Recensione
Vinland Saga
10.0/10
"Vinland Saga" è una serie anime di genere storico, tratta dall'omonimo manga di Makoto Yukimura. Racconta le vicende politiche e bellicose delle terre del Nord Europa nel Basso Medioevo, focalizzandosi in particolare sulla vita di Thorfinn, sulla sua crescita e sul suo riscatto. Premetto che sono solito recensire solo manga, in quanto nel 99% dei casi recupero di ogni opera prima la versione cartacea. Questa volta per una serie di motivi ho finora guardato soltanto l'anime, e quindi questa recensione non parlerà di eventuali differenze col manga.
Trama e ambientazione: il primo approccio è stato dettato dalla curiosità. Un anime storico, sui Vichinghi, non l'avevo mai visto. Fin dalle prime puntate si viene coinvolti in questa atmosfera di perenne "instabilità" in cui vivono i protagonisti. Ottime animazioni, soprattutto nei paesaggi, contribuiscono a immergere lo spettatore nelle storie di quegli anni. I colpi di scena arrivano fin da subito con perdite importanti, che non mi sarei assolutamente aspettato. Nel corso delle ventiquattro puntate (per ora), non vi è stata una puntata che mi abbia annoiato. Ogni scena è pesata, e il ritmo, per niente frenetico con l'avanzare della storia, riesce a far metabolizzare ogni avvenimento.
Personaggi: gran punto di forza della serie. La caratterizzazione è eccelsa sotto ogni punto di vista. Chapeau a Yukimura per ciò che ha creato. Un aggettivo con cui definirei i personaggi penso sia "umano". "Umano" in quanto non esiste l'incarnazione del bene o del male assoluto, ma ogni personaggio possiede entrambe le componenti, che rendono tutta la serie molto vicina alla realtà e portano chi guarda l'opera a immedesimarsi in loro. Il mio personaggio preferito, soprattutto dopo gli ultimi sviluppi, è stato Askeladd.
Cconclusione: considero quest'opera una prima stagione da cui ripartire immediatamente per una seconda; prima certamente recupererò tutto il manga. Assolutamente consigliata a tutti gli amanti degli anime, saprà lasciarvi qualcosa. Sconsiglio però la serie a chi non è capace di guardarla, a chi ha bisogno di un anime usa e getta con combattimenti buttati lì a caso e fanservice spudorato, e a chi cerca una serie breve e conclusa.
Trama e ambientazione: il primo approccio è stato dettato dalla curiosità. Un anime storico, sui Vichinghi, non l'avevo mai visto. Fin dalle prime puntate si viene coinvolti in questa atmosfera di perenne "instabilità" in cui vivono i protagonisti. Ottime animazioni, soprattutto nei paesaggi, contribuiscono a immergere lo spettatore nelle storie di quegli anni. I colpi di scena arrivano fin da subito con perdite importanti, che non mi sarei assolutamente aspettato. Nel corso delle ventiquattro puntate (per ora), non vi è stata una puntata che mi abbia annoiato. Ogni scena è pesata, e il ritmo, per niente frenetico con l'avanzare della storia, riesce a far metabolizzare ogni avvenimento.
Personaggi: gran punto di forza della serie. La caratterizzazione è eccelsa sotto ogni punto di vista. Chapeau a Yukimura per ciò che ha creato. Un aggettivo con cui definirei i personaggi penso sia "umano". "Umano" in quanto non esiste l'incarnazione del bene o del male assoluto, ma ogni personaggio possiede entrambe le componenti, che rendono tutta la serie molto vicina alla realtà e portano chi guarda l'opera a immedesimarsi in loro. Il mio personaggio preferito, soprattutto dopo gli ultimi sviluppi, è stato Askeladd.
Cconclusione: considero quest'opera una prima stagione da cui ripartire immediatamente per una seconda; prima certamente recupererò tutto il manga. Assolutamente consigliata a tutti gli amanti degli anime, saprà lasciarvi qualcosa. Sconsiglio però la serie a chi non è capace di guardarla, a chi ha bisogno di un anime usa e getta con combattimenti buttati lì a caso e fanservice spudorato, e a chi cerca una serie breve e conclusa.