Recensione
The Spectacular Spider-Man
7.0/10
Recensione di doctor Octopus
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Serie animata TV di Spider-Man, di ventisei episodi complessivi divisi in due stagioni da tredici, che prende spunto anche dai tre film in live action diretti, fra il 2002 e il 2007, da Sam Raimi, con evidenti strizzate d'occhio alle scene di penzolamento più iconiche di quei film, è basata anche sui fumetti di "Ultimate Spider-Man" di Brian Michael Bendis, e ambientata all'epoca del liceo, quando Peter Parker era un adolescente di quindici anni nerd appena morso dal ragno radioattivo.
Da molti fan americani considerata la serie animata più bella di "Spider-Man", ma anche la più rimpianta perché interrotta troppo presto, "The Spectacular Spider-Man" ha dalla sua comprimari scolastici interessanti (Flash Thompson, Kong, Mary Jane Watson, Harry Osborn e Liz Allan), i suoi misteri da svelare e anche un taglio ironico nelle battaglie di Spider-Man che non guasta. Persino J. Jonah Jameron, editore del "Daily Bugle", torna ad essere un personaggio brillante, dopo la versione più seria del 1994-97. Finalmente, si concede spazio a personaggi fin troppo trascurati, come Gwen Stacy, mentre il dottor Octopus, come Goblin, ha un ruolo di rilievo fra i criminali di "Spider-Man".
Il problema è che questa serie risulta essere molto più incompleta di " Spider-Man, TAS" e ciò dispiace. Assenti del tutto Kingpin, lo zar del crimine, e gli altri supereroi Marvel, per questioni di diritti cine-televisivi; orecchiabile, però, la sigla TV, che diventa, in USA, un tormentone come la canzone "Spider-Man", del 1967.
Una serie da sette, dove persino Venom ha più episodi da antagonista. Divertente anche Mysterio, che decanta versi latini, quando compie i suoi furti illusori, e spassosa la strana amicizia fra l'Uomo Sabbia e Rhino. L'Avvoltoio ha il suo perché, ma sembra Montgomery Burns de "I Simpson"; inedita la Gwen Stacy dei primi episodi, occhialuta e nerd. Francamente, il limite, per me, è il nuovo look alla "Kim Possible" che sembra piacere tanto, avrei preferito dei disegni più realistici, e simili al fumetto, come nelle altre serie animate TV, anche se ammetto che Spider-Man qui è molto acrobatico. Peccato abbiano interrotto dopo sole due stagioni, ne meritava di più, ma la Disney, nel 2010, aveva acquistato la Marvel e, ahimè, anche i diritti TV di "Spider-Man".
Da molti fan americani considerata la serie animata più bella di "Spider-Man", ma anche la più rimpianta perché interrotta troppo presto, "The Spectacular Spider-Man" ha dalla sua comprimari scolastici interessanti (Flash Thompson, Kong, Mary Jane Watson, Harry Osborn e Liz Allan), i suoi misteri da svelare e anche un taglio ironico nelle battaglie di Spider-Man che non guasta. Persino J. Jonah Jameron, editore del "Daily Bugle", torna ad essere un personaggio brillante, dopo la versione più seria del 1994-97. Finalmente, si concede spazio a personaggi fin troppo trascurati, come Gwen Stacy, mentre il dottor Octopus, come Goblin, ha un ruolo di rilievo fra i criminali di "Spider-Man".
Il problema è che questa serie risulta essere molto più incompleta di " Spider-Man, TAS" e ciò dispiace. Assenti del tutto Kingpin, lo zar del crimine, e gli altri supereroi Marvel, per questioni di diritti cine-televisivi; orecchiabile, però, la sigla TV, che diventa, in USA, un tormentone come la canzone "Spider-Man", del 1967.
Una serie da sette, dove persino Venom ha più episodi da antagonista. Divertente anche Mysterio, che decanta versi latini, quando compie i suoi furti illusori, e spassosa la strana amicizia fra l'Uomo Sabbia e Rhino. L'Avvoltoio ha il suo perché, ma sembra Montgomery Burns de "I Simpson"; inedita la Gwen Stacy dei primi episodi, occhialuta e nerd. Francamente, il limite, per me, è il nuovo look alla "Kim Possible" che sembra piacere tanto, avrei preferito dei disegni più realistici, e simili al fumetto, come nelle altre serie animate TV, anche se ammetto che Spider-Man qui è molto acrobatico. Peccato abbiano interrotto dopo sole due stagioni, ne meritava di più, ma la Disney, nel 2010, aveva acquistato la Marvel e, ahimè, anche i diritti TV di "Spider-Man".