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Se cercate un isekai originale e di qualità, "Re:Zero" fa sicuramente per voi.

Dal punto di vista della trama, posso dirvi che in un primo momento si rischia di rimanere spaesati, perché non è ben chiaro dove si voglia andare a parare. Ma il bello di questo anime è anche questo, ossia capire cosa nasconde la trama. Infatti, anche se non si capisce quale sia il punto di arrivo, si nota che la sceneggiatura è scritta in un modo tale da far comprendere che sia stata scritta e pianificata nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso. Tutti gli innumerevoli misteri strategicamente inseriti all’interno della narrazione, una volta svelati e ricollegati fra di loro, sveleranno il quadro completo della trama di questa opera.

Per quanto riguarda i personaggi, si può dire che, pur non essendo originalissimi dal punto di vista della caratterizzazione, risultano essere ben scritti e interessanti, non si fa quindi fatica ad empatizzare con loro. Ciliegina sulla torta, questo anime fa della contrapposizione tra momenti di gioia e momenti drammatici il suo piatto forte, infatti lo spettatore viene continuamente sorpreso dai continui cambi di mood delle scene. Il dolore è rappresentato benissimo, come è rappresentata benissimo la gioia. Il dolore è il sentiero da percorrere affinché si possa raggiungere la gioia, un sentiero lungo, quasi eterno, difficile da attraversare, che non è percorribile stando da soli, e che mette a dura prova chi lo percorre, spingendo inesorabilmente alla resa. Ma, una volta raggiunta la gioia, si può dire che tutto il dolore che è stato vissuto ha avuto un senso, e ciò fa comprendere che ne è valsa la pena non essersi arresi al dolore.

Penso che sia un anime che rappresenta bene una metafora della vita stessa, quindi ve lo consiglio.