Recensione
Dragons
10.0/10
Recensione di hachi_rosa92
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Da dove iniziare per recensire questa serie? C'è molto da dire, e cercherò di farlo con chiarezza.
"I cavalieri di Berk" e "I paladini di Berk" (2012-2014) sono due serie da una ventina di puntate ciascuna, molto ben scritte, anche se la qualità grafica è inferiore a quella del film per ovvie ragioni di budget. Nel 2014 esce il secondo capitolo della saga, "Dragon Trainer 2", e subito dopo "Oltre i confini di Berk" (2015-2018). Mentre le prime due stagioni per quanto interessanti erano semplicemente uno spin-off, "Oltre i confini di Berk" è una serie con il grande pregio di essere stata concepita appositamente per fare da ponte tra il primo e il secondo film, e lo fa estremamente bene, con molti riferimenti agli avvenimenti dei film, retroscena, anticipazioni, personaggi chiave e, soprattutto, tematiche chiave. Chi ha già avuto modo di vedere il secondo capitolo della saga non può che rimanere meravigliato dalla maestria con cui vengono intrecciati i fili che portano naturalmente allo sviluppo dei personaggi e all'evoluzione degli eventi conosciuti. In questo senso, "Oltre i confini di Berk" è una serie magistrale.
Veniamo al dettaglio.
Le prime due stagioni mostrano la vita a Berk dopo la pace con i draghi, con tutte le difficoltà del caso. I nuovi personaggi introdotti sono abbastanza interessanti e hanno tutti uno sviluppo nel corso delle serie (Mildew, il Berkiano che odia i draghi; Alvin, l'esiliato che vuole controllarli per distruggere Berk; Dagur lo Squilibrato, il Grande Guerriero il cui nome è tutto un programma, che è ossessionato da Hiccup e vuole vendicarsi a causa del rispetto che non gli è stato portato).
L'elemento più interessante di queste serie è l'introduzione di molti nuovi tipi di drago, a ciascuno dei quali è concesso almeno un episodio che lo riguarda da vicino. Ognuno ha caratteristiche peculiari, una diversa addestrabilità, personalità e poteri specifici. Alcuni di questi draghi saranno tra gli antagonisti della serie, ma come al solito Hiccup combatterà per far valere il suo credo: per fermare i draghi non è sempre necessario sconfiggerli, ma lottare per capirli.
Attenzione: questa parte contiene spoiler!
I protagonisti (Hiccup, Astrid, Moccicoso, Gambedipesce, Testa Bruta e Testa di Tufo, i rispettivi draghi, Stoick, Skaracchio) sono tutti caratterialmente molto fedeli ai film, e si ha l'occasione di approfondire ciascuno di loro con coerenza: infatti, sebbene abbiano caratteristiche archetipiche, sono sviluppati peculiarmente, e ancora di più lo saranno ne "Oltre i confini di Berk".
La trama principale di queste prime due stagioni è l'unica leggera pecca: per quanto sia coinvolgente, si nota che è una serie scritta per intrattenere un pubblico di fascia medio-bassa, soprattutto nell'assenza di cattivi con motivazioni complesse: due dei cattivi principali conoscono un arco di redenzione, uno di loro non è mai stato davvero cattivo, anche il terzo, per quanto temibile, non costituisce mai una vera minaccia. Le serie si lasciano guardare più per interesse verso gli eventi specifici che vengono raccontati in ciascun episodio e per lo sviluppo dei vari draghi e dei personaggi principali, che per la lore del racconto.
L'universo narrativo è invece ciò che rende particolarmente appassionante "Oltre i confini di Berk", grazie soprattutto al fatto che questa serie ha gli avvenimenti di "Dragon Trainer 2" a supportarla indirettamente. La costruzione dei personaggi, l'evolversi delle loro relazioni, il background generale sono molto simili a quelli di "Dragon Trainer 2", uno o due anni prima del quale è ambientata la serie.
