Recensione
Eppure sogno un dolce amore
8.0/10
Mi sono approcciata alla Yoneda proprio grazie a "Non mi farò coinvolgere" e a questo spin-off, che ho letto a brevissima distanza di tempo. In entrambe le storie troviamo personaggi adulti, dinamiche ben strutturate e una profondità che a volte scarseggia negli yaoi comuni. "Non mi farò coinvolgere" ha un tono più drammatico, per via del passato dei protagonisti, e si parte da un rapporto fisico che evolve via via in qualcosa di più, mentre in questo caso succede l'inverso: non ci sono situazioni particolarmente tragiche e l'amore nasce in purezza, dapprima da parte di uno dei protagonisti, per poi evolvere eventualmente in qualcosa di più fisico. È una storia molto slow-burn, dove Deguchi, un libertino impenitente alla soglia dei trent’anni, finisce con l'innamorarsi perdutamente di un uomo semplice e gentile: Onoda. (Il caro Onoda lo troviamo già come personaggio secondario in “Non mi farò coinvolgere” e, credetemi, dopo averlo visto lì sono rimasta a bocca aperta nello scoprire che era protagonista di questo spin-off e certe “rivelazioni” a inizio volume mi hanno lasciato ancor più basita! In positivo ovviamente.) Da qui iniziamo a seguire tutti i suoi patimenti d'amore, il suo struggersi per un uomo che è convinto che mai potrà ricambiarlo in quanto eterosessuale. Bellissime le scene in cui con Onoda si finge super disinvolto e sicuro di sé, quando in realtà, nel suo intimo, soffre da morire per il suo amore inespresso e la voglia di stargli vicino, continuando ad essere terrorizzato dal fatto che possa scoprire il suo "dolce amore segreto", un sentimento che non aveva mai provato prima.
Tutta la prima metà dell'albo è contraddistinta da questo struggente mal d'amore e io l'ho ADORATA. Sì, l’ho adorata in caratteri mega-maiuscoli. Davvero, ho un debole assurdo per questo genere di storie; datemi un personaggio innamorato perso di un altro che crede di non avere speranze e si strugge e ri-strugge per lui, per più tempo questo succede, poi, meglio è, e io sono in paradiso. Ho amato il modo in cui la Yoneda ha rappresentato certe scene, la sofferenza di Deguchi, la sua struggente vulnerabilità che tenta di celare in tutti i modi e, finalmente, il momento in cui la sua maschera inizia a cadere a pezzi ed è inevitabile che i suoi sentimenti vengano allo scoperto. Mi sono praticamente consumata gli occhi a leggere e rileggere certe scene prima di procedere con la lettura dei capitoli della seconda metà dell'opera.
E non solo; prima di proseguire la lettura, dopo che l'ennesimo momento topico mi aveva fatto morire di trepidazione e sentivo che si entrava nella parte dove dopo tutto quel patimento e struggimento, qualcosa si sarebbe smosso, mi sono ritrovata a fare preghiere pagane senza manco accorgermene; "Oh, dea del BL, concedimi la grazia di scene intime all'altezza. Grazie."
