Recensione
Attenzione possibili spoiler!!
Florida 2011, la sesta serie di JoJo vede protagonista Jolyne Cujoh figlia di Jotaro Kujo che si ritrova ingiustamente detenuta nel carcere di Green dolphin Street incastrata da un piano archittetato dal cappellano del carcere nonchè antagonista della serie Enrico Pucci, ovvero un vecchio amico di Dio Brando.
Jolyne è una ragazza "normale" tuttavia il primo impatto che mi ha dato come personaggio è quello di una ragazza ingenua ma al tempo stesso piantagrane, cresciuta commettendo piccoli reati qua e la per attirare l'attenzione di suo padre,amareggiata dalla mancanza di quest'ultimo nella sua vita.
In carcere Jolyne grazie all'aiuto di suo padre diventerà portatrice dello stand Stone Free tramite la freccia a differenza degli altri jojo; il potere è una corda umanoide in grado di sferrare pugni potenti almeno quanto quelli di Star Platinum nel raggio di due metri, a distanza la corda può districare il suo corpo permettendole di ascoltare conversazioni e fuggire in spazi angusti.
Nel carcere si formerà una squadra di guerrieri stand detenuti composta da Hermes Costello, Emporio, Foo Fighter (un accumulo di Plancton), Narciso Anasui (che inizialmente viene presentato come donna) e Wheater Report.
Per quanto riguarda la parte che si svolge nel penitenziario la trovo semplicemente fantastica, gli stand e la memoria sotto forma di dischi è un idea veramente ben riuscita da parte di Araki, i detenuti e le guardie rese (quasi tutte) nemici stand da Whitesnake, lo stand di Padre Pucci che Jolyne & Co.stanno cercando di fermare per impedirgli di raggiungere il suo scopo danno cosi il via a combattimenti adrenalinici, splatter pieni di suspense e strategia in perfetto stile Arakiano, che in questa serie nei livelli di abilità stand si è veramente superato nella bizzarria e assurdità in situazioni claustrofobiche che riescono a tenerti col fiato sospeso durante i vari scontri e incollato al manga pagina dopo pagina.
Nella parte dell'evasione dal Green Dolphin Street Araki ha avuto nuovamente un ottima idea con i figli di DIO, sia per i poteri stand che hanno che per la caraterizzazione dei personaggi, c'è da dire che questa parte nonostante sia una corsa agli ostacoli riesce a catturare il lettore per la singolarità dei poteri stand e per come vengono affrontati e sconfitti da Jolyne & Co.
La conclusione è davvero inaspettata, per me è stato bello vedere come dopo lo scontro critico contro made in haven il finale di jojo: WHAT A WONDERFUL WORLD !
Le tavole di Araki risultano abbastanza confusionarie, al punto di starci incollato sopra per capire bene gli avvenimenti ma ci si abitua, per me qui Araki ha sfiorato la perfezione 9,5 è il voto!
Florida 2011, la sesta serie di JoJo vede protagonista Jolyne Cujoh figlia di Jotaro Kujo che si ritrova ingiustamente detenuta nel carcere di Green dolphin Street incastrata da un piano archittetato dal cappellano del carcere nonchè antagonista della serie Enrico Pucci, ovvero un vecchio amico di Dio Brando.
Jolyne è una ragazza "normale" tuttavia il primo impatto che mi ha dato come personaggio è quello di una ragazza ingenua ma al tempo stesso piantagrane, cresciuta commettendo piccoli reati qua e la per attirare l'attenzione di suo padre,amareggiata dalla mancanza di quest'ultimo nella sua vita.
In carcere Jolyne grazie all'aiuto di suo padre diventerà portatrice dello stand Stone Free tramite la freccia a differenza degli altri jojo; il potere è una corda umanoide in grado di sferrare pugni potenti almeno quanto quelli di Star Platinum nel raggio di due metri, a distanza la corda può districare il suo corpo permettendole di ascoltare conversazioni e fuggire in spazi angusti.
Nel carcere si formerà una squadra di guerrieri stand detenuti composta da Hermes Costello, Emporio, Foo Fighter (un accumulo di Plancton), Narciso Anasui (che inizialmente viene presentato come donna) e Wheater Report.
Per quanto riguarda la parte che si svolge nel penitenziario la trovo semplicemente fantastica, gli stand e la memoria sotto forma di dischi è un idea veramente ben riuscita da parte di Araki, i detenuti e le guardie rese (quasi tutte) nemici stand da Whitesnake, lo stand di Padre Pucci che Jolyne & Co.stanno cercando di fermare per impedirgli di raggiungere il suo scopo danno cosi il via a combattimenti adrenalinici, splatter pieni di suspense e strategia in perfetto stile Arakiano, che in questa serie nei livelli di abilità stand si è veramente superato nella bizzarria e assurdità in situazioni claustrofobiche che riescono a tenerti col fiato sospeso durante i vari scontri e incollato al manga pagina dopo pagina.
Nella parte dell'evasione dal Green Dolphin Street Araki ha avuto nuovamente un ottima idea con i figli di DIO, sia per i poteri stand che hanno che per la caraterizzazione dei personaggi, c'è da dire che questa parte nonostante sia una corsa agli ostacoli riesce a catturare il lettore per la singolarità dei poteri stand e per come vengono affrontati e sconfitti da Jolyne & Co.
La conclusione è davvero inaspettata, per me è stato bello vedere come dopo lo scontro critico contro made in haven il finale di jojo: WHAT A WONDERFUL WORLD !
Le tavole di Araki risultano abbastanza confusionarie, al punto di starci incollato sopra per capire bene gli avvenimenti ma ci si abitua, per me qui Araki ha sfiorato la perfezione 9,5 è il voto!