Recensione
Hanayori Dango
5.5/10
"Hanayori Dango" è una commedia scolastica proposta in Italia dalla Planet manga in 48 volumi e uno special. La sua autrice, Yoko Kamio, è nota in Italia anche per altre opere come "Cat Street", "Toora&Okami" e "Matsuri Special". Tuttavia, è proprio "Hanayori Dango" l'opera che ha conquistato i lettori shoujo e che meglio di altri ha messo in luce tematiche scomode come il conflitto di classe, il bullismo e il rapporto con l'estetica del proprio corpo.
"Hanayori Dango" narra le disavventure di Tsukushi Makino, una liceale che ha la possibilità di accedere ad una scuola estremamente prestigiosa frequentata quasi interamente dai figli dell'alta società. Makino proviene da una famiglia più povera che modesta, dove l'idea che misurarsi con persone dell'alta società potrebbe giovare al futuro e i genitori nutrono delle aspettative verso di lei. Tsukushi Makino, dall'altra parte, è una persona intenzionata a costruirsi un futuro con le sue sole forze. La protagonista scopre molto presto che i compagni della scuola che frequenta non la accettano e subirà da loro delle angherie che generano in lei una rabbia e un senso di riscatto sempre più profondi. La resistenza diventa il suo mantra e il significato del suo nome sarà la forza che la spingerà a non abbattersi nei momenti difficili, perché puoi calpestare finché vuoi ma "l'erbaccia" non morirà mai. Il capofila degli studenti dai quali subirà queste molestie è Tsukasa Domyoji, il più ricco, bello e influente tra gli studenti della scuola. Con lui si creeranno tre filoni di antagonismo: quello di chi lo appoggia per il suo peso sociale, quello delle studentesse insofferenti alle attenzioni di Domyoji verso Makino e, infine, quello di una finta compassionevole amica. Riuscirà Makino a resistere?
"Hanayori Dango" ha una trama scorrevole, non sarà un mistero che la protagonista nel corso della storia conquisterà con la forza della sua determinazione il rispetto di una parte dei personaggi principali. Ciò che inizia come un vero e proprio conflitto di classe evolverà in una faticosa integrazione e raggiungerà il suo apice a livelli inaspettati, soprattutto da chi - come me - ha seguito la serializzazione del fumetto sin dal primo numero. Nonostante il manga non si discosti molto da altri shoujo romance tipici, le situazioni vissute dalla protagonista sono amplificate da una costante sfortuna dalla quale è colpita la famiglia di Makino, nonché dal contrasto con l'opulenza dalla quale è circondata. Trattandosi di una commedia romantica anche il sentimento presenta le sue luci e le sue ombre: sentimenti non ricambiati, sentimenti che faticano a decollare, sentimenti insistenti e, talvolta, ben distinguibili tra amore e possesso.
Quando fu conclusa la serializzazione dell'opera in Italia, mi convinsi che avevo bisogno di leggerla ancora per aiutarmi a cambiare opinione prima di venderla definitivamente. Così l'ho conservata per un decennio e l'ho riletta altre tre volte, fino alla fine, prima di valutare che avevo tra le mani un'opera dove la protagonista evolve nel peggiore dei modi che avrei sperato per una donna orgogliosa delle sue origini e determinata a non farsi inglobare da un protagonista maschile capriccioso, maleducato e possessivo. Il quadro complessivo dell'opera per me è appena sufficiente, carino sì, ma a mio avviso con un un eco positivo spropositato in rapporto al tipo di messaggio che ha portato. Questa a mio avviso non solo non può essere definita una storia d'amore, ma educa le ragazze in forma sottile - trasvestita da amore - a tollerare dei comportamenti inaccettabili. Allo stesso tempo, dà una fotografia della classe dirigente e dei suoi figli senza spessore, denunciandone i comportamenti nel senso peggiore.
Senza intenzione demolitiva, se interessa il tema suggerisco piuttosto un'opera come "Imadoki" di Yu Watase, che affronta le stesse dinamiche in modo più contenuto e meno agghiacciante. Ad "Hanayori Dango" attribuisco il merito di avermi offerto delle emozioni mai tiepide: mi ha stupita, mi ha commossa, mi ha emozionata, mi ha turbata. Ancora oggi per motivi affettivi riesco ad attribuire appena meno della sufficienza. Nonostante io abbia apprezzato la proposta di temi scomodi, il modo in cui è stata narrata la componente romance - trattandosi di uno shoujo sentimentale - ha avuto un peso superiore nella mia valutazione globale. Per questi motivi descritti non posso annoverarla tra le mie opere preferite di questa autrice, o del panorama shoujo in generale.
