spesso di avere un battle shonen che da maggior peso a questi fattori, in un genere saturo di prodotti questo secondo me è un grosso pregio.
Parlando invece dei lati negativi, proprio questo focus sulla strategia va in sfavore (come accennato sopra) un po' del lato emotivo durante gli scontri. Non ci sono pianti, grida o forti momenti emotivi... questo può potrebbe portare alcuni lettori a provare poca empatia e quindi anche trasporto durante le batteglie.
Un altro problema sta nel numero abbondante di personaggi, il manga ha molti personaggi interessanti con le proprie gimmick ma nei primi volumi sono talmente tanti che ci si può sentire un po' persi, spesso è difficile ricordarsi di personaggi tanti personaggi apparsi durante a battaglie composte da numerose squadre, inoltre il character desing nei primi numeri non aiuta molti i personaggi ad essere molto distinguibili ma questo problema va a ridursi notevolmente nei volumi successivi.
Concludendo World trigger forse è il manga di shonen jump (anche se ora a cambiato rivista) maggiormente sottovalutato negli ultimi anni, credo meriti più attenzione, molto consigliato se cercate qualcosa che abbia un approccio diverso proprio al lato battle.
Parlando invece dei lati negativi, proprio questo focus sulla strategia va in sfavore (come accennato sopra) un po' del lato emotivo durante gli scontri. Non ci sono pianti, grida o forti momenti emotivi... questo può portrebbe portare alcuni lettori a provare poca empatia e quindi anche poco trasporto durante le batteglie.
Un altro problema sta nel numero abbondante di personaggi, il manga ha molti personaggi interessanti con le proprie gimmick ma nei primi volumi sono talmente tanti che ci si può sentire un po' persi, spesso è difficile ricordarsi di tanti personaggi apparsi durante a varie battaglie composte da numerose squadre, inoltre il character desing nei primi numeri non aiuta molti i personaggi ad essere distinguibili, ma questo problema va a ridursi notevolmente nei volumi successivi.
Concludento World trigger forse è il manga di Shonen jump (anche se ora a cambiato rivista) maggiormente sottovalutato negli ultimi anni e credo meriti maggiore attenzione, molto consigliato se cercate qualcosa che abbia un approccio piuttosto diverso proprio al lato battle.