Recensione
Helter Skelter
9.0/10
La supermodella Liliko è uno dei volti più riconoscibili del Giappone, e il suo corpo mozzafiato giganteggia sui pannelli pubblicitari della città di Tokyo, oltre che sulla stampa e in televisione. Agli occhi del grande pubblico la donna sembra avere tutto e la sua ascesa è inarrestabile anche come attrice di cinema. Tuttavia, c'è un oscuro segreto dietro il suo incredibile successo come modella: i suoi innumerevoli interventi chirurgici presso una clinica di dubbia reputazione scientifica per perfezionare il suo corpo e il suo volto.
Dopo qualche tempo però le costose operazioni iniziano a mostrare delle crepe (nel vero senso della parola), mettendo a dura prova sia la sua mente che il suo corpo e facendola precipitare in un vortice di abiezione che la porta a compiere azioni sempre più orribili e a manipolare tutti coloro che le stanno intorno. "Helter Skelter" è un racconto per certi versi senza tempo, nel senso che potrebbe essere ambientato nella Hollywood del periodo d’oro come in un’attuale agenzia di modelle. Come in "Sunset Boulevard" o "Eva contro Eva", la strada verso la vetta può essere lunga e dolorosa e spesso la protagonista, priva di scrupoli, si lascia dietro una scia di morti e feriti. Avendo avuto esperienza come illustratrice di moda, l’autrice è in grado di affrontare con cognizione di causa il tema dell'abuso, della vanità e della gelosia nell’ambiente dello spettacolo dal punto di vista di un addetto ai lavori, aggiungendo credibilità alla sua narrazione. Con uno stile grafico scarno ed essenziale, diretto e incisivo, la mangaka presenta una storia dai mille riflessi distorti sulle dinamiche perverse dello showbiz e sul marciume che si nasconde dietro lo stile di vita da sogno delle celebrità. Il sogno infranto della società dell'immagine in un caustico e amaro ritratto di diva.
Dopo qualche tempo però le costose operazioni iniziano a mostrare delle crepe (nel vero senso della parola), mettendo a dura prova sia la sua mente che il suo corpo e facendola precipitare in un vortice di abiezione che la porta a compiere azioni sempre più orribili e a manipolare tutti coloro che le stanno intorno. "Helter Skelter" è un racconto per certi versi senza tempo, nel senso che potrebbe essere ambientato nella Hollywood del periodo d’oro come in un’attuale agenzia di modelle. Come in "Sunset Boulevard" o "Eva contro Eva", la strada verso la vetta può essere lunga e dolorosa e spesso la protagonista, priva di scrupoli, si lascia dietro una scia di morti e feriti. Avendo avuto esperienza come illustratrice di moda, l’autrice è in grado di affrontare con cognizione di causa il tema dell'abuso, della vanità e della gelosia nell’ambiente dello spettacolo dal punto di vista di un addetto ai lavori, aggiungendo credibilità alla sua narrazione. Con uno stile grafico scarno ed essenziale, diretto e incisivo, la mangaka presenta una storia dai mille riflessi distorti sulle dinamiche perverse dello showbiz e sul marciume che si nasconde dietro lo stile di vita da sogno delle celebrità. Il sogno infranto della società dell'immagine in un caustico e amaro ritratto di diva.