"Hanayori Dango" narra le disavventure di Tsukushi Makino, una liceale che ha la possibilità di accedere ad una scuola estremamente prestigiosa frequentata quasi interamente dai figli dell'alta società. Makino proviene da una famiglia più povera che modesta, dove l'idea che misurarsi con persone dell'alta società potrebbe giovare al futuro e i genitori nutrono delle aspettative verso di lei. Tsukushi Makino, dall'altra parte, è una persona intenzionata a costruirsi un futuro con le sue sole forze. La protagonista scopre molto presto che i compagni della scuola che frequenta non la accettano e subirà da loro delle angherie che generano in lei una rabbia e un senso di riscatto sempre più profondi. La resistenza diventa il suo mantra e il significato del suo nome sarà la forza che la spingerà a non abbattersi nei momenti difficili, perché puoi calpestare finché vuoi ma "l'erbaccia" non morirà mai. Il capofila degli studenti dai quali subirà queste molestie è Tsukasa Domyoji, il più ricco, bello e influente tra gli studenti della scuola. Con lui si creeranno tre filoni di antagonismo: quello di chi lo appoggia per il suo peso sociale, quello delle studentesse insofferenti alle attenzioni di Domyoji verso Makino e, infine, quello di una finta compassionevole amica. Riuscirà Makino a resistere?
"Hanayori Dango" ha una trama scorrevole, non sarà un mistero che la protagonista nel corso della storia conquisterà con la forza della sua determinazione il rispetto di una parte dei personaggi principali. Ciò che inizia come un vero e proprio conflitto di classe evolverà in una faticosa integrazione e raggiungerà il suo apice a livelli inaspettati, soprattutto da chi - come me - ha seguito la serializzazione del fumetto sin dal primo numero. Nonostante il manga non si discosti molto da altri shoujo romance tipici, le situazioni vissute dalla protagonista sono amplificate da una costante sfortuna dalla quale è colpita la famiglia di Makino, nonché dal contrasto con l'opulenza dalla quale è circondata. Trattandosi di una commedia romantica anche il sentimento presenta le sue luci e le sue ombre: sentimenti non ricambiati, sentimenti che faticano a decollare, sentimenti insistenti e, talvolta, ben distinguibili tra amore e possesso.
Quando fu conclusa la serializzazione dell'opera in Italia, mi convinsi che avevo bisogno di leggerla ancora per aiutarmi a cambiare opinione prima di venderla definitivamente. Così l'ho conservata per un decennio e l'ho riletta altre tre volte, fino alla fine, prima di valutare che avevo tra le mani un'opera dove la protagonista evolve nel peggiore dei modi che avrei sperato per una donna orgogliosa delle sue origini e determinata a non farsi inglobare da un protagonista maschile capriccioso, maleducato e possessivo. Il quadro complessivo dell'opera per me è appena sufficiente, carino sì, ma a mio avviso con un un eco positivo spropositato in rapporto al tipo di messaggio che ha portato. Questa a mio avviso non solo non può essere definita una storia d'amore, ma educa le ragazze in forma sottile - trasvestita da amore - a tollerare dei comportamenti inaccettabili. Allo stesso tempo, dà una fotografia della classe dirigente e dei suoi figli senza spessore, denunciandone i comportamenti nel senso peggiore.
Senza intenzione demolitiva, se interessa il tema suggerisco piuttosto un'opera come "Imadoki" di Yu Watase, che affronta le stesse dinamiche in modo più contenuto e meno agghiacciante. Ad "Hanayori Dango" attribuisco il merito di avermi offerto delle emozioni mai tiepide: mi ha stupita, mi ha commossa, mi ha emozionata, mi ha turbata. Ancora oggi per motivi affettivi riesco ad attribuire appena meno della sufficienza. Nonostante io abbia apprezzato la proposta di temi scomodi, il modo in cui è stata narrata la componente romance - trattandosi di uno shoujo sentimentale - ha avuto un peso superiore nella mia valutazione globale. Per questi motivi descritti non posso annoverarla tra le mie opere preferite di questa autrice, o del panorama shoujo in generale.