Recensione
"Andersen - L'acciarino magico" è un film datato 1946 della durata di poco più di un'ora che riproduce fedelmente la celebre fiaba di Hans Christian Andersen.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
La storia comincia con l'incontro di un soldato abbastanza avaro con una vecchia strega che gli chiede di calarsi in un albero per poter recuperare un acciarino. Il giovane soldato inizialmente non sembra interessato, ma quando la vecchia strega gli promette il denaro lì custodito, l'uomo decide di addentrarsi. All'interno dell'albero, ci sono tre camere e, in ognuna di queste, vi è un cane di piccole, medie o grandi dimensioni a proteggere ciascuno un forziere di monete di rame, d'argento e infine d'oro. Una volta racimolate le monete e recuperato l'acciarino, il soldato torna dalla strega e le chiede a cosa le serve l'acciarino, ma questa non vuole rispondere, anzi se la ride tutto il tempo...! Così lui, spazientito, le taglia la testa con una sciabola. Devo ammettere che è una scena molto cruenta, non risultano censure e inoltre mi ha parecchio sorpresa questa mossa così avventata... poi fugge via con il malloppo.
Una volta arrivato in città, si fa riconoscere dagli abitanti che lo sfruttano per i loro capricci facendogli sperperare tutti i soldi lasciandolo poi solo e senza monete. Sarà allora, in quel momento, che deciderà di usare l'acciarino che si scopre essere in grado di richiamare i tre cani a seconda di quanti fischi emette (un fischio richiama il cane di piccola taglia, due fischi richiamano il cane di media taglia, tre fischi richiamano il cane di grossa taglia).
Grazie all'aiuto dell'acciarino, il giovane soldato ha la possibilità di incontrare la principessa che si dice che sia "la più carina di tutti i reami" e i due si innamorano. Però, il re non è d'accordo con la loro unione e quindi, una volta scovato, decide di condannarlo a morte.
E ora... passiamo al finale.
Come ultimo desiderio prima di morire, il soldato chiede di poter usare l'acciarino con cui potrà richiamare i tre cani che impediranno la sua esecuzione e, in più, potrà anche convolare a nozze con la principessa.
Questo finale, per quanto possa sembrare sconvolgente e in parte scontato, mi ha lasciata lievemente perplessa poiché mi aspettavo qualche plot twist del tipo "la strega ritorna a prendersi tutto ciò che era suo" visto che alla fine i soldi e l'acciarino appartenevano a sua nonna e lei voleva recuperarli. Non ci sono state grandissime ripercussioni sul giovane soldato, anzi ha ricevuto tutto ciò che doveva ricevere e il fatto che fosse avaro coincideva anche col fatto che fosse stupido e incoerente, poiché la definizione di avaro include anche uno che difficilmente sperpera i propri soldi...
Fine spoiler
Quindi, questo finale è stato un po' strano, mi aspettavo diversamente.
Per quanto riguarda il comparto grafico, si trovano fin troppi disegni orripilanti in questo film.
Sui paesaggi non mi ci trattengo perché è una serie vecchia (1946) e quindi l'ambientazione per quell'anno direi che è nella norma, ma il chara design è qualcosa di veramente brutto. Un pugno in un occhio. "La principessa più carina di tutti i reami" non è poi così carina, insomma.
Le musiche sono abbastanza classiche e quindi mi hanno ricordato alcuni vecchi film targati Disney e un po' di nostalgia c'è stata. La durata e il doppiaggio sono stati buoni ovviamente.
Diciamo che questo film può essere visto quando si è un po' più cresciuti, non lo consiglierei sinceramente a dei bambini piccini (alcune scene mi hanno ricordato parecchio "Pinocchio", ma vabbè da piccina non mi piaceva tantissimo forse è anche per questo che lo dico) però se sei curioso di conoscere la celebre fiaba di Andersen, direi che questo è il miglior modo.
Voto: 7.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
La storia comincia con l'incontro di un soldato abbastanza avaro con una vecchia strega che gli chiede di calarsi in un albero per poter recuperare un acciarino. Il giovane soldato inizialmente non sembra interessato, ma quando la vecchia strega gli promette il denaro lì custodito, l'uomo decide di addentrarsi. All'interno dell'albero, ci sono tre camere e, in ognuna di queste, vi è un cane di piccole, medie o grandi dimensioni a proteggere ciascuno un forziere di monete di rame, d'argento e infine d'oro. Una volta racimolate le monete e recuperato l'acciarino, il soldato torna dalla strega e le chiede a cosa le serve l'acciarino, ma questa non vuole rispondere, anzi se la ride tutto il tempo...! Così lui, spazientito, le taglia la testa con una sciabola. Devo ammettere che è una scena molto cruenta, non risultano censure e inoltre mi ha parecchio sorpresa questa mossa così avventata... poi fugge via con il malloppo.
Una volta arrivato in città, si fa riconoscere dagli abitanti che lo sfruttano per i loro capricci facendogli sperperare tutti i soldi lasciandolo poi solo e senza monete. Sarà allora, in quel momento, che deciderà di usare l'acciarino che si scopre essere in grado di richiamare i tre cani a seconda di quanti fischi emette (un fischio richiama il cane di piccola taglia, due fischi richiamano il cane di media taglia, tre fischi richiamano il cane di grossa taglia).
Grazie all'aiuto dell'acciarino, il giovane soldato ha la possibilità di incontrare la principessa che si dice che sia "la più carina di tutti i reami" e i due si innamorano. Però, il re non è d'accordo con la loro unione e quindi, una volta scovato, decide di condannarlo a morte.
E ora... passiamo al finale.
Come ultimo desiderio prima di morire, il soldato chiede di poter usare l'acciarino con cui potrà richiamare i tre cani che impediranno la sua esecuzione e, in più, potrà anche convolare a nozze con la principessa.
Questo finale, per quanto possa sembrare sconvolgente e in parte scontato, mi ha lasciata lievemente perplessa poiché mi aspettavo qualche plot twist del tipo "la strega ritorna a prendersi tutto ciò che era suo" visto che alla fine i soldi e l'acciarino appartenevano a sua nonna e lei voleva recuperarli. Non ci sono state grandissime ripercussioni sul giovane soldato, anzi ha ricevuto tutto ciò che doveva ricevere e il fatto che fosse avaro coincideva anche col fatto che fosse stupido e incoerente, poiché la definizione di avaro include anche uno che difficilmente sperpera i propri soldi...
Fine spoiler
Quindi, questo finale è stato un po' strano, mi aspettavo diversamente.
Per quanto riguarda il comparto grafico, si trovano fin troppi disegni orripilanti in questo film.
Sui paesaggi non mi ci trattengo perché è una serie vecchia (1946) e quindi l'ambientazione per quell'anno direi che è nella norma, ma il chara design è qualcosa di veramente brutto. Un pugno in un occhio. "La principessa più carina di tutti i reami" non è poi così carina, insomma.
Le musiche sono abbastanza classiche e quindi mi hanno ricordato alcuni vecchi film targati Disney e un po' di nostalgia c'è stata. La durata e il doppiaggio sono stati buoni ovviamente.
Diciamo che questo film può essere visto quando si è un po' più cresciuti, non lo consiglierei sinceramente a dei bambini piccini (alcune scene mi hanno ricordato parecchio "Pinocchio", ma vabbè da piccina non mi piaceva tantissimo forse è anche per questo che lo dico) però se sei curioso di conoscere la celebre fiaba di Andersen, direi che questo è il miglior modo.
Voto: 7.