Recensione
"Seishun Buta Yarō wa Bunny Girl Senpai no Yume o Minai", o "Rascal Does Not Dream of Bunny Girl Senpai", è una serie d'animazione giapponese sviluppata dallo studio Clover Works, andata in onda durante l'autunno del 2018 e tratta dall'omonima light novel redatta a partire dal 2014 e ancora in corso, con ben nove volumi pubblicati.
Questa serie vede come protagonista Sakuta Azusagawa, uno studente che frequenta il secondo anno della scuola superiore e che dovrà far fronte a diverse problematiche legate alla sua adolescenza e a quella degli altri personaggi.
Se, come ho fatto io, pensate che si tratti solo di un sentimentale-scolastico come un altro, vi sbagliate di grosso!
Innanzitutto, bisogna dire che Sakuta è il protagonista perché è coinvolto in tutte queste stranezze che coinvolgono la sua vita, ma non per questo è il solo a doversi preoccupare o farsi carico di tali problematiche, infatti tutti i personaggi presentati svolgono il loro importantissimo ruolo sia nel momento in cui l'arco è incentrato su di loro che quando non lo è.
Prima fra tutte ritroviamo Mai Sakurajima, la cui "sindrome della pubertà" costituisce il primo arco narrativo. A parer mio, lei è il personaggio migliore di tutta la serie, infatti, senza approfondire la sua caratterizzazione, è davvero un ottimo personaggio, poiché, anche se apparentemente sembrerebbe fredda e lontana da Sakuta, tiene a lui e a tutti coloro che gli stanno intorno, risultando parecchio comprensiva e calma in occasioni in cui chiunque avrebbe perso le staffe. Infine, sempre riguardo Mai, ho apprezzato come lei e Sakuta abbiano iniziato a conoscersi, e soprattutto ho adorato la loro ironia, sparsa qua e là per gli episodi, che riesce a diminuire la pressione del mistero che i personaggi stanno vivendo. Una trovata geniale, a parer mio!
Tutti gli archi s'incentrano su un personaggio differente, e dopo quello di Mai vi è quello di Tomoe Koga, un personaggio che, per quanto ben caratterizzato, non ho apprezzato moltissimo per alcuni suoi comportamenti che ho trovato troppo infantili. Invece, per quel che riguarda Rio Futaba, posso dire che aiuta sempre Sakuta quando è in difficoltà, ma, quando la sindrome tocca lei, cerca costantemente di evadere dalla realtà, evitando di affrontarla, fin quando non ha più nessuna via di fuga. Dopodiché si viene a conoscenza della sorellina di Mai, Nodoka Toyohama, un personaggio che non ha una delle migliori presentazioni, ma che si riscatta man mano e che si apprezza di più dopo il suo arco. L'ultimo arco vede come protagonista Kaede Azusagawa, la sorella minore di Sakuta: si tratta di un arco molto bello, interessante e intrigante, che potrebbe far versare qualche lacrimuccia...
Un personaggio che resta "in sospeso" e sul quale si presta particolare attenzione, anche se non vi è nessun arco incentrato su di lei, è sicuramente quello di Shōko Makinohara, che viene superficialmente presentata e del quale non si sa nulla sul suo conto (almeno per quel che riguarda questa serie).
Ammetto che, leggendo il titolo, ho pensato a tutt'altro per quel che riguarda questa serie: ho pensato che fosse il classico sentimentale-scolastico in cui molte s'innamorano del protagonista, ma lui è innamorato solamente di una ragazza che "casualmente" non ricambia i suoi sentimenti, per poi rendersene conto man mano. Qui, invece, è assolutamente differente, infatti, per quanto vi siano problemi legati all'amore, non s'incentra solamente su quello, ma su questa "sindrome della pubertà" che in un modo o nell'altro vedrà Sakuta coinvolto. In più, arco dopo arco, è davvero interessante capire le cause che la generano e come poter "curare" questa situazione sia tramite le spiegazioni scientifiche di Rio che tramite un'importante introspezione a cui i personaggi, volta dopo volta, andranno incontro.
Per quel che riguarda il comparto tecnico, ottimo sia per i disegni, che per le animazioni (il lavoro di Clover Works è sempre ottimo!), il character design e anche il doppiaggio: davvero, davvero tutto eccezionale. Le OST accompagnano splendidamente ogni attimo di questa serie, trasmettendo quella sensazione di suspense e di mistero che caratterizza l'anime. Inoltre, ho apprezzato moltissimo sia l'opening "Kimi no Sei" da The Peggies che, soprattutto, l'ending "Fukashigi no Karte" cantata volta per volta, arco dopo arco, dalla doppiatrice che doppia il personaggio su cui è incentrato l'arco.
Si tratta di una serie eccellente, con una trama ottima e ben sviluppata e una grafica spettacolare. Ho notato solamente un piccolissimo difetto, cioè il fatto che a volte gli episodi sembrano essere troppo pieni d'informazioni, ma di certo non annoiano e interessano sempre di più (infatti, ho completato questa serie in una sola giornata senza esserne annoiata, anzi ero dispiaciuta dal fatto che fosse terminata...).
Ovviamente, la stra-consiglio a chiunque, perché tratta bei temi a cui spesso non si dà moltissima importanza, senza però risultare pesante da guardare, infatti i vari espedienti utilizzati allentano parecchio la pressione proprio quando ve n'è il bisogno. Guardatela senza farvi ingannare dal titolo.
