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8.5/10
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Serializzato sulla rivista “Afternoon” dal 1993 al 2012 e recentemente riproposto in Italia dalla Panini in una edizione deluxe da 15 volumi.

Questo manga ha come tema principale la vendetta ed è questa che giustifica il viaggio della protagonista Asano Rin, ma l’elemento più affascinante è come il sentimento di venga fatto sfumare. Con il corso della storia e quindi del tempo è naturale che si creino delle contraddizioni, dei dubbi sul proprio sentimento di vendetta violenta e l’autore Hiroaki Samura riesce perfettamente a lasciare questo senso di dubbio che diventa sempre più costante. Nella storia vengono trattati anche altri temi, come il non voler essere dimenticati, il legame tra genitori e figli o le ossessioni, ma tutto viene inteso sotto il minimo comune denominatore che il tempo fa sfumare ogni volontà e sentimento. L’emblema di questo sfumare è l’altro protagonista Manji che data la sua immortalità viene usato come una capsula del tempo e vengono affidate a lui, direttamente o indirettamente, le volontà o i ricordi, ma queste non potranno che finire scordate.

Prima di arrivare ad una tale profondità il manga ha dovuto attraversare alcune fasi, tutte ammesse dallo stesso autore nella postfazione del quindicesimo volume della “complete edition”. L’Immortale è stata la sua prima opera serializzata ed ha iniziato a scriverla quando aveva attorno ai 20 anni e pertanto pecca di inesperienza. Infatti i primi volumi contengono troppe storie frammentante che vagamente riconducono ad una storia generale e mai si sarebbe potuto immaginare il percorso che avrebbe preso la narrazione. Ad accompagnare questa frammentazione c’è un disegno sporco che aggiunge altra confusione su quella già presente, toccando picchi assoluti negli scontri che risultano incomprensibili. L’autore era un vulcano di idee e voleva disegnare tutto ciò che pensava. Con il procedere dei volumi e con la crescita del mangaka viene rifinita la storia tratteggiando un continuo chiaroscuro morale dei personaggi e viene delineato il “dubbio” come descritto precedentemente. A pari passo con la storia si evolve anche il disegno che diventa man mano più chiaro e dettagliato, sempre mantenendo lo stile a bozzetto tipico del manga.

Nella mia valutazione il manga è zavorrato dalla prima parte, i primi 5 volumi, che spesso mi hanno fatto ripensare al mio acquisto, ma ora che è terminata la pubblicazione ed ho letto tutto posso capire lo spessore di questa opera coronata dagli ultimi due volumi che hanno un livello di poesia sublime sia nella narrazione che nei disegni.