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7.0/10
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"Death Note" è quell'esempio di "croce e delizia" che, alla fine, ti rimane impresso e il tuo primo pensiero a stagione finita è "ho visto una bella serie".
L'ho trovata buona, ma non ottima né grande serie.

La partenza è un qualcosa di ottimo: un ragazzo trova un diario che fa morire le persone di cui si conoscono volto e nome. E a questo ragazzo viene l'idea di uccidere i criminali. Una storia non complicata che è molto lineare, e risulta naturale, avendo un protagonista rancoroso. Con la sua controparte, il ragazzo che deve fermarlo, parte una competizione quasi "scacchistica" di ci si può innamorare tranquillamente, dato che sono entrambi ottimi strateghi grazie alla loro grande intelligenza. Questa prima parte di anime l'ho adorata.

[/b]Attenzione: questa parte contiene spoiler

I problemi partono subito dopo la morte della controparte del protagonista: non critico la sua morte a metà stagione, critico che non sia stato rimpiazzato con un personaggio nuovo che potesse, quantomeno, non farcelo rimpiangere!
Infatti, nella seconda parte, c'è un crollo quasi verticale della storia: i confronti tra le due controparti non è minimamente ai livelli di quelli precedenti, si perde tantissima psicologia e fanno passare il protagonista, inizialmente un folle però con una mente geniale, a un folle che passa quasi sempre per fesso.

E la gestione del Death Note, anzi, dei Death Note, tende al complesso andante, facendo perdere anche un po di credibilità alle spiegazioni date inizialmente.

Attenzione, non è un brutto anime, c'è molto di peggio, e il finale è anche molto ben fatto, però bisogna reggere le ultime 10 puntate, antecedenti all'ultima, di quasi nulla.