Fin da principio incontriamo quello che sarà il nemico principale in tutte le stagioni: i cacciatori di draghi. Questo nemico, che Hiccup e i compagni affrontano per sei stagioni, con la missione di liberare i draghi dalla prigionia a cui vengono costretti per profitto personale di alcuni, è alla fine dei conti una preparazione al "vero" "grande" nemico che verrà affrontato in seguito: Drago Bludvist, mosso dalle stesse egoistiche ragioni e da intenti ancora più malvagi. Mentre infatti i cacciatori di draghi in "Oltre i confini di Berk" agiscono per profitto, Drago Bludvist agisce per smania di potere. Questo crescendo d complessità e durezza dell'antagonista principale è una caratteristica di tutta la saga di "Dragon Trainer", e in particolare anche di "Dragons": conosciamo prima Ryker, poi Viggo Facciatruce, Krogan e da ultimo un altro cattivo ancora più pericoloso e temibile. Ryker non è che un bullo fisicamente potente, Viggo è uno stratega che punta sì ai soldi ma che è animato da lealtà intellettuale verso il suo nemico, Krogan e il suo compare sono due uomini senza scrupoli che non si fanno alcun problema morale né di dignità.
"Tu hai amici e io ho amici. La differenza è che a me non importa se i miei vivono o muoiono." (cit. Krogan, rivolto a Hiccup).
Il rapporto tra Viggo e Hiccup è uno degli elementi più interessanti della serie: Viggo è inizialmente un nemico astuto e infido, ma poco per volta grazie a Krogan capiamo che in realtà Viggo è sempre stato intellettualmente onesto verso Hiccup, e ha sempre rispettato e ammirato le sue abilità, arrivando al punto di prenderne ispirazione.
Insomma, il rapporto tra "buoni" e "cattivi" in questa serie è molto complesso e propedeutico a quello che vedremo in "Dragon Trainer 2".
Lo sviluppo dei personaggi è approfondito ancora meglio che nelle prime due stagioni, grazie anche al fatto che in "Oltre i confini di Berk" si trovano ad affrontare sfide più complesse e questo porta alla luce molte loro caratteristiche. Vengono ben approfonditi anche i personaggi principali che non riescono ad avere molto spazio nei film, per ragioni di minutaggio. Gambedipesce, Moccicoso e i gemelli acquistano diverse sfaccettature e si impara ad affezionarsi profondamente a ciascuno di loro. Molto bello è vedere l'evoluzione del rapporto tra Hiccup e Astrid, che dal primo al secondo film compie un salto importante: in queste sei stagioni imparano a conoscersi, si avvicinano poco a poco, la loro relazione, data per scontata nel finale del primo film e anche da tutti i Berkiani, acquista poco per volta senso e compiutezza e i due imparano a diventare il sostegno che saranno l'uno per l'altra. La loro storia d'amore si sviluppa lentamente e in modo molto dolce.
Ci sono molti personaggi secondari, al di là dei nemici, caratteristici della serie tv e dotati di forte personalità. Ritorna Dagur, ripreso probabilmente per il suo essere davvero interessante: riesce a essere allo stesso tempo spalla comica, nemico, poi fedele alleato, imprevedibile squilibrato… ha talmente tante sfaccettature che è impossibile non amarlo. Johann, Heather, Mala e i Paladini delle Ali, le Ancelle Alate, i Grandi Guerrieri, anche se non hanno (quasi tutti) lo spessore dei protagonisti sono ben contestualizzati e contribuiscono allo svolgimento della trama principale.
Hiccup impara in questa serie a essere il capo che dovrà diventare alla fine del secondo film. Il gruppo costruisce un avamposto alla Riva del Drago, luogo in cui vivono in solitaria insieme ai loro draghi e che utilizzano come base. E qui Hiccup è davvero Il Capo, e affronta tutte le difficoltà a cui può trovarsi di fronte qualcuno con questo ruolo. I ragazzi imparano a essere la squadra che vedremo in "Dragon Trainer 2", con tutte le loro qualità e i loro difetti. Molto bella l'ultima stagione, che è davvero il ponte definitivo con il film, in cui troviamo l'Alfa e, nel finale, anche Drago Bludvist. Il gran finale vede un Hiccup diviso tra la sua missione e la volontà di assistere il padre, gravemente ferito: in virtù dell'assenza del padre, però, Berk ha bisogno di lui come capo. Impossibile non vedere in questo arco narrativo finale una sorta di preparazione a quello che accadrà nel secondo film, un riferimento che si inserisce perfettamente nell'arco di crescita di Hiccup.
Fine parte contenente spoiler!
In conclusione? Ho scoperto questa serie quasi per caso grazie a Netflix, e ho iniziato a seguirla in quanto già appassionata dei film (riterrei infatti necessaria, in quanto propedeutica, almeno la visione di "Dragon Trainer 1" prima di seguire la serie). Ha davvero molto, molto da offrire, da 0 a 99 anni. È assolutamente da vedere: non potrete non amarla.
