Recensione
The Promised Neverland
6.0/10
Recensione di CrisTheTuber
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So bene che la mia è un'opinione controversa e che ha spesso trovato opposizione da parte di molte persone. Ciononostante, continuo a ritenere l'anime di "The Promised Neverland" una delle più grandi delusioni non solo del 2019, ma in generale di tutti gli anime che io abbia mai visto, a causa di gravi e pesanti problemi di sceneggiatura.
Per cominciare, l'anime soffre di un'atmosfera eccessivamente shōnen e incapace di restituire con il suo stile lo stesso senso di angoscia che permea il manga di Shiranui e Poisuka.
Poi, sono stati quasi completamente rimossi i ragionamenti, i pensieri e le riflessioni introspettive dei personaggi, che costituiscono praticamente metà dell'opera originale, e, laddove sono presenti, risultano oltremodo accelerati. Si dice addio a cose come i pensieri di Emma quando Isabella la scruta per capire se è andata lei al cancello, o la spiegazione sul cervello di Norman che viene ridotta letteralmente a due battute. Menomazione ancora più grave la subisce il discorso che fa Ray per arrivare alla conclusione che un determinato evento è accaduto nel 2015, andando a perdere completamente qualsiasi senso logico, o la penna di Krone che salta fuori senza alcun motivo.
La sorte peggiore la subisce indubbiamente la trama. Sono infatti gli eventi stessi della trama ad essere eccessivamente condensati, accelerati, tagliati e cuciti in malo modo ed esasperati, per rientrare in una schedule di dodici episodi, un numero ridicolmente basso per adattare quasi quaranta capitoli.
A ciò si aggiunge che ci sono anche scene anime original (no, non avete capito male) che risultano fastidiose, inutili e atte solo a rubare minutaggio prezioso che si sarebbe potuto investire nel reale adattamento della trama (il minutaggio di queste scene occupa circa lo spazio dedicato a un intero episodio, quindi non esattamente poco, se pensiamo che questo anime ne ha solo dodici).
L'opera raggiunge la sufficienza per tre motivi:
1) Il materiale originale è di qualità eccezionale e a mani basse uno dei migliori manga degli ultimi dieci anni.
2) La colonna sonora, opening ed ending incluse, è sublime.
3) Dynit nell'edizione italiana ha confezionato un ottimo doppiaggio (anche quello originale è molto buono).
In sostanza, l'anime di "The Promised Neverland" va evitato finché non si legge la sua controparte cartacea. Fatto ciò, potrete guardarlo consci di avere davanti un prodotto estremamente castrato che si spera possa migliorare con la sua seconda stagione.
Per cominciare, l'anime soffre di un'atmosfera eccessivamente shōnen e incapace di restituire con il suo stile lo stesso senso di angoscia che permea il manga di Shiranui e Poisuka.
Poi, sono stati quasi completamente rimossi i ragionamenti, i pensieri e le riflessioni introspettive dei personaggi, che costituiscono praticamente metà dell'opera originale, e, laddove sono presenti, risultano oltremodo accelerati. Si dice addio a cose come i pensieri di Emma quando Isabella la scruta per capire se è andata lei al cancello, o la spiegazione sul cervello di Norman che viene ridotta letteralmente a due battute. Menomazione ancora più grave la subisce il discorso che fa Ray per arrivare alla conclusione che un determinato evento è accaduto nel 2015, andando a perdere completamente qualsiasi senso logico, o la penna di Krone che salta fuori senza alcun motivo.
La sorte peggiore la subisce indubbiamente la trama. Sono infatti gli eventi stessi della trama ad essere eccessivamente condensati, accelerati, tagliati e cuciti in malo modo ed esasperati, per rientrare in una schedule di dodici episodi, un numero ridicolmente basso per adattare quasi quaranta capitoli.
A ciò si aggiunge che ci sono anche scene anime original (no, non avete capito male) che risultano fastidiose, inutili e atte solo a rubare minutaggio prezioso che si sarebbe potuto investire nel reale adattamento della trama (il minutaggio di queste scene occupa circa lo spazio dedicato a un intero episodio, quindi non esattamente poco, se pensiamo che questo anime ne ha solo dodici).
L'opera raggiunge la sufficienza per tre motivi:
1) Il materiale originale è di qualità eccezionale e a mani basse uno dei migliori manga degli ultimi dieci anni.
2) La colonna sonora, opening ed ending incluse, è sublime.
3) Dynit nell'edizione italiana ha confezionato un ottimo doppiaggio (anche quello originale è molto buono).
In sostanza, l'anime di "The Promised Neverland" va evitato finché non si legge la sua controparte cartacea. Fatto ciò, potrete guardarlo consci di avere davanti un prodotto estremamente castrato che si spera possa migliorare con la sua seconda stagione.