Recensione
"Otome Game no Hametsu Flag Shika Nai Akuyaku Reijō ni Tensei Shiteshimatta..." ("My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom!") è un anime di dodici episodi andato in onda da aprile a giugno 2020.
La serie è uno spin del solito isekai, che, invece del ragazzo divento ‘overpowered’ in un mondo fantasy, vede una ragazza reincarnarsi nella "cattiva" di un gioco otome, Catarina Claes. Catarina, ben consapevole che finirà per essere uccisa/esiliata indipendentemente da quale ragazzo la protagonista del gioco scelga, inizia a prendere provvedimenti per evitare tutte le "doom flag" e vivere una vita serena. Riuscirà a salvarsi o le sarà impossibile riscrivere la trama del gioco?
Inizierò col dire che ho trovato l’idea di base molto interessante e originale (per quanto originali si possa essere in un isekai a questo punto) e mi ha invogliato a cercare altre opere con una premessa simile. Detto ciò, l’anime di per sé è carino ma nulla di eccezionale.
Partiamo dai personaggi.
La protagonista Catarina, come detto nella premessa, vuole evitare a tutti i costi una brutta fine, perciò si sforza fin da bambina a non inimicarsi i personaggi maschili. Va detto però che la ragazza non ha fini manipolativi, nel senso che Catarina è davvero una ragazza gentile e solare, che si preoccupa per gli altri e che, con il suo animo genuino, riesce a conquistare chiunque le stia intorno. Non si può non amare Catarina, ma allo stesso tempo non mi è piaciuto che il suo essere semplice la porti anche a essere davvero tonta. Non solo perché non si accorge di aver conquistato tutti i personaggi, maschili o femminili che siano, ma anche perché a volte si comporta davvero in maniera stupida che ti fa venire voglia di scuoterla. E questo ci porta a tutti gli altri personaggi, che sono così innamorati di Catarina, che nei loro occhi la ragazza non può fare nulla di sbagliato. Avrei preferito che a volte le avessero mostrato un po' di "tough love", invece di giustificarla sempre.
In generale, tutti risultano abbastanza piatti e rimangono nei loro ruoli stereotipati per tutta la durata della serie. Nessuno di loro è particolarmente irritante, nemmeno Catarina al suo peggio in realtà, ma, allo stesso tempo, dopo un po' le azioni dei personaggi risultano ripetitive e prevedibili.
Per quanto riguarda la trama, in generale risulta leggera e facile da seguire; non nego che ci siano state delle scene che mi hanno fatto davvero sorridere e mi ha regalato anche diversi momenti di gioia. Penso che sia importante avere le giuste aspettative quando si inizia la serie, in questo modo risulta perfettamente godibile, adatta a passare un pomeriggio tranquillo senza doversi applicare.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, ho assolutamente amato sia la opening sia l’ending. Il chara design è abbastanza semplice, ma le animazioni sono ben realizzate.
Riassumendolo in una frase o meno: "Semplice ma carino".
La serie è uno spin del solito isekai, che, invece del ragazzo divento ‘overpowered’ in un mondo fantasy, vede una ragazza reincarnarsi nella "cattiva" di un gioco otome, Catarina Claes. Catarina, ben consapevole che finirà per essere uccisa/esiliata indipendentemente da quale ragazzo la protagonista del gioco scelga, inizia a prendere provvedimenti per evitare tutte le "doom flag" e vivere una vita serena. Riuscirà a salvarsi o le sarà impossibile riscrivere la trama del gioco?
Inizierò col dire che ho trovato l’idea di base molto interessante e originale (per quanto originali si possa essere in un isekai a questo punto) e mi ha invogliato a cercare altre opere con una premessa simile. Detto ciò, l’anime di per sé è carino ma nulla di eccezionale.
Partiamo dai personaggi.
La protagonista Catarina, come detto nella premessa, vuole evitare a tutti i costi una brutta fine, perciò si sforza fin da bambina a non inimicarsi i personaggi maschili. Va detto però che la ragazza non ha fini manipolativi, nel senso che Catarina è davvero una ragazza gentile e solare, che si preoccupa per gli altri e che, con il suo animo genuino, riesce a conquistare chiunque le stia intorno. Non si può non amare Catarina, ma allo stesso tempo non mi è piaciuto che il suo essere semplice la porti anche a essere davvero tonta. Non solo perché non si accorge di aver conquistato tutti i personaggi, maschili o femminili che siano, ma anche perché a volte si comporta davvero in maniera stupida che ti fa venire voglia di scuoterla. E questo ci porta a tutti gli altri personaggi, che sono così innamorati di Catarina, che nei loro occhi la ragazza non può fare nulla di sbagliato. Avrei preferito che a volte le avessero mostrato un po' di "tough love", invece di giustificarla sempre.
In generale, tutti risultano abbastanza piatti e rimangono nei loro ruoli stereotipati per tutta la durata della serie. Nessuno di loro è particolarmente irritante, nemmeno Catarina al suo peggio in realtà, ma, allo stesso tempo, dopo un po' le azioni dei personaggi risultano ripetitive e prevedibili.
Per quanto riguarda la trama, in generale risulta leggera e facile da seguire; non nego che ci siano state delle scene che mi hanno fatto davvero sorridere e mi ha regalato anche diversi momenti di gioia. Penso che sia importante avere le giuste aspettative quando si inizia la serie, in questo modo risulta perfettamente godibile, adatta a passare un pomeriggio tranquillo senza doversi applicare.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, ho assolutamente amato sia la opening sia l’ending. Il chara design è abbastanza semplice, ma le animazioni sono ben realizzate.
Riassumendolo in una frase o meno: "Semplice ma carino".