"I cavalieri di Berk" e "I paladini di Berk" (2012-2014) sono due serie da una ventina di puntate ciascuna, molto ben scritte, anche se la qualità grafica è inferiore a quella del film per ovvie ragioni di budget. Nel 2014 esce il secondo capitolo della saga, "Dragon Trainer 2", e subito dopo "Oltre i confini di Berk" (2015-2018). Mentre le prime due stagioni per quanto interessanti erano semplicemente uno spin-off, "Oltre i confini di Berk" è una serie con il grande pregio di essere stata concepita appositamente per fare da ponte tra il primo e il secondo film, e lo fa estremamente bene, con molti riferimenti agli avvenimenti dei film, retroscena, anticipazioni, personaggi chiave e, soprattutto, tematiche chiave. Chi ha già avuto modo di vedere il secondo capitolo della saga non può che rimanere meravigliato dalla maestria con cui vengono intrecciati i fili che portano naturalmente allo sviluppo dei personaggi e all'evoluzione degli eventi conosciuti. In questo senso, "Oltre i confini di Berk" è una serie magistrale.
Veniamo al dettaglio.
Le prime due stagioni mostrano la vita a Berk dopo la pace con i draghi, con tutte le difficoltà del caso. I nuovi personaggi introdotti sono abbastanza interessanti e hanno tutti uno sviluppo nel corso delle serie (Mildew, il Berkiano che odia i draghi; Alvin, l'esiliato che vuole controllarli per distruggere Berk; Dagur lo Squilibrato, il Grande Guerriero il cui nome è tutto un programma, che è ossessionato da Hiccup e vuole vendicarsi a causa del rispetto che non gli è stato portato).
L'elemento più interessante di queste serie è l'introduzione di molti nuovi tipi di drago, a ciascuno dei quali è concesso almeno un episodio che lo riguarda da vicino. Ognuno ha caratteristiche peculiari, una diversa addestrabilità, personalità e poteri specifici. Alcuni di questi draghi saranno tra gli antagonisti della serie, ma come al solito Hiccup combatterà per far valere il suo credo: per fermare i draghi non è sempre necessario sconfiggerli, ma lottare per capirli.
Attenzione: questa parte contiene spoiler!
I protagonisti (Hiccup, Astrid, Moccicoso, Gambedipesce, Testa Bruta e Testa di Tufo, i rispettivi draghi, Stoick, Skaracchio) sono tutti caratterialmente molto fedeli ai film, e si ha l'occasione di approfondire ciascuno di loro con coerenza: infatti, sebbene abbiano caratteristiche archetipiche, sono sviluppati peculiarmente, e ancora di più lo saranno ne "Oltre i confini di Berk".
La trama principale di queste prime due stagioni è l'unica leggera pecca: per quanto sia coinvolgente, si nota che è una serie scritta per intrattenere un pubblico di fascia medio-bassa, soprattutto nell'assenza di cattivi con motivazioni complesse: due dei cattivi principali conoscono un arco di redenzione, uno di loro non è mai stato davvero cattivo, anche il terzo, per quanto temibile, non costituisce mai una vera minaccia. Le serie si lasciano guardare più per interesse verso gli eventi specifici che vengono raccontati in ciascun episodio e per lo sviluppo dei vari draghi e dei personaggi principali, che per la lore del racconto.
L'universo narrativo è invece ciò che rende particolarmente appassionante "Oltre i confini di Berk", grazie soprattutto al fatto che questa serie ha gli avvenimenti di "Dragon Trainer 2" a supportarla indirettamente. La costruzione dei personaggi, l'evolversi delle loro relazioni, il background generale sono molto simili a quelli di "Dragon Trainer 2", uno o due anni prima del quale è ambientata la serie.
