Recensione
B: The Beginning
7.0/10
Recensione di Lucalucalucaluca
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Attenzione: la recensione contiene spoiler!
"B: The Beginning" è una serie del 2018, originale Netflix. La storia ruota attorno a due personaggi principali, Keith Flick, un investigatore geniale (della serie che, se Holmes riconosceva tutti i fanghi di Londra, questo qui con delle formule matematiche riesce a capire tutte le variabili in gioco nei vari casi), e Killer B, omicida misterioso e giustiziere. Loro due agiscono sempre in relazione ad avvenimenti passati e con spirito di vendetta non indifferente. Il fatto stesso che questo passato sia poi rivelato, non del tutto, un po' alla volta nei vari episodi fa sì che si abbia un certo alone di mistero intorno a queste due figure.
I "buoni" della situazione sono i RIS mentre il dipartimento centrale della polizia reale rappresenta la parte corrotta delle forze dell'ordine (non vi vengono in mente Gendarmeria centrale e Corpo di Ricerca di AOT?) che nascondono nell'ombra i Market Maker, organizzazione che agisce nell'ombra ed è formata da esseri umani modificati, i Reggie.
Al contrario di tutti gli altri, però, due (o tre) personaggi (tra cui Killer B) non sono Reggie, ma esseri antropomorfi del passato riportati in vita (anche se non si capisce bene se siano delle sorte di cloni o esseri redivivi). Tutti questi, ed altri personaggi (come Lyly) intersecano le loro storie e i loro obiettivi in una trama che non si riesce a sbrogliare del tutto, che è interessante ma che vuole inserire troppe cose in pochi episodi, dovendo quindi introdurre delle soluzioni un po' troppo veloci e che rovinano l'alone di mistero, talvolta quasi thriller, che si forma grazie a storie antiche che si mischiano con fantascienza, investigazione, poteri speciali, sentimenti, pazzia. Alcune scene sono davvero davvero inutili, alcuni personaggi che dovrebbero essere gli antagonisti principali sono senza un vero background. Il finale, non solo aperto, ma così rapido e gioioso mi ha un po' deluso... un po' tanto.
Il comparto tecnico è molto buono. L'opening è molto particolare e verso gli ultimi episodi acquista anche un senso un po' chiarificatore. Il chara design è soddisfacente e molte animazioni sono davvero fluide, coinvolgenti ed esprimono bene i concetti di agilità e potenza.
"B: The Beginning" è una serie del 2018, originale Netflix. La storia ruota attorno a due personaggi principali, Keith Flick, un investigatore geniale (della serie che, se Holmes riconosceva tutti i fanghi di Londra, questo qui con delle formule matematiche riesce a capire tutte le variabili in gioco nei vari casi), e Killer B, omicida misterioso e giustiziere. Loro due agiscono sempre in relazione ad avvenimenti passati e con spirito di vendetta non indifferente. Il fatto stesso che questo passato sia poi rivelato, non del tutto, un po' alla volta nei vari episodi fa sì che si abbia un certo alone di mistero intorno a queste due figure.
I "buoni" della situazione sono i RIS mentre il dipartimento centrale della polizia reale rappresenta la parte corrotta delle forze dell'ordine (non vi vengono in mente Gendarmeria centrale e Corpo di Ricerca di AOT?) che nascondono nell'ombra i Market Maker, organizzazione che agisce nell'ombra ed è formata da esseri umani modificati, i Reggie.
Al contrario di tutti gli altri, però, due (o tre) personaggi (tra cui Killer B) non sono Reggie, ma esseri antropomorfi del passato riportati in vita (anche se non si capisce bene se siano delle sorte di cloni o esseri redivivi). Tutti questi, ed altri personaggi (come Lyly) intersecano le loro storie e i loro obiettivi in una trama che non si riesce a sbrogliare del tutto, che è interessante ma che vuole inserire troppe cose in pochi episodi, dovendo quindi introdurre delle soluzioni un po' troppo veloci e che rovinano l'alone di mistero, talvolta quasi thriller, che si forma grazie a storie antiche che si mischiano con fantascienza, investigazione, poteri speciali, sentimenti, pazzia. Alcune scene sono davvero davvero inutili, alcuni personaggi che dovrebbero essere gli antagonisti principali sono senza un vero background. Il finale, non solo aperto, ma così rapido e gioioso mi ha un po' deluso... un po' tanto.
Il comparto tecnico è molto buono. L'opening è molto particolare e verso gli ultimi episodi acquista anche un senso un po' chiarificatore. Il chara design è soddisfacente e molte animazioni sono davvero fluide, coinvolgenti ed esprimono bene i concetti di agilità e potenza.