Recensione
Nana e Kaoru
8.0/10
No spoiler
Lungo, pieno zeppo di clichè, ridondante allo sfinimento, prevedibile. Ma mi sono emozionato comunque a leggerlo. La storia di questi due ragazzi, se non sei un tronco privo di emozioni e se l'intenzione non è trastullarsi, inevitabilmente ti coinvolge.
L'opera è intrisa di emozioni ad ogni tavola, ogni volto e ogni decisione trasuda quelle sensazioni che ogni giovane uomo o donna vive almeno una volta nella vita: un sentimento non corrisposto, l'ansia per il futuro, inadeguatezza a scuola/lavoro/casa, conflittualità col prossimo, egoismo, genitori assenti o distratti o peggio, insomma potrei continuare all'infinito. L'ho avvertita come un'opera profonda, come un viaggio visto con gli occhi di un giovane e confuso giovane uomo. Esattamente ciò che sono anche io dopotutto.
Punto forte anzi fortissimo: i protagonisti sono dannatamente verosimili. Non abbiamo di fronte la bellissima e perfetta protagonista femminile, ma una ragazza giovane e incredibilmente assennata, costretta forse ad esserlo a causa delle circostanze; non abbiamo nemmeno il buonissimo, spesso senza motivo, protagonista brutto e sfigato che per magia o chissà cosa si costruisce attorno un harem, il ragazzo è anzi irascibile, pervertito e orfano di padre e lasciato perennemente ad occuparsi di sé da una madre che lo adora, ma deve pur lavorare per vivere, ciononostante è gentile e generoso, anche quando non ne avrebbe motivo.
Il bdsm è il filo conduttore che lega tutte le vicende e probabilmente è lo strumento migliore e adatto a fare da base ad una narrazione così semplicemente complessa. Come me e probabilmente anche te, dopotutto.
Lungo, pieno zeppo di clichè, ridondante allo sfinimento, prevedibile. Ma mi sono emozionato comunque a leggerlo. La storia di questi due ragazzi, se non sei un tronco privo di emozioni e se l'intenzione non è trastullarsi, inevitabilmente ti coinvolge.
L'opera è intrisa di emozioni ad ogni tavola, ogni volto e ogni decisione trasuda quelle sensazioni che ogni giovane uomo o donna vive almeno una volta nella vita: un sentimento non corrisposto, l'ansia per il futuro, inadeguatezza a scuola/lavoro/casa, conflittualità col prossimo, egoismo, genitori assenti o distratti o peggio, insomma potrei continuare all'infinito. L'ho avvertita come un'opera profonda, come un viaggio visto con gli occhi di un giovane e confuso giovane uomo. Esattamente ciò che sono anche io dopotutto.
Punto forte anzi fortissimo: i protagonisti sono dannatamente verosimili. Non abbiamo di fronte la bellissima e perfetta protagonista femminile, ma una ragazza giovane e incredibilmente assennata, costretta forse ad esserlo a causa delle circostanze; non abbiamo nemmeno il buonissimo, spesso senza motivo, protagonista brutto e sfigato che per magia o chissà cosa si costruisce attorno un harem, il ragazzo è anzi irascibile, pervertito e orfano di padre e lasciato perennemente ad occuparsi di sé da una madre che lo adora, ma deve pur lavorare per vivere, ciononostante è gentile e generoso, anche quando non ne avrebbe motivo.
Il bdsm è il filo conduttore che lega tutte le vicende e probabilmente è lo strumento migliore e adatto a fare da base ad una narrazione così semplicemente complessa. Come me e probabilmente anche te, dopotutto.