Fin da principio incontriamo quello che sarà il nemico principale in tutte le stagioni: i cacciatori di draghi. Questo nemico, che Hiccup e i compagni affrontano per sei stagioni, con la missione di liberare i draghi dalla prigionia a cui vengono costretti per profitto personale di alcuni, è alla fine dei conti una preparazione al "vero" "grande" nemico che verrà affrontato in seguito: Drago Bludvist, mosso dalle stesse egoistiche ragioni e da intenti ancora più malvagi. Mentre infatti i cacciatori di draghi in "Oltre i confini di Berk" agiscono per profitto, Drago Bludvist agisce per smania di potere. Questo crescendo d complessità e durezza dell'antagonista principale è una caratteristica di tutta la saga di "Dragon Trainer", e in particolare anche di "Dragons": conosciamo prima Ryker, poi Viggo Facciatruce, Krogan e da ultimo un altro cattivo ancora più pericoloso e temibile. Ryker non è che un bullo fisicamente potente, Viggo è uno stratega che punta sì ai soldi ma che è animato da lealtà intellettuale verso il suo nemico, Krogan e il suo compare sono due uomini senza scrupoli che non si fanno alcun problema morale né di dignità.
"Tu hai amici e io ho amici. La differenza è che a me non importa se i miei vivono o muoiono." (cit. Krogan, rivolto a Hiccup).
Il rapporto tra Viggo e Hiccup è uno degli elementi più interessanti della serie: Viggo è inizialmente un nemico astuto e infido, ma poco per volta grazie a Krogan capiamo che in realtà Viggo è sempre stato intellettualmente onesto verso Hiccup, e ha sempre rispettato e ammirato le sue abilità, arrivando al punto di prenderne ispirazione.
Insomma, il rapporto tra "buoni" e "cattivi" in questa serie è molto complesso e propedeutico a quello che vedremo in "Dragon Trainer 2".
Lo sviluppo dei personaggi è approfondito ancora meglio che nelle prime due stagioni, grazie anche al fatto che in "Oltre i confini di Berk" si trovano ad affrontare sfide più complesse e questo porta alla luce molte loro caratteristiche. Vengono ben approfonditi anche i personaggi principali che non riescono ad avere molto spazio nei film, per ragioni di minutaggio. Gambedipesce, Moccicoso e i gemelli acquistano diverse sfaccettature e si impara ad affezionarsi profondamente a ciascuno di loro. Molto bello è vedere l'evoluzione del rapporto tra Hiccup e Astrid, che dal primo al secondo film compie un salto importante: in queste sei stagioni imparano a conoscersi, si avvicinano poco a poco, la loro relazione, data per scontata nel finale del primo film e anche da tutti i Berkiani, acquista poco per volta senso e compiutezza e i due imparano a diventare il sostegno che saranno l'uno per l'altra. La loro storia d'amore si sviluppa lentamente e in modo molto dolce.
Ci sono molti personaggi secondari, al di là dei nemici, caratteristici della serie tv e dotati di forte personalità. Ritorna Dagur, ripreso probabilmente per il suo essere davvero interessante: riesce a essere allo stesso tempo spalla comica, nemico, poi fedele alleato, imprevedibile squilibrato… ha talmente tante sfaccettature che è impossibile non amarlo. Johann, Heather, Mala e i Paladini delle Ali, le Ancelle Alate, i Grandi Guerrieri, anche se non hanno (quasi tutti) lo spessore dei protagonisti sono ben contestualizzati e contribuiscono allo svolgimento della trama principale.
Hiccup impara in questa serie a essere il capo che dovrà diventare alla fine del secondo film. Il gruppo costruisce un avamposto alla Riva del Drago, luogo in cui vivono in solitaria insieme ai loro draghi e che utilizzano come base. E qui Hiccup è davvero Il Capo, e affronta tutte le difficoltà a cui può trovarsi di fronte qualcuno con questo ruolo. I ragazzi imparano a essere la squadra che vedremo in "Dragon Trainer 2", con tutte le loro qualità e i loro difetti. Molto bella l'ultima stagione, che è davvero il ponte definitivo con il film, in cui troviamo l'Alfa e, nel finale, anche Drago Bludvist. Il gran finale vede un Hiccup diviso tra la sua missione e la volontà di assistere il padre, gravemente ferito: in virtù dell'assenza del padre, però, Berk ha bisogno di lui come capo. Impossibile non vedere in questo arco narrativo finale una sorta di preparazione a quello che accadrà nel secondo film, un riferimento che si inserisce perfettamente nell'arco di crescita di Hiccup.
Fine parte contenente spoiler!
In conclusione? Ho scoperto questa serie quasi per caso grazie a Netflix, e ho iniziato a seguirla in quanto già appassionata dei film (riterrei infatti necessaria, in quanto propedeutica, almeno la visione di "Dragon Trainer 1" prima di seguire la serie). Ha davvero molto, molto da offrire, da 0 a 99 anni. È assolutamente da vedere: non potrete non amarla.