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"Nadia - Il mistero della pietra azzurra" ("Fushigi no Umi no Nadia") è un anime del 1990 prodotto dallo studio Gainax e supervisionato/diretto da Hideaki Anno, alla sua seconda regia di una serie televisiva.
Proprio la direzione a cura del padre di "Neon Genesis Evangelion" è stato il motivo che mi ha spinto a recuperare questa serie di trentanove episodi.

Parto dicendo che ho trovato questa serie gradevole, e, nonostante l'età, ne ho apprezzato la visione. Il maggior fattore negativo riscontrato sta però nella instabilità generale del prodotto nel corso dei vari episodi, sia per quanto riguarda la scrittura e trama che per la qualità tecnica. Ma andiamo con ordine.

L'anime racconta la storia dei nostri due protagonisti, Nadia e Jean, che, dopo essersi incontrati all'Esposizione Universale di Parigi del 1889, intraprenderanno un viaggio alla scoperta del passato di Nadia e del mistero della pietra azzurra che porta al collo.

La serie parte leggermente in sordina, ma dopo qualche episodio arrivano dei buoni spunti (la serie è liberamente ispirata al romanzo "20.000 leghe sotto i mari") e si fa interessante. In seguito a questa parte però, l'anime cala, portandoci numerosi episodi in gran parte riempitivi (filler) che poco servono allo sviluppo della trama.
Questa poi si riprenderà, assumendo anche toni drammatici, nella parte centrale della serie, per poi calare a picco, in particolare nella parte subito precedente ai quattro episodi finali; questi rivedono di nuovo un'impennata della scrittura, anche per quanto riguarda la maturità dei temi trattati e la drammaticità dei fatti narrati.

L'approfondimento dei personaggi è anch'esso caratterizzato in modo non omogeneo: ne abbiamo infatti alcuni/e che sviluppano un carattere credibile e originale (in particolare Nadia), altri che sono principalmente un'accozzaglia di stereotipi. Punto focale della serie rimane sempre il rapporto tra il positivismo e l'entusiasmo per la scienza (impersonati principalmente da Jean) e dalla negazione e consapevolezza dei danni che quest'ultima può causare se usata in modo sbagliato.

Questo meccanismo di salite e discese si ripresenta anche per la qualità tecnica della serie: passiamo infatti da momenti tecnicamente ottimi, con animazioni pregevoli che risultano molto godibili anche viste in questi anni, a interi episodi animati davvero in modo approssimativo e legnoso, con i disegni dei visi dei personaggi che a momenti sembrano altre persone per quanto sono mal realizzati.
Da tutto ciò è chiaro come la produzione abbia deciso di allocare il budget, insufficiente a mantenere un'alta qualità per tutta la serie, su alcuni episodi chiave, lasciando gli spiccioli per gli altri.

Cenno a parer mio va fatto alla fotografia dell'anime (che, ricordo, nelle serie di animazione questa si riferisce alle fotografie che vengono fatte ai lucidi dei vari frame): in molti momenti infatti si nota una messa a fuoco non perfetta, e ciò risulta davvero molto fastidioso, visto con la qualità video attuale (probabilmente con i vecchi TV a tubo catodico la cosa non si notava).

Infine, breve rimando va fatto al comparto sonoro, che risulta buono e presenta una colonna sonora (nonché la opening e la ending) di gradevole fattura.

Tra i pro: storia interessante e con ottimi spunti; buona colonna sonora; alcuni episodi molto ben animati.

Tra i contro: qualità non costante nel corso della serie; eccessiva diluizione della storia e numerosi episodi filler; caratterizzazione dei personaggi non omogenea.

"Nadia - Il mistero della pietra azzurra " è perciò un anime che tutto sommato ho apprezzato, è ricco di ottimi presupposti e ha anche una trama interessante, ma che presenta innumerevoli difetti che ne inficiano la riuscita finale.
Per rendere questa serie un prodotto ben più pregiato, sarebbe bastato concentrare il numero di episodi, che sono troppi e ricchi di filler; a parer mio la serie sarebbe potuta durare benissimo una decina di episodi in meno (ma probabilmente si poteva condensare nei canonici venticinque/ventisei episodi) e sarebbe risultata più gradevole e con meno problemi di scarsa qualità tecnica.

Sono comunque stato contento di essermi recuperato quest’opera, che rimane comunque importante per la storia dell'animazione giapponese, e nella quale i fan di "Neon Genesis Evangelion" troveranno sicuramente molti fattori che Anno ha ripreso nella sua serie di qualche anno dopo.