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Partiamo dal fatto che questo manga ha una trama e uno sviluppo abbastanza banali... come tutti i classici shoujo scolastici abbiamo il festival sportivo, la gita scolastica, il matsuri estivo e il festival culturale. Ma la differenza di questo manga in particolare è come l’autrice riesce a esprimere le emozioni e a far palpitare il cuore di chi sta leggendo, complice anche un tratto stupendo, fine e pulito!
I disegni sono veramente belli, e questo per me è molto importante, perché se in un manga non mi piacciono i disegni non riesco proprio a leggerlo.

Futaba è una ragazza che non riesce proprio a farsi piacere i ragazzi, li trova chiassosi e rozzi, tutti tranne uno... Tanaka-Kun, un ragazzo molto esile e tranquillo, quasi come “una ragazza” per usare le parole di Futaba.
I due si piacciono e si danno appuntamento al matsuri estivo di quartiere, ma quel giorno Tanaka-kun non si presenta... e non tornerà nemmeno mai più a scuola, solo dopo si viene a sapere che si è trasferito in un altra città.
Al primo anno di liceo Futaba si accorge di un ragazzo identico a Tanaka-kun... ma la sua voce, la sua corporatura e perfino il suo carattere sono diversi. Ecco che da qui inizia tutta la storia.

Attenzione: questo paragrafo contiene spoiler
Per me la storia tra i protagonisti è incasinata e tormentata al punto giusto. Mi è piaciuto che lei a un certo punto si sia messa con un altro e che stesse anche cominciando a provare dei sentimenti per questa persona!
Mi è piaciuta molto la storia del fratello di Kou e Murao, avrei davvero voluto che le cose si sviluppassero meglio per loro...era una storia con potenziale!