Recensione
Demon Slayer
6.0/10
Recensione di mizu_kagamino
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho visto "Demon Slayer" più di un anno fa su VVVVID in simulcast. A quei tempi l'ho trovato spettacolare e l'ho ritenuto un capolavoro; purtroppo, rivedendolo adesso, ho capito quanto superficialmente io l'abbia visto. Durante il corso di tutta l'opera molto probabilmente vi ritroverete a pensare fra voi stessi: "Ma... va beh", con un sospiro di sconforto.
Partendo dalla trama promettente, che non si distingue molto dagli altri shounen moderni (vorrei ricordarvi che "shounen" non è un genere ma un target), le premesse sembravano ottime, purtroppo però si è rivelato un anime abbastanza banale e per nulla interessante. Non riesco ancora a capire come abbia avuto tutto questo successo (forse per la Ufotable, forse per Nezuko), dato che ogni cosa in questo anime si è già vista in altre opere del suo stesso genere.
Zenitsu è praticamente la copia di Mineta, solo leggermente più carino, mentre Inosuke è palesemente Bakugo, ma meno accidioso. Il protagonista Tanjiro, invece, è un Gary Stu all'ennesima potenza: qualsiasi cosa succede, lui vince sempre, non ha praticamente difetti e l'unica sua caratteristica è essere buono come il pane. Non si arrabbia mai sul serio, diventa solo un po' arrogante, nemmeno quando Zenitsu corre dietro a sua sorella come un disperato. Ci sono power up a caso e senza un minimo di allenamento.
Ma la cosa più fastidiosa è che l'autrice vuole farci costantemente simpatizzare con i demoni: ora spiegatemi perché dovrei amare un demone che ha costretto altri cinque a fingere di fare la famiglia, ha ucciso un sacco di persone, però ha avuto una brutta vita. No, non funziona così, qualunque umano mostratoci nella serie ha perso qualcosa di importante, però nonostante questo è rimasto comunque buono. Quel demone invece si è lasciato andare alla debolezza senza un minimo di confronto interiore, però no, poverino!
Tutto sommato, "Demon Slayer" è un'opera carina, le OST sono pazzesche come lo sono le animazioni. Ma qualcuno che ha un minimo di esperienza con il genere lo troverà abbastanza dimenticabile.
Ho visto "Demon Slayer" più di un anno fa su VVVVID in simulcast. A quei tempi l'ho trovato spettacolare e l'ho ritenuto un capolavoro; purtroppo, rivedendolo adesso, ho capito quanto superficialmente io l'abbia visto. Durante il corso di tutta l'opera molto probabilmente vi ritroverete a pensare fra voi stessi: "Ma... va beh", con un sospiro di sconforto.
Partendo dalla trama promettente, che non si distingue molto dagli altri shounen moderni (vorrei ricordarvi che "shounen" non è un genere ma un target), le premesse sembravano ottime, purtroppo però si è rivelato un anime abbastanza banale e per nulla interessante. Non riesco ancora a capire come abbia avuto tutto questo successo (forse per la Ufotable, forse per Nezuko), dato che ogni cosa in questo anime si è già vista in altre opere del suo stesso genere.
Zenitsu è praticamente la copia di Mineta, solo leggermente più carino, mentre Inosuke è palesemente Bakugo, ma meno accidioso. Il protagonista Tanjiro, invece, è un Gary Stu all'ennesima potenza: qualsiasi cosa succede, lui vince sempre, non ha praticamente difetti e l'unica sua caratteristica è essere buono come il pane. Non si arrabbia mai sul serio, diventa solo un po' arrogante, nemmeno quando Zenitsu corre dietro a sua sorella come un disperato. Ci sono power up a caso e senza un minimo di allenamento.
Ma la cosa più fastidiosa è che l'autrice vuole farci costantemente simpatizzare con i demoni: ora spiegatemi perché dovrei amare un demone che ha costretto altri cinque a fingere di fare la famiglia, ha ucciso un sacco di persone, però ha avuto una brutta vita. No, non funziona così, qualunque umano mostratoci nella serie ha perso qualcosa di importante, però nonostante questo è rimasto comunque buono. Quel demone invece si è lasciato andare alla debolezza senza un minimo di confronto interiore, però no, poverino!
Tutto sommato, "Demon Slayer" è un'opera carina, le OST sono pazzesche come lo sono le animazioni. Ma qualcuno che ha un minimo di esperienza con il genere lo troverà abbastanza dimenticabile.