Dovete sapere che questa è una mia particolare fissazione, riguardante non solo eventuali scene "hot", ma soprattutto i baci. Diciamo che sono stata esaudita solo in parte, perché nonostante la seconda parte non abbia affrettato "certi momenti" e abbia trattato il loro avvicinamento fisico con un ritmo giusto e adatto alla situazione, avrei voluto tantissimo che si fosse dedicato più spazio sia ai baci che ai loro momenti "privati" (in camera da letto, insomma.) Non fraintendetemi; la seconda parte risulta più che soddisfacente e onestamente non si può chiedere di meglio a livello di storia, ma come ho accennato prima, ho una piccola fissazione riguardante i momenti "fisici" (non so più come definirli senza sembrare una completa maniaca LOL). Mi piace tantissimo quando sono dettagliati, graduali; insomma, quando viene dedicato loro il giusto spazio, soprattutto ai baci. Se invece un bacio viene liquidato in una vignetta piccola e si passa da loro mezzi svestiti al già "darci dentro", questo non mi soddisfa appieno. Sia chiaro, non pretendo una cosa iper-dettagliata con tanto di visuale colonscopica alla Ogeretsu o alla messa in piazza di tutte le grazie in stile Yamane. Ci sono certi shounen-ai dove a malapena c’è un abbraccio o un bacetto, però se certi momenti sono trattati al meglio, riescono ad emozionare un miliardo di volte in più rispetto a una scena spinta. Il motivo? Perché nonostante gli yaoi siano spesso definiti robetta pornografica, a me ciò che sempre colpisce maggiormente e mi ha portato ad innamorarmi perdutamente di questo genere, sono e rimarranno sempre la storia e i personaggi. Opere con scene di sesso esplicito e dettagliato senza una trama e caratterizzazione dei personaggi possono andar bene talvolta per toglierci certi pruriti, ma un'opera ti si scolpirà nel cuore solo nel momento in cui la storia ti trapela nella pelle, i personaggi ti si amalgamano nell'anima. E il fatto che spesso mi ritrovi a commuovermi, emozionarmi come un'imbecille o addirittura a piangere come una fontana provando un groviglio di sentimenti assurdi dopo aver letto un BL non può che essere la prova di questo. E il top del top, a mio avviso, è quando in storie del genere, nel momento in cui sono presenti dei momenti fisici, l’autrice riesce a gestirli magistralmente, perché non sono semplici scenette di fanservice o di contentino, ma sono i momenti in cui l'amore dei protagonisti viene a consolidarsi, dove possiamo goderci in pieno le loro emozioni, reazioni, sentimenti, soprattutto se hanno un certo tipo di trascorso.
Quindi sì, la mia volontà di avere delle scene intime graduali, ben gestite, approfondite, non è un semplice desiderio voyeuristico, ma la voglia di crogiolarmi nelle loro espressioni, pensieri, emozioni, ancora più se si tratta di storie slow-burn come questa dove certi momenti sono stati a lungo agognati da uno dei personaggi. (Come in questo caso: Deguchi ha sognato per anni di poter stare al fianco di Onoda e di ricevere le sue attenzioni, possiamo anche solo immaginare l’intensità di ciò che ha provato nel momento in cui questo si è realizzato?)
Quindi, ricapitolando, questo piccolo neo che ha influenzato un po’ la valutazione (un 8 anziché un 9 o addirittura un 10!) è dovuto a questa mia fissazione, ma sia chiaro: la Yoneda ha trattato decentemente certi momenti e non sono stati del tutto affrettati, però, sempre dal mio punto di vista e per i miei gusti, non sono stati affrontati con tutta la calma e spazio che avrei desiderato (in realtà, ho percepito la stessa cosa anche in "Non mi farò coinvolgere", e lì il sesso, almeno inizialmente, è proprio il collante della loro relazione, quindi forse fa proprio parte dello stile dell’autrice; questo “vedo/non vedo, capisco cosa fanno ma non tanto quanto vorrei.”) Giusto per farvi capire, prendendo un altro manga BL ad esempio (non per fare paragoni per carità, che è brutta cosa, ma solo per darvi un’idea delle mie preferenze), io ho adorato alla follia i baci in "Does the flower blossom"; tavole e tavole dedicate ai loro momenti di tenerezza e ai baci, carezze, piccoli gesti di dolcezza… ah, mi sciolgo al solo pensarci!
Ebbene, confesso che in questo caso, mi sono sciolta molto ma molto di più per i dialoghi e i contatti ricchi di struggente trepidazione che avvengono nella prima parte, quando ancora si era “nell’attesa del piacere”; molto più rispetto a quando il piacere stesso arriva. (Poi magari è solo un problema mio che me la godo molto di più ad aspettare il piacere che non durante il piacere stesso…)
Parlando dell'edizione italiana della Flashbook, confesso che ho trovato decisamente superiore questa a "Non mi farò coinvolgere", soprattutto per via della qualità della stampa. Nell'opera precedente, infatti, quest’ultima non era il massimo, soprattutto per quanto riguarda le pagine che aprono i capitoli, a guardarle sembrava quasi di aver perso 5 diottrie tutte d'un colpo. In "Eppure sogno un dolce amore" invece, il problema NON l'ho percepito così tanto e, anzi, ha addirittura una bellissima prima a pagina a colori (a qualcuno potrà sembrare poca roba, ma visto gli standard a cui siamo abituate, è una cosa che ho apprezzato tantissimo!) L'adattamento italiano l'ho trovato ottimo, in entrambe le opere (l'unica cosa che mi ha lasciato leggermente perplessa è stato l'uso di "fraintesi" al posto di "fraintendimenti" in questo volume, in ben due occasioni... e il fatto che alcune pagine mi sembravano tagliate male, visto che alcune battute fuori dai balloon erano leggibili solo per metà. Però ecco, nel complesso niente di stratosferico, sinceramente sono cose che non mi hanno dato particolare fastidio.)
