Recensione
Sebbene "Re:Zero" sia uno tra gli anime di genere fantasy/isekai più famosi, ho avuto solo adesso l'occasione di vederlo. Non mi ritengo un "veterano" degli anime, ma ne ho visti abbastanza per potermi fare bene o male un'idea e dare una valutazione chiara, senza lasciarmi trasportare dal fatto che si tratti del primo o del secondo anime visto.
Detto questo, devo dire che quest'anime mi è piaciuto veramente tanto, al punto che sicuramente lo considererò incluso nella mia Top 5. Sarà pur vero che ho gusti semplici e bene o male mi appassiono all'80% di anime che vedo, e che non pretendo troppo; ma, nonostante questo, posso affermare senz'ombra di dubbio che è quello che mi è piaciuto di più tra gli isekai.
I personaggi (almeno quelli principali) sono quasi tutti ben strutturati e ben approfonditi, oltre ad avere interessanti mutamenti nel corso della trama. Anche le vicende sono molto interessanti e incuriosiscono molto, facendo sempre venir voglia di vedere come proseguiranno. L'anime inoltre è perfettamente bilanciato per quanto riguarda momenti drammatici e seri: da un lato abbiamo gag molto spassose (la maggior parte delle volte causate dalla "stupidità" di Subaru), mentre dall'altro dei momenti seri e drammatici (talvolta violenti, sebbene siano comunque accettabili); inoltre questi due lati non si frappongono mai creando situazioni fuori luogo (almeno secondo me).
L'unica cosa che inizialmente non ho tanto apprezzato è stato il fatto che, sebbene il protagonista fosse consapevole di essere stato portato in un mondo alternativo (con tanto di conoscenze su come funzionano gli isekai), non riesce a ragionare in modo logico, dopo aver scoperto la sua abilità di ritorno dalla morte. Parlando di questo "dono", devo dire che ho trovato molto interessante il concetto del tornare in un checkpoint dopo essere morti e continuare a farlo finché la situazione non è risolta, cercando di cambiare gli eventi conoscendo già quel che succederà.
L'anime riesce a mettere molta tristezza quando serve, ma anche a divertire, e infine il finale l'ho davvero apprezzato molto.
Per finire, vorrei rispondere alla domanda che tiene schierato il fandom di quest'opera in due "fazioni": "Meglio Rem o Emilia?" Personalmente ho davvero apprezzato entrambe, e non biasimo né chi preferisce l'una né chi l'altra; ma, se devo rispondere, dico Emilia senza pensarci due volte, sia esteticamente, che come personaggio in sé.
Detto questo, devo dire che quest'anime mi è piaciuto veramente tanto, al punto che sicuramente lo considererò incluso nella mia Top 5. Sarà pur vero che ho gusti semplici e bene o male mi appassiono all'80% di anime che vedo, e che non pretendo troppo; ma, nonostante questo, posso affermare senz'ombra di dubbio che è quello che mi è piaciuto di più tra gli isekai.
I personaggi (almeno quelli principali) sono quasi tutti ben strutturati e ben approfonditi, oltre ad avere interessanti mutamenti nel corso della trama. Anche le vicende sono molto interessanti e incuriosiscono molto, facendo sempre venir voglia di vedere come proseguiranno. L'anime inoltre è perfettamente bilanciato per quanto riguarda momenti drammatici e seri: da un lato abbiamo gag molto spassose (la maggior parte delle volte causate dalla "stupidità" di Subaru), mentre dall'altro dei momenti seri e drammatici (talvolta violenti, sebbene siano comunque accettabili); inoltre questi due lati non si frappongono mai creando situazioni fuori luogo (almeno secondo me).
L'unica cosa che inizialmente non ho tanto apprezzato è stato il fatto che, sebbene il protagonista fosse consapevole di essere stato portato in un mondo alternativo (con tanto di conoscenze su come funzionano gli isekai), non riesce a ragionare in modo logico, dopo aver scoperto la sua abilità di ritorno dalla morte. Parlando di questo "dono", devo dire che ho trovato molto interessante il concetto del tornare in un checkpoint dopo essere morti e continuare a farlo finché la situazione non è risolta, cercando di cambiare gli eventi conoscendo già quel che succederà.
L'anime riesce a mettere molta tristezza quando serve, ma anche a divertire, e infine il finale l'ho davvero apprezzato molto.
Per finire, vorrei rispondere alla domanda che tiene schierato il fandom di quest'opera in due "fazioni": "Meglio Rem o Emilia?" Personalmente ho davvero apprezzato entrambe, e non biasimo né chi preferisce l'una né chi l'altra; ma, se devo rispondere, dico Emilia senza pensarci due volte, sia esteticamente, che come personaggio in sé.