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8.0/10
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Film del 2019 della Koch Media e importata in Italia dalla Anime Factory, società cinematografica il cui nome è già una garanzia.
Rispetto al CGI, l'animazione tradizionale è per gli occhi molto più gradevole, e quindi mi auguro che nel tempo migliori o comunque non sostituisca quest'ultima. Tuttavia l'anime, interamente in CGI, è risultato decisamente un bel lavoro e, a parte qualche momento nei primi istanti del film specialmente quelli in cui Katagaki (il protagonista maschile) corre e qualche altro sporadico momento successivo dove l'utilizzo del CGI non è risultato dei migliori, l'animazione era per lo più fluida e piacevole alla vista. Rimane il tipico problema degli occhi dei personaggi spenti e privi di emozione tipici di qualsiasi film prodotto con questa tipologia di animazione.
Per quanto riguarda la storia in sé, l'idea è interessante ma purtroppo non nuova. Si tratta di un tipo di storia fatto e rifatto e alcuni dei titoli, tra cui cito "Your Name" e "Steins; gate", condividono diversi punti comuni. Non vado ad elencarli, per evitare lo spoiler.

L'inizio tranquillo è da tipica storia adolescenziale mista tra difficoltà sociali e amori non ancora corrisposti e che per nulla preannunciano dei numerosi colpi di scena che avvengono successivamente nel corso del film. Non mancano nemmeno le scene stravolgenti che possono far sfuggire la lacrimuccia.
Bella l'idea del titolo del film di cui l'ingenuo spettatore, me compreso, non può subito cogliere il significato. Mi spiego: in informatica "Hello World" è il nome che viene dato ad un programma dimostrativo frequentemente utilizzato nella didattica di base, che produce come risultato - output - la scritta "Hello, world!" (info presa da wikipedia).
Le musiche aiutano notevolmente ad alimentare i climax del film. L'artista delle canzoni, Nulbarich, ha creato dei brani forti che caricano il film nei momenti necessari, e aumentano il grado di emozione che la scena può darti!

I personaggi principali sono ben costruiti. Il protagonista maschile adolescente è colui su cui gira attorno la storia e a cui viene data una crescita continua fino a raggiunge una maturità più che soddisfacente. Non cresce allo stesso modo la protagonista femminile, ma come compagna del protagonista è un personaggio ben azzeccato. Il terzo personaggio protagonista, ovvero il ragazzo dal futuro, è carismatico, determinato a raggiungere il proprio obbiettivo, ma comunque buono e altruista. Probabilmente il migliore tra i personaggi e a cui andrebbe il merito della storia. Lo potremmo definire il treno trainante senza cui gli altri protagonisti non funzionerebbero.
Stonano i personaggi secondari, banali e irrilevanti. Si va da compagni di classe che non danno un gran senso alla storia e che per qualche motivo viene dato spazio, a scienziati che sono completamente irresponsabili e superficiali su un progetto che ha rischiato di distruggere la città di Kyoto. L'antagonista, che risulta chiaro fin dal momento in cui viene presentato allo spettatore per la prima volta, stona ancora più dei personaggi secondari. L'aspetto animalesco lo rende poco serio e lontano dal genere meccanico-informatico che sarebbe dovuto essere (poi qui va a gusti, ma un bot-antivirus dovrebbe essere robotico).

In conclusione il film è bello, anzi, molto bello. Lo riguarderò sicuramente un'altra volta e lo consiglierò ad altri appassionati. La conclusione è confusionaria ma anche qua si rimane a bocca aperta.
A metterlo ai voti, a mio umile parere, un otto lo merita pienamente, ma non potrei dare un voto più alto per un riciclo di "idee" provenienti da altri film.