Recensione
Non ho sicuramente le conoscenze e le competenze per fare una recensione seria circa i manga letti e ci tengo a precisare che si tratta solo del mio gusto personale.
Ho appena letto l'ultimo volume de "il pulcino innamorato" e non posso dire che mi abbia lasciato un segno molto profondo.
I protagonisti principali e assoluti (infatti sulle copertine saranno sempre onnipresenti) sono Hiyori, una ragazza alta 140 cm e Hirose, uno spilungone alto 190 cm, altezza insolita per un giapponese.
Hiyori è un concentrato di timidezza che, a tratti, ho trovato davvero eccessiva. Hirose è al contrario solare ed estremamente socievole. I due saranno vicini di banco e il nostro pulcino si innamorerà di lui quasi subito. Hirose però sembra trattare con distacco l'argomento "amore", non perché sia un donnaiolo (anche se ha successo con le ragazze), ma piuttosto perché non sa approcciarsi a quel tipo di situazione. Sembra più un bambinone di quasi 2 metri. Ride scherza e vuole bene a tutti. Infatti per una ragazza super timida come Hiyori c'è da chiedersi come farà ad arrivare a lui? Ma piano piano ci arriverà.
Una cosa che ho apprezzato in questo manga è la coerenza dei personaggi. Non vediamo metamorfosi epiche circa il loro carattere. Se Hiyori è timida al primo volume lo sarà anche nell'ultimo e lo stesso discorso vale per Hirose.
Negli shojo troviamo spesso ragazze timide e insicure che tuttavia, in momenti particolari, tirano fuori un carattere da super woman non molto in linea con la loro natura. Invece Hiyori non fa nulla di particolare e le sue azioni sono sempre semplici. In questa serie non troviamo passati traumatici o segreti familiari. Insomma non sono presenti i drammi. I nostri protagonisti hanno famiglie normalissime. I problemi trattati sono semplici crucci quotidiani, leggeri e divertenti.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
L'unico evento drammatico, che fa eccezione, è presente nel volume 12, dove viene introdotta Akiho, una ragazza contraria alla coppia. Questa tenta il suicidio ma, con sorpresa, vediamo una super Hyori pronta ad afferrarla prima della caduta... Ecco forse questo è l'unico volume che sembra stonare con tutta serie. Akiho è un personaggio che secondo me non c'entra nulla e con lei Hiyori viene trasformata nella tipica eroina shojo, ossia una imbranata che casca sempre ma che, all'improvviso, tira fuori dei riflessi e un scatto degni di un leopardo.
Fine parte contenente spoiler
I disegni sono nella media. Uno stile classico. Il taglio dei capelli ci aiuta a distinguere i personaggi, che hanno tratti un po' troppo simili fra loro ad eccezione di Hirose che è quello con i tratti più distinguibili. Una cosa che ho apprezzato è il tratto pulito, con tavole abbastanza dettagliate su gli sfondi. Apprezzati anche le ridotte deformazioni fisiche e facciali che troviamo spesso nelle commedie manga (non che mi dispiacciano, ma se sono troppe stancano). In sostanza anche se si tratta di un shojo leggero ha una sua serietà che tende a mantenere fino alla fine. Non eccezionale, ma apprezzabile e consigliabile se cercate qualcosa che vi alleggerisca la giornata.
Ho appena letto l'ultimo volume de "il pulcino innamorato" e non posso dire che mi abbia lasciato un segno molto profondo.
I protagonisti principali e assoluti (infatti sulle copertine saranno sempre onnipresenti) sono Hiyori, una ragazza alta 140 cm e Hirose, uno spilungone alto 190 cm, altezza insolita per un giapponese.
Hiyori è un concentrato di timidezza che, a tratti, ho trovato davvero eccessiva. Hirose è al contrario solare ed estremamente socievole. I due saranno vicini di banco e il nostro pulcino si innamorerà di lui quasi subito. Hirose però sembra trattare con distacco l'argomento "amore", non perché sia un donnaiolo (anche se ha successo con le ragazze), ma piuttosto perché non sa approcciarsi a quel tipo di situazione. Sembra più un bambinone di quasi 2 metri. Ride scherza e vuole bene a tutti. Infatti per una ragazza super timida come Hiyori c'è da chiedersi come farà ad arrivare a lui? Ma piano piano ci arriverà.
Una cosa che ho apprezzato in questo manga è la coerenza dei personaggi. Non vediamo metamorfosi epiche circa il loro carattere. Se Hiyori è timida al primo volume lo sarà anche nell'ultimo e lo stesso discorso vale per Hirose.
Negli shojo troviamo spesso ragazze timide e insicure che tuttavia, in momenti particolari, tirano fuori un carattere da super woman non molto in linea con la loro natura. Invece Hiyori non fa nulla di particolare e le sue azioni sono sempre semplici. In questa serie non troviamo passati traumatici o segreti familiari. Insomma non sono presenti i drammi. I nostri protagonisti hanno famiglie normalissime. I problemi trattati sono semplici crucci quotidiani, leggeri e divertenti.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
L'unico evento drammatico, che fa eccezione, è presente nel volume 12, dove viene introdotta Akiho, una ragazza contraria alla coppia. Questa tenta il suicidio ma, con sorpresa, vediamo una super Hyori pronta ad afferrarla prima della caduta... Ecco forse questo è l'unico volume che sembra stonare con tutta serie. Akiho è un personaggio che secondo me non c'entra nulla e con lei Hiyori viene trasformata nella tipica eroina shojo, ossia una imbranata che casca sempre ma che, all'improvviso, tira fuori dei riflessi e un scatto degni di un leopardo.
Fine parte contenente spoiler
I disegni sono nella media. Uno stile classico. Il taglio dei capelli ci aiuta a distinguere i personaggi, che hanno tratti un po' troppo simili fra loro ad eccezione di Hirose che è quello con i tratti più distinguibili. Una cosa che ho apprezzato è il tratto pulito, con tavole abbastanza dettagliate su gli sfondi. Apprezzati anche le ridotte deformazioni fisiche e facciali che troviamo spesso nelle commedie manga (non che mi dispiacciano, ma se sono troppe stancano). In sostanza anche se si tratta di un shojo leggero ha una sua serietà che tende a mantenere fino alla fine. Non eccezionale, ma apprezzabile e consigliabile se cercate qualcosa che vi alleggerisca la giornata.