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Mettersi in gioco dopo aver creato un mostro come il ninja della foglia è da coraggiosi, ma creare una storia totalmente diversa è da pazzi.
Kishimoto ritorna dopo alcuni anni su Shonen Jump con una storia la quale, a differenza di quella precedente, gli è molto più cara. Il suo sogno era portare alla luce ciò che lui aveva sempre desiderato, una storia fatta di personaggi che si discostano dai canoni e con un'ambientazione molto ostica ai lettori nipponici, quella fantascienza che lui ha sempre amato.
Samurai 8 è una mistura di tante cose, della maturità di Kishimoto, del suo amore per gli eroi Marvel, della sua passione per Star Wars, per i samurai e per la mitologia e il folklore giapponese, li ha concentrati qui in questa opera e con l'aiuto di Akira Okubo -suo assistente da anni- ai disegni, ha creato un mondo fatto di dolore, rivalsa e sogni.
Il personaggio di Hachimaru non spicca per simpatia inizialmente, ma un evento particolare lo farà diventare più morbido e più amato. La storia è oggettivamente alle primissime battute e tante cose saranno abbastanza difficili da comprendere, soprattutto il meccanismo di alcuni poteri, ma fortunatamente l'autore alleggerirà il tutto, arricchendo però la trama di colpi di scena e misteri.
Un manga di sicuro atipico, ma che saprà essere un buon amico di avventura nell'immensità della galassia.