Davvero eccezionale!
Voto: 10/10 (merita parecchio!)
Questa serie vede come protagonista Sakuta Azusagawa, uno studente che frequenta il secondo anno della scuola superiore e che dovrà far fronte a diverse problematiche legate alla sua adolescenza e a quella degli altri personaggi.
Se, come ho fatto io, pensate che si tratti solo di un sentimentale-scolastico come un altro, vi sbagliate di grosso!
Innanzitutto, bisogna dire che Sakuta è il protagonista perché è coinvolto in tutte queste stranezze che coinvolgono la sua vita, ma non per questo è il solo a doversi preoccupare o farsi carico di tali problematiche, infatti tutti i personaggi presentati svolgono il loro importantissimo ruolo sia nel momento in cui l'arco è incentrato su di loro che quando non lo è.
Prima fra tutte ritroviamo Mai Sakurajima, la cui "sindrome della pubertà" costituisce il primo arco narrativo. A parer mio, lei è il personaggio migliore di tutta la serie, infatti, senza approfondire la sua caratterizzazione, è davvero un ottimo personaggio, poiché, anche se apparentemente sembrerebbe fredda e lontana da Sakuta, tiene a lui e a tutti coloro che gli stanno intorno, risultando parecchio comprensiva e calma in occasioni in cui chiunque avrebbe perso le staffe. Infine, sempre riguardo Mai, ho apprezzato come lei e Sakuta abbiano iniziato a conoscersi, e soprattutto ho adorato la loro ironia, sparsa qua e là per gli episodi, che riesce a diminuire la pressione del mistero che i personaggi stanno vivendo. Una trovata geniale, a parer mio!
Tutti gli archi s'incentrano su un personaggio differente, e dopo quello di Mai vi è quello di Tomoe Koga, un personaggio che, per quanto ben caratterizzato, non ho apprezzato moltissimo per alcuni suoi comportamenti che ho trovato troppo infantili. Invece, per quel che riguarda Rio Futaba, posso dire che aiuta sempre Sakuta quando è in difficoltà, ma, quando la sindrome tocca lei, cerca costantemente di evadere dalla realtà, evitando di affrontarla, fin quando non ha più nessuna via di fuga. Dopodiché si viene a conoscenza della sorellina di Mai, Nodoka Toyohama, un personaggio che non ha una delle migliori presentazioni, ma che si riscatta man mano e che si apprezza di più dopo il suo arco. L'ultimo arco vede come protagonista Kaede Azusagawa, la sorella minore di Sakuta: si tratta di un arco molto bello, interessante e intrigante, che potrebbe far versare qualche lacrimuccia...
Un personaggio che resta "in sospeso" e sul quale si presta particolare attenzione, anche se non vi è nessun arco incentrato su di lei, è sicuramente quello di Shōko Makinohara, che viene superficialmente presentata e del quale non si sa nulla sul suo conto (almeno per quel che riguarda questa serie).
Ammetto che, leggendo il titolo, ho pensato a tutt'altro per quel che riguarda questa serie: ho pensato che fosse il classico sentimentale-scolastico in cui molte s'innamorano del protagonista, ma lui è innamorato solamente di una ragazza che "casualmente" non ricambia i suoi sentimenti, per poi rendersene conto man mano. Qui, invece, è assolutamente differente, infatti, per quanto vi siano problemi legati all'amore, non s'incentra solamente su quello, ma su questa "sindrome della pubertà" che in un modo o nell'altro vedrà Sakuta coinvolto. In più, arco dopo arco, è davvero interessante capire le cause che la generano e come poter "curare" questa situazione sia tramite le spiegazioni scientifiche di Rio che tramite un'importante introspezione a cui i personaggi, volta dopo volta, andranno incontro.
Per quel che riguarda il comparto tecnico, ottimo sia per i disegni, che per le animazioni (il lavoro di Clover Works è sempre ottimo!), il character design e anche il doppiaggio: davvero, davvero tutto eccezionale. Le OST accompagnano splendidamente ogni attimo di questa serie, trasmettendo quella sensazione di suspense e di mistero che caratterizza l'anime. Inoltre, ho apprezzato moltissimo sia l'opening "Kimi no Sei" da The Peggies che, soprattutto, l'ending "Fukashigi no Karte" cantata volta per volta, arco dopo arco, dalla doppiatrice che doppia il personaggio su cui è incentrato l'arco.
Si tratta di una serie eccellente, con una trama ottima e ben sviluppata e una grafica spettacolare. Ho notato solamente un piccolissimo difetto, cioè il fatto che a volte gli episodi sembrano essere troppo pieni d'informazioni, ma di certo non annoiano e interessano sempre di più (infatti, ho completato questa serie in una sola giornata senza esserne annoiata, anzi ero dispiaciuta dal fatto che fosse terminata...).
Ovviamente, la stra-consiglio a chiunque, perché tratta bei temi a cui spesso non si dà moltissima importanza, senza però risultare pesante da guardare, infatti i vari espedienti utilizzati allentano parecchio la pressione proprio quando ve n'è il bisogno. Guardatela senza farvi ingannare dal titolo.
Davvero eccezionale!
Voto: 10/10 (merita parecchio!)