Recensione
Jitsu wa Watashi wa
9.5/10
Recensione di chiamami"S"
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"Jitsu wa Watashi wa" é un manga di 22 volumi di Eiji Masuda (almeno così mi risulta, anche se qui é Matsuda). Il titolo si dovrebbe tradurre come "In realtà/verità io sono...", si tratta di una commedia romantica e sovrannaturale. Nel 2015 é stato adattato in un anime di dodici episodi, arrivato in Italia per la Yamato Animation. L' anime é vivace e colorato, con una bella opening, ma sfortunatamente non ha avuto un buon successo. Al tempo, mi fu detto che lo stile dell'anime era molto diverso dal manga, in particolare riguardo ai volti dei personaggi. Per curiosità ho letto le scan in inglese, aspettando che arrivasse in Italia, per poi rassegnarmi e leggermelo tutto (andate sulle pagine FB dei vari editori italiani e chiedete di tradurlo, credo che a ma ormai non mi ascoltano più). Inizio proprio parlando del disegno, punto di forza di questo manga. Nei primi capitoli, il tratto é abbastanza standard e il volti sono ovali, con una fronte molto spaziosa, forse per enfatizzare il fatto che il protagonista non sa tenere segreti. In seguito i disegni diventano più particolari, i volti sono più squadrati con occhi molto grandi(persino per lo standard giapponese) e le bocche vanno da un orecchio all'altro, con una varietà di espressioni enorme, che vanno dal comico all' horror. Questo stile si adatta perfettamente alla storia. I personaggi sono incredibilmente buffi nelle scene comiche, ma eccezionalmente espressivi e in certi casi addirittura inquietanti. Il tipo di comicità ricorda in certi versi "Lovely Complex", uno o più personaggi fanno o dicono qualcosa e un altro ribatte. Mettete un ragazzo incapace di nascondere quello che pensa in mezzo a mostri, viaggi nel tempo e UFO, chiedetegli anche di nasconderli al mondo e di proteggerli dalla loro stupidità e avrete risale assicurate. In certi casi, da un botta e risposta, si evolve in una cronaca in diretta. Impossibile resistere poi all' alternarsi di scene comiche e drammatiche, accentuate dalla varietà nel disegno di cui parlavo prima. In certi casi l'autore non si prende neanche il disturbo di separarli, sullo sfondo di scene drammatiche accade qualcosa di comico e viceversa o con scene comiche disegnate come drammatiche e viceversa. In stile Simpson o Futurama, alcuni capitoli iniziano con cose ordinarie per finire con meteoriti, dinosauri, ninja, riti magici ecc. Per l' aspetto romantico, regala bellissime emozioni, con la coppia di protagonisti distanti dal solito stereotipo "gli opposti si attraggono" (chiodo fisso dei giapponesi), i due sono invece complementari, Asahi incapace di mantenere i segreti e Youko ingenua e con la testa fra le nuvole. La storia fra loro due é dolcissima e struggente, con momenti (stavolta) davvero toccanti. La storia ha anche un bell'intreccio, complici anche i viaggi nel tempo, a tratti si avvicina quasi al giallo e, nonostante il caos di cui parlavo, mantiene sempre un certo equilibrio. Il risultato é una lettura intrigante mai noiosa o troppo incalzante. Ci sarebbe tanto altro di cui parlare, ma voglio fare una menzione speciale per il fan-service, le classiche situazioni osé diventano duelli all'ultimo sangue (dal naso degli spettatori) a colpi di "tecniche erotiche" o addirittura battaglie contro orde simil zombi. Se devo proprio trovare dei difetti, sarebbero proprio tutte questi situazioni assurde che restano sempre divertenti, ma sono comunque un po' dispersive. Disegni veramente belli, ma così particolari che forse potrebbero non piacere a tutti. Personalmente ritengo "In Realtà Io Sono..." una delle commedie romantiche migliori di sempre e, come si sarà capito, la mia preferita. Lo consiglio a tutti quelli che amano "Love is War", ma che vorrebbero qualcosa di ancora più assurdo (e a tutti quelli che masticano un po' di inglese, almeno per ora). Voto: massì dai, un bel 9,5