Recensione
Voglio iniziare col bloccare i pregiudizi che potrebbero esserci alla vista del voto. Ho amato alla follia “Oregairu” ed è stato nella top 5 dei miei anime preferiti di sempre, ma purtroppo questo fino alla terza e ultima stagione.
Non ci sarà trama o presentazione dei personaggi, perché chi è qui saprà sicuramente cos’è “Oregairu”, perciò passo alle critiche...
Il comparto sonoro è azzeccato come sempre, quindi nulla di cui discutere. Nel comparto visivo direi che, nonostante siano passati circa quattro anni, non vi sono grandi differenze con la stagione precedente, i disegni sono ben fatti.
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
Ma passiamo alla storia. Subito all’inizio notiamo in Hikki un cambiamento nel suo modo di relazionarsi con gli altri, questo però avviene in modo quasi innaturale, come se fosse successo qualcosa dietro lo schermo che lo spettatore non ha visto; non è un gran male, però mi ha lasciato un pochino a bocca asciutta.
Peggiore è invece l’aver tagliato/non approfondito diverse cose, come Iroha e i suoi sentimenti; Saki è stata completamente tagliata (cos’era quel “Ti amo” fuori contesto!?), il passato tra Haruno, Hayato e Yukino mai spiegato davvero, l’addio alla sensei è stato senza sentimenti (Hikki ha pianto per la senpai ma non per la sensei, che è stata la sua guida per tutto il tempo... Boh!). Insomma, cose per cui è stato creato un certo hype, e poi sono cadute nel dimenticatoio.
Arrivando alla conclusione dell’opera, avviene secondo me la cosa peggiore... Amanti di Yukino mi dispiace, ma la fine non ha senso! Hikki non ha fatto altro che cercare qualcosa di reale, per poi fare un balzo indietro e vanificare tutti gli sforzi fatti finora. A Yukino e Yui piace Hikki, ma Hikki non ha mai dato una risposta vera ed è stato costretto a scegliere Yukino: purtroppo questa è la verità, e l’anime lo dice chiaramente. Yukino ha cercato di spezzare la relazione, perché frequentare la migliore amica che sta con il ragazzo di cui si è innamorati è impossibile. Yui, d’altro canto, non voleva porre fine a tutto e quindi ha detto che, pur di rimanere tutti e tre insieme, avrebbe accettato una relazione fra Hikki e Yukino. In parole povere, l’unico modo per non rompere il trio è stato per Hikki scegliere Yukino. Alla fine Yui è stata la brava ragazza e, come le ha anche detto Haruno, è stata la più matura, ma che questo l’avrebbe fatta soffrire, perché si è sacrificata. Cosa peggiore è stata la confessione: lui ha detto che si sarebbe autodistrutto, diventando miserabile per far crescere/elevare lei... Tutti i progressi fatti da lui sono svaniti, torna alle origini di quando si sacrificava per gli altri, insomma, nulla di reale! Credo che, nello scrivere la conclusione, l’autore sia stato influenzato da qualcuno, perché se no gli ultimi atti non si spiegano.
Conclusione: opera bella, che fa riflettere, con personaggi caratterizzati bene ma che alla fine cade nel cliché della best girl più carina della scuola e del best boy seduto accanto alla finestra e amato dalle ragazze più popolari.
Non ci sarà trama o presentazione dei personaggi, perché chi è qui saprà sicuramente cos’è “Oregairu”, perciò passo alle critiche...
Il comparto sonoro è azzeccato come sempre, quindi nulla di cui discutere. Nel comparto visivo direi che, nonostante siano passati circa quattro anni, non vi sono grandi differenze con la stagione precedente, i disegni sono ben fatti.
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
Ma passiamo alla storia. Subito all’inizio notiamo in Hikki un cambiamento nel suo modo di relazionarsi con gli altri, questo però avviene in modo quasi innaturale, come se fosse successo qualcosa dietro lo schermo che lo spettatore non ha visto; non è un gran male, però mi ha lasciato un pochino a bocca asciutta.
Peggiore è invece l’aver tagliato/non approfondito diverse cose, come Iroha e i suoi sentimenti; Saki è stata completamente tagliata (cos’era quel “Ti amo” fuori contesto!?), il passato tra Haruno, Hayato e Yukino mai spiegato davvero, l’addio alla sensei è stato senza sentimenti (Hikki ha pianto per la senpai ma non per la sensei, che è stata la sua guida per tutto il tempo... Boh!). Insomma, cose per cui è stato creato un certo hype, e poi sono cadute nel dimenticatoio.
Arrivando alla conclusione dell’opera, avviene secondo me la cosa peggiore... Amanti di Yukino mi dispiace, ma la fine non ha senso! Hikki non ha fatto altro che cercare qualcosa di reale, per poi fare un balzo indietro e vanificare tutti gli sforzi fatti finora. A Yukino e Yui piace Hikki, ma Hikki non ha mai dato una risposta vera ed è stato costretto a scegliere Yukino: purtroppo questa è la verità, e l’anime lo dice chiaramente. Yukino ha cercato di spezzare la relazione, perché frequentare la migliore amica che sta con il ragazzo di cui si è innamorati è impossibile. Yui, d’altro canto, non voleva porre fine a tutto e quindi ha detto che, pur di rimanere tutti e tre insieme, avrebbe accettato una relazione fra Hikki e Yukino. In parole povere, l’unico modo per non rompere il trio è stato per Hikki scegliere Yukino. Alla fine Yui è stata la brava ragazza e, come le ha anche detto Haruno, è stata la più matura, ma che questo l’avrebbe fatta soffrire, perché si è sacrificata. Cosa peggiore è stata la confessione: lui ha detto che si sarebbe autodistrutto, diventando miserabile per far crescere/elevare lei... Tutti i progressi fatti da lui sono svaniti, torna alle origini di quando si sacrificava per gli altri, insomma, nulla di reale! Credo che, nello scrivere la conclusione, l’autore sia stato influenzato da qualcuno, perché se no gli ultimi atti non si spiegano.
Conclusione: opera bella, che fa riflettere, con personaggi caratterizzati bene ma che alla fine cade nel cliché della best girl più carina della scuola e del best boy seduto accanto alla finestra e amato dalle ragazze più popolari.