In definitiva, lo consiglio? Assolutamente sì, e ancor meglio se leggete prima "Non mi farò coinvolgere". Sebbene quest’opera sia fruibile anche singolarmente, ci sono diversi rimandi che si riescono a cogliere e apprezzare maggiormente se si viene dalla lettura del primo, soprattutto le scene riguardanti Shima. Senza contare che quando compare finalmente anche Togawa vi si potrà stampare in faccia un grande sorriso beota, come è successo alla sottoscritta!
Tutta la prima metà dell'albo è contraddistinta da questo struggente mal d'amore e io l'ho ADORATA. Sì, l’ho adorata in caratteri mega-maiuscoli. Davvero, ho un debole assurdo per questo genere di storie; datemi un personaggio innamorato perso di un altro che crede di non avere speranze e si strugge e ri-strugge per lui, per più tempo questo succede, poi, meglio è, e io sono in paradiso. Ho amato il modo in cui la Yoneda ha rappresentato certe scene, la sofferenza di Deguchi, la sua struggente vulnerabilità che tenta di celare in tutti i modi e, finalmente, il momento in cui la sua maschera inizia a cadere a pezzi ed è inevitabile che i suoi sentimenti vengano allo scoperto. Mi sono praticamente consumata gli occhi a leggere e rileggere certe scene prima di procedere con la lettura dei capitoli della seconda metà dell'opera.
E non solo; prima di proseguire la lettura, dopo che l'ennesimo momento topico mi aveva fatto morire di trepidazione e sentivo che si entrava nella parte dove dopo tutto quel patimento e struggimento, qualcosa si sarebbe smosso, mi sono ritrovata a fare preghiere pagane senza manco accorgermene; "Oh, dea del BL, concedimi la grazia di scene intime all'altezza. Grazie."
Dovete sapere che questa è una mia particolare fissazione, riguardante non solo eventuali scene "hot", ma soprattutto i baci. Diciamo che sono stata esaudita solo in parte, perché nonostante la seconda parte non abbia affrettato "certi momenti" e abbia trattato il loro avvicinamento fisico con un ritmo giusto e adatto alla situazione, avrei voluto tantissimo che si fosse dedicato più spazio sia ai baci che ai loro momenti "privati" (in camera da letto, insomma.) Non fraintendetemi; la seconda parte risulta più che soddisfacente e onestamente non si può chiedere di meglio a livello di storia, ma come ho accennato prima, ho una piccola fissazione riguardante i momenti "fisici" (non so più come definirli senza sembrare una completa maniaca LOL). Mi piace tantissimo quando sono dettagliati, graduali; insomma, quando viene dedicato loro il giusto spazio, soprattutto ai baci. Se invece un bacio viene liquidato in una vignetta piccola e si passa da loro mezzi svestiti al già "darci dentro", questo non mi soddisfa appieno. Sia chiaro, non pretendo una cosa iper-dettagliata con tanto di visuale colonscopica alla Ogeretsu o alla messa in piazza di tutte le grazie in stile Yamane. Ci sono certi shounen-ai dove a malapena c’è un abbraccio o un bacetto, però se certi momenti sono trattati al meglio, riescono ad emozionare un miliardo di volte in più rispetto a una scena spinta. Il motivo? Perché nonostante gli yaoi siano spesso definiti robetta pornografica, a me ciò che sempre colpisce maggiormente e mi ha portato ad innamorarmi perdutamente di questo genere, sono e rimarranno sempre la storia e i personaggi. Opere con scene di sesso esplicito e dettagliato senza una trama e caratterizzazione dei personaggi possono andar bene talvolta per toglierci certi pruriti, ma un'opera ti si scolpirà nel cuore solo nel momento in cui la storia ti trapela nella pelle, i personaggi ti si amalgamano nell'anima. E il fatto che spesso mi ritrovi a commuovermi, emozionarmi come un'imbecille o addirittura a piangere come una fontana provando un groviglio di sentimenti assurdi dopo aver letto un BL non può che essere la prova di questo. E il top del top, a mio avviso, è quando in storie del genere, nel momento in cui sono presenti dei momenti fisici, l’autrice riesce a gestirli magistralmente, perché non sono semplici scenette di fanservice o di contentino, ma sono i momenti in cui l'amore dei protagonisti viene a consolidarsi, dove possiamo goderci in pieno le loro emozioni, reazioni, sentimenti, soprattutto se hanno un certo tipo di trascorso.
Quindi sì, la mia volontà di avere delle scene intime graduali, ben gestite, approfondite, non è un semplice desiderio voyeuristico, ma la voglia di crogiolarmi nelle loro espressioni, pensieri, emozioni, ancora più se si tratta di storie slow-burn come questa dove certi momenti sono stati a lungo agognati da uno dei personaggi. (Come in questo caso: Deguchi ha sognato per anni di poter stare al fianco di Onoda e di ricevere le sue attenzioni, possiamo anche solo immaginare l’intensità di ciò che ha provato nel momento in cui questo si è realizzato?)
Quindi, ricapitolando, questo piccolo neo che ha influenzato un po’ la valutazione (un 8 anziché un 9 o addirittura un 10!) è dovuto a questa mia fissazione, ma sia chiaro: la Yoneda ha trattato decentemente certi momenti e non sono stati del tutto affrettati, però, sempre dal mio punto di vista e per i miei gusti, non sono stati affrontati con tutta la calma e spazio che avrei desiderato (in realtà, ho percepito la stessa cosa anche in "Non mi farò coinvolgere", e lì il sesso, almeno inizialmente, è proprio il collante della loro relazione, quindi forse fa proprio parte dello stile dell’autrice; questo “vedo/non vedo, capisco cosa fanno ma non tanto quanto vorrei.”) Giusto per farvi capire, prendendo un altro manga BL ad esempio (non per fare paragoni per carità, che è brutta cosa, ma solo per darvi un’idea delle mie preferenze), io ho adorato alla follia i baci in "Does the flower blossom"; tavole e tavole dedicate ai loro momenti di tenerezza e ai baci, carezze, piccoli gesti di dolcezza… ah, mi sciolgo al solo pensarci!
Ebbene, confesso che in questo caso, mi sono sciolta molto ma molto di più per i dialoghi e i contatti ricchi di struggente trepidazione che avvengono nella prima parte, quando ancora si era “nell’attesa del piacere”; molto più rispetto a quando il piacere stesso arriva. (Poi magari è solo un problema mio che me la godo molto di più ad aspettare il piacere che non durante il piacere stesso…)
Parlando dell'edizione italiana della Flashbook, confesso che ho trovato decisamente superiore questa a "Non mi farò coinvolgere", soprattutto per via della qualità della stampa. Nell'opera precedente, infatti, quest’ultima non era il massimo, soprattutto per quanto riguarda le pagine che aprono i capitoli, a guardarle sembrava quasi di aver perso 5 diottrie tutte d'un colpo. In "Eppure sogno un dolce amore" invece, il problema NON l'ho percepito così tanto e, anzi, ha addirittura una bellissima prima a pagina a colori (a qualcuno potrà sembrare poca roba, ma visto gli standard a cui siamo abituate, è una cosa che ho apprezzato tantissimo!) L'adattamento italiano l'ho trovato ottimo, in entrambe le opere (l'unica cosa che mi ha lasciato leggermente perplessa è stato l'uso di "fraintesi" al posto di "fraintendimenti" in questo volume, in ben due occasioni... e il fatto che alcune pagine mi sembravano tagliate male, visto che alcune battute fuori dai balloon erano leggibili solo per metà. Però ecco, nel complesso niente di stratosferico, sinceramente sono cose che non mi hanno dato particolare fastidio.)
In definitiva, lo consiglio? Assolutamente sì, e ancor meglio se leggete prima "Non mi farò coinvolgere". Sebbene quest’opera sia fruibile anche singolarmente, ci sono diversi rimandi che si riescono a cogliere e apprezzare maggiormente se si viene dalla lettura del primo, soprattutto le scene riguardanti Shima. Senza contare che quando compare finalmente anche Togawa vi si potrà stampare in faccia un grande sorriso beota, come è successo alla